Tutto pronto per il via alla costruzione di un ponte di 900 metri che unirà Argentina e Brasile e che diventerà uno snodo fondamentale per turismo e commercio
Mentre in Italia non accennano a placarsi le polemiche relative alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, in altre parti del mondo si continua a investire sulle grandi infrastrutture.
L’ultima notizia arriva dal Sud America e riguarda la costruzione di un ponte lungo 900 metri che metterà in collegamento la provincia argentina di Misiones con lo stato brasiliano di Rio Grande do Sul.
Argentina e Brasile, dunque, inizieranno a collaborare alla costruzione di un ponte che, negli obiettivi dichiarati, permetterà, una volta ultimato, di trasformare le dinamiche economiche e logistiche dei entrambi i Paesi. Nello specifico, l’infrastruttura collegherà le città di San Javier e di Porto Xavier, attraversando il fiume Uruguay.
Un nuovo valico di frontiera pensato per stimolare il commercio estero, i flussi turistici e la connettività tra i due Paesi.
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Un’infrastruttura che potrebbe cambiare l’economica di tutta la Regione
Il nuovo ponte entrerà a far parte del “corridoio bioceanico”, una importante rete strategica che mette in comunicazione l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico e che attraversa il Brasile, l’Argentina, il Paraguay e il Cile.
Un corridoio che velocizzerà il trasporto delle merci e delle persone, riducendo i costi logistici attuali e rafforzando la competitività internazionale di tutti i Paesi coinvolti.
A esprimere grande soddisfazione per l’approvazione definitiva dell’opera è stato recentemente Ovidio Kaiser, Segretario del Turismo di Porto Xavier, che ha sottolineato che il progetto porterà benefici economici immediati al territorio con la creazione di posti di lavoro per addetti alla costruzione e con diverse aziende già dichiaratesi interessate a investire nell’area.
Sul versante brasiliano, l’investimento per la costruzione sarà vicino ai 34 milioni di euro e il progetto verrà eseguito nell’ambito di un sistema di appalti integrati che comprende anche i permessi ambientali e l’acquisizione dei terreni. Ma soprattutto la garanzia di completa costruzione del ponte.
Come sarà il nuovo ponte
Il ponte verrà costruito con un design moderno e all’avanguardia ed è concepito per resistere a un elevato volume di traffico internazionale con i maggiori livelli di sicurezza disponibili.
Stiamo parlando di un’infrastruttura incredibile, lunga circa 950 metri, larga 17,40 metri e disposta 18 metri sopra il livello dell’acqua. Il tutto con banchine da 2,5 metri e con l’aggiunta di una pista ciclabile larga 1,60 metri e di una passerella pedonale da 1,20 metri.
Per quanto riguarda il traffico veicoli, invece, ci saranno due corsie dedicate ad auto e camion, rese più sicure dalla presenza di un innovativo sistema di illuminazione a LED, di sistemi di monitoraggio in tempo reale e di ringhiere anti-ribaltamento.
Il progetto si articolerà in diverse fasi distinte. La prima, quella preliminare che include la concessione dei permessi ambientali e l’acquisizione dei terreni, dovrebbe durare circa un anno. Nelle previsioni i primi lavori dovrebbero iniziare intorno alla metà del 2026 mentre l’inaugurazione ufficiale è prevista per l’inizio del 2030.
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