Ultime notizie pensioni: decisa la data per il nuovo incontro tra governo e sindacati che arriverà dopo le manifestazioni di sabato. Camusso: “Vogliamo risposte concrete”.
Ultime notizie pensioni: lunedì 16 ottobre ci sarà il tanto atteso nuovo incontro tra il governo e sindacati per discutere della riforma, con il numero uno della Cgil Susanna Camusso che non intende indietreggiare di un millimetro rispetto le richieste iniziali.
Arrivata l’approvazione della nota di aggiornamento del Def, il ministro Giuliano Poletti ha nuovamente convocato al ministero le rappresentanze sindacali che, nei giorni scorsi, hanno recapitato presso il dicastero di Via Veneto un documento unitario contenente undici richieste per quanto riguarda la riforma.
Le ultime notizie pensioni a riguardo però sono altalenanti: se per quanto riguarda alcune misure come la proroga dell’Ape Social e gli interventi a favore dei giovani l’accordo ci sarebbe, per quanto riguarda altri temi come lo stop dell’innalzamento dell’età pensionabile le posizioni sono più distanti visto la mancanza di un adeguato budget.
I sindacati quindi annusate le ultime notizie in materia di pensioni, hanno deciso di scendere in piazza sabato 14 per cercare di mettere pressione al governo in vista dell’incontro di lunedì, con la Camusso che ha chiaramente ribadito che se non arriveranno risposte concrete l’agitazione dei sindacati continuerà.
Ultime notizie pensioni: lunedì incontro governo sindacati
Dopo le tante chiacchiere finalmente lunedì 16 ottobre governo e sindacati torneranno a sedersi attorno a un tavolo per discutere della riforma delle pensioni. Nonostante le buone intenzioni più volte sbandierate dal ministro Poletti, il clima comunque non sembrerebbe essere dei più distesi.
Intanto prima ci saranno le tante manifestazioni di piazza che i sindacati hanno organizzato per sabato 14: praticamente in ogni città del paese le confederazioni andranno a sfilare in corteo per chiedere che il governo accolga in pieno le richieste fatte nelle settimane precedenti.
Stando alle ultime notizie pensioni non sarà facile trovare un accordo che possa soddisfare in pieno le parti sociali. I soldi a disposizione per la riforma sono limitati, con Palazzo Tesoro che da tempo ha dichiarato come non è intenzione dell’esecutivo creare nuovo debito pubblico.
La riforma delle pensioni sarà inglobata nella manovra Finanziaria che a breve inizierà il suo iter parlamentare. Nella legge di Bilancio ci dovrebbero essere a disposizione 20 miliardi per gli investimenti, ma più di 15 miliardi saranno utilizzato per bloccare l’aumento dell’Iva a partire da gennaio.
Visti anche i tanti altri temi che necessitano di finanziamenti, dal rinnovo dei contratti degli statali fino agli sgravi per le aziende che assumono i giovani, per le pensioni alla fine dovrebbe rimanere poco più delle proverbiali briciole.
Il tema più discusso al momento è quello dello stop all’aumento dell’età pensionabile dovuto al miglioramento dell’aspettativa di vita. Servirebbero circa 3 miliardi per scongiurare che dal 2019 i lavoratori si possano ritirare dal mondo del lavoro a 67 anni, soldi che però al momento non ci sono in cassa.
La Camusso pronta a dar battaglia
Viste le premesse che ci sono Susanna Camusso è pronta a indossare l’elmetto in vista dell’incontro di lunedì con il governo. La leader della Cgil infatti ha ribadito con fermezza quali siano gli obiettivi da centrare con la riforma delle pensioni.
Le nostre richieste, in gran parte contenute nel verbale sottoscritto un anno fa, sono il congelamento dell’aumento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita, la costruzione di una prospettiva previdenziale per i giovani e il riconoscimento del lavoro di cura, la modifica e l’estensione dell’Ape sociale e dell’intervento per i lavoratori precoci, la rivalutazione delle pensioni e migliori condizioni di accesso alla previdenza integrativa.
Le aspettative quindi sono tante, con la Camusso che si aspetta delle risposte concrete da parte del governo dopo il nulla di fatto dell’incontro precedente di settembre, quando tutto venne rimandato di un mese in attesa di conoscere il budget a disposizione per la riforma.
Ci auguriamo che nell’incontro di lunedì prossimo il governo presenti delle risposte concrete sui temi posti dal sindacato, a iniziare dalle questioni relative alle pensioni e al lavoro e, tra queste, il blocco dell’automatismo di crescita dell’età pensionabile e una pensione contributiva di garanzia per i giovani.
Per la Cgil quindi se le proposte fatte non verranno accolte in pieno continuerà lo stato di agitazione. Con la campagna elettorale ormai alle porte, i sindacati proveranno a giocare ogni carta possibile per ottenere il meglio per i lavoratori.
Il sentore però è che la corta coperta finanziaria alla fine dovrebbe portare a qualche rinuncia rispetto agli undici punti presentati al governo, ma un buon accordo tra le parti in questo momento sembrerebbe essere più che possibile.
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