Italia: in arrivo lettera Commissione UE, rischio multa da 3,5 miliardi

Mario D’Angelo

27/05/2019

27/05/2019 - 17:50

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La Commissione Europea invierà questo fine settimana una lettera per chiedere all’esecutivo italiano chiarimenti in merito ai fattori rilevanti che hanno portato all’aumento del debito pubblico

Italia: in arrivo lettera Commissione UE, rischio multa da 3,5 miliardi

Mentre le Elezioni Europee 2019 lentamente delineano il nuovo quadro politico a Bruxelles, una Commissione in scadenza potrebbe decidere di usare le maniere forti nei confronti dell’Italia. Il nostro Paese, infatti, rischia una procedura d’infrazione record da 3,5 miliardi di euro per il mancato rispetto delle regole sul debito pubblico.

Già entro il fine settimana la Commissione Europea dovrebbe inviare all’esecutivo italiano una lettera in cui chiederà chiarimenti in merito ai “fattori rilevanti” che l’hanno portato ad aumentare nuovamente il debito pubblico al 132,2% del PIL nel 2018. Praticamente in contemporanea con la notizia, lo spread Btp-Bund è salito a quota 176 punti.

In arrivo lettera da Bruxelles all’Italia

La Commissione Europea sta elaborando un rapporto sulla revisione dell’andamento del debito pubblico, che sarà pubblicato il prossimo 5 giugno. Il report conterrà pareri e raccomandazioni sui diversi Stati, e con tutta probabilità dovrebbe riaccendere la conflittualità fra l’Italia e Bruxelles.

Stando a quanto rivelano le fonti di Bloomberg, la raccomandazione aprirà a un’inedita procedura d’infrazione per debito eccessivo, primo caso dell’Unione Europea. La raccomandazione non avrebbe un esito immediato.

I ministri delle Finanze dell’UE dovrebbero infatti, dopo il 5 giugno, approvare la proposta della Commissione sulla procedura. La multa equivarrebbe approssimativamente allo 0,2% del prodotto interno lordo, ovvero circa 3,5 miliardi di euro. La prossima riunione del ministri si terrà a luglio, tempo che l’esecutivo italiano dovrebbe prendersi per rispondere alla lettera in maniera adeguata. La decisione finale, comunque, dovrebbe essere presa nei prossimi mesi, per concedere in ogni caso all’Italia la possibilità di aggiustare le finanze pubbliche.

Si riaccendono le ostilità fra Roma e Bruxelles?

Non sarebbe la prima volta che la Commissione Europea guidata da Juncker minaccia la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Nel dicembre scorso la mediazione di Giuseppe Conte era riuscita ad evitare le ostilità con la promessa di rivedere i conti pubblici. Ma con il rapporto debito/PIL a più del doppio di quello concesso dalle regole UE, i Commissari paiono aver deciso di non lasciare ai successori la questione.

In conferenza stampa al Viminale, nel pomeriggio di lunedì 27, forte del risultato elettorale il ministro Matteo Salvini ha detto: “Non conosco il contenuto della lettera, ma risponderemo anche in base al risultato elettorale. L’Europa della precarietà è finita”.

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