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Pensioni news: nella Finanziaria solo briciole per la riforma, il 14 in piazza anche a Firenze

mercoledì 11 ottobre 2017, di Alessandro Cipolla

Pensioni news: dopo l’approvazione della nota di aggiornamento del Def da parte del Parlamento, il governo si appresta a delineare quella che sarà la legge di Bilancio ma per la riforma in materia pensionistica i fondi a disposizione sarebbero molto limitati.

Quello che è stato definito “sentiero stretto” dal premier Gentiloni in merito al budget per la riforma delle pensioni alla fine, conti alla mano, potrebbe rivelarsi un viottolo ancor più angusto rispetto a quelle che erano le previsioni.

Nonostante che le ultime pensioni news ci parlano di serrate trattative tra governo e sindacati per cercare di trovare un accordo che sia il più condiviso possibile, ora sembrerebbe che sia possibile anche uno stop all’innalzamento ai 67 anni, chi invece gestisce i conti pubblici ha fatto sapere che non si potrà in alcun modo uscire fuori budget.

Viste le difficoltà riscontrate in questa riforma delle pensioni, importanti news riguardano le manifestazioni di protesta organizzate dai sindacati che si terranno sabato 14, con anche la città di Firenze che ha stabilito il proprio punto di ritrovo.

Pensioni news: briciole per la riforma

Le ultime pensioni news provenienti da Palazzo Tesoro non sarebbero positive per i tanti lavoratori in attesa di conoscere quale sarà il contenuto di questa riforma che, come spesso è accaduto di recente, sarà inglobata nella legge di Bilancio che il Parlamento dovrà approvare entro la fine dell’anno.

Con l’approvazione della nota di aggiornamento del Def, che è una sorta di anticamera della Finanziaria, sono più chiari adesso i paletti finanziari entro i quali il governo si andrà a muovere nella legge di Bilancio.

Quello che appare scontato è che gran parte delle risorse verranno utilizzate per le clausole di salvaguardia dell’Iva, andando a scongiurare così l’aumento delle aliquote che altrimenti sarebbe effettivo a partire dal prossimo anno.

Per l’Iva quindi si parla di un esborso di 15,7 miliardi, mentre nel 2018 serviranno anche 2,9 miliardi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici: 1,8 miliardi sono già stati accantonati, ora bisogna trovare il resto della somma.

Oltre agli investimenti riguardanti la scuola e l’Università, 600 milioni saranno destinati a provvedimenti per la famiglia e altrettanti per il Reddito d’inclusione, mentre 100 milioni serviranno ad abolire il super-ticket.

Contando anche le misure che il governo intende adoperare in favore dell’inserimento nel mondo del lavoro da parte dei più giovani, con sgravi ad hoc per le aziende, i fondi che rimarrebbero per la riforma delle pensioni sembrerebbero essere molto contenuti.

Sindacati il 14 in piazza

I sindacati come sempre sono impegnati su più fronti nel merito di questa legge di Bilancio. Sul tema della riforma però è dove si sta mettendo in campo lo scontro più duro visto che le ultime pensioni news parlano di una scarsa copertura finanziaria.

Con un documento unitario le confederazioni hanno recapitato al governo undici punti che dovrebbero essere affrontati nella manovra. I soldi però per accontentare tutte le richieste non ci sono quindi qualche tematica dovrà essere stralciata.

Dove la battaglia sembrerebbe essere più aspra è sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. Uno stop infatti provocherebbe una sorta di salasso per i conti pubblici, tanto che Bankitalia e Corte dei Conti hanno fin da subito messo le mani avanti contro ogni ipotesi di non attuare ciò che è stato deciso dalla riforma Fornero.

Visto l’avvicinarsi delle elezioni, ecco dunque che i sindacati hanno deciso sabato 14 ottobre di scendere in piazza per cercare di mettere pressione al governo. Da Roma a Milano passando per Torino e Napoli, tante sono le città dove si manifesterà per chiedere maggiori fondi per la riforma delle pensioni. Per ultima si è aggiunta anche Firenze dove ci si radunerà in Piazza della Repubblica, mentre anche a Savona dovrebbe andare in scena la protesta.

Per cercare di placare le acque il governo starebbe pensando a un emendamento che andrebbe a sospendere l’innalzamento dell’età pensionabile, rimandando tutto il discorso a dopo le elezioni e quindi al futuro esecutivo che così si potrebbe ritrovare tra le mani subito la “patata bollente” delle pensioni.

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