Ucraina nell’Unione europea? Allora la guerra finirà subito o l’Italia dovrà intervenire

Alessandro Cipolla

15 Dicembre 2023 - 08:46

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Ucraina e Moldavia vicine a entrare a far parte dell’Ue: se la guerra non finirà a breve l’Italia e gli altri Stati membri potrebbero essere chiamati a combattere contro la Russia.

Ucraina nell’Unione europea? Allora la guerra finirà subito o l’Italia dovrà intervenire

L’Ucraina presto potrebbe entrare a far parte dell’Unione europea insieme alla Moldavia - dettaglio questo non trascurabile -, mentre alla Georgia è stato concesso lo status Paese candidato. Per la Bosnia-Erzeghovina, un dossier caro a Palazzo Chigi, tutto invece è stato rimandato a marzo.

Una decisione storica quella che è stata presa a Bruxelles, ma a questo punto una domanda sorge spontanea: come la mettiamo con la guerra in corso da quasi ventidue mesi tra la Russia e l’Ucraina, con Mosca che controlla il 17% del territorio ucraino e sta ricominciando ad attaccare dopo aver respinto la controffensiva nemica?

Quando la strada verso l’Unione europea sembrava farsi in salita per l’Ucraina a causa dell’opposizione dell’Ungheria - Viktor Orban è uscito fuori quando si è trattato di votare con il Paese magiaro che così si è astenuto evitando comunque di votare contro e di conseguenza bloccare tutto -, ecco che è arrivata la fumata bianca.

Il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia” è stato l’annuncio dato via Twitter dal presidente Charles Michel, con Giorgia Meloni che a stretto giro ha espresso la sua soddisfazione: “Si tratta di un risultato di rilevante valore per l’Unione europea e per l’Italia, giunto in esito a un negoziato complesso in cui la nostra Nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali”.

L’inizio dei negoziati di adesione comunque non significa che subito l’Ucraina e la Moldavia entreranno a far parte dell’Ue, con i negoziati veri e propri che inizieranno a marzo e potrebbero durare anche anni: i due Paesi però finora hanno bruciato tutte le tappe e anche in questo caso i tempi potrebbero essere molto più celeri.

C’è però un piccolo particolare: l’Ucraina per entrare a far parte dell’Unione europea non solo dovrà terminare la guerra contro la Russia, ma anche risolvere ogni questione territoriale con il discorso che vale anche per la Moldavia vedi la questione Transnistria, altrimenti l’Italia e gli altri 26 Stati dell’Ue saranno chiamati a intervenire militarmente al fianco dei nuovi membri.

Ucraina nell’Ue: e la guerra?

Questa è una vittoria per l’Ucraina - è stato il commento di Volodymyr Zelensky dopo l’annuncio di Charles Michel -. Una vittoria per tutta l’Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza”. Il presidente ucraino dopo aver ricevuto solo pacche sulle spalle a Washington quando sperava di far ritorno nel Vecchio Continente con in tasca 61 miliardi di dollari di aiuti per il suo Paese, può finalmente gioire dopo un periodo molto complicato.

Restano però diversi gli ostacoli per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Kiev infatti dovrà lavorare duro per soddisfare tutte le richieste di Bruxelles, con Viktor Orban che ha giustificato la sua contrarietà facendo notare che l’adesione “è un processo basato sul merito, giuridicamente dettagliato, che ha delle precondizioni; ce ne sono sette per l’Ucraina e anche nella valutazione della Commissione europea tre su sette non sono state raggiunte, per cui non c’è motivo per negoziarla”.

Il problema è anche economico: con l’Ucraina nell’Ue si dovrebbero rivedere i criteri di assegnazione dei vari fondi comunitari, con Kiev che potrebbe fare il pieno dei sussidi agricoli tutto a discapito dei Paesi dell’Est ma anche dell’Italia. In ballo ci sono tanti miliardi a cui nessuno appare essere intenzionato a rinunciare.

Il tema più spinoso comunque rimane quello della guerra. L’Ucraina infatti non potrebbe entrare a far parte dell’Unione europea con il conflitto ancora in corso. Per portare a termine il processo di adesione servirà di conseguenza un cessate il fuoco, ma questo potrebbe ugualmente non bastare.

L’Ucraina per entrare a far parte della famiglia comunitaria dovrebbe presentarsi senza questione territoriali pendenti. In sostanza dopo il cessate il fuoco dovrà aprire delle trattative diplomatiche con Mosca lasciando alla Russia buona parte dei territori ora occupati visto l’andazzo della guerra. Una prospettiva rigettata con sdegno da Volodymyr Zelensky anche nelle scorse ore, ma per entrare nell’Ue non sembrerebbero esserci alternative.

Facciamo un esempio. L’Ucraina entra nell’Ue con la guerra ferma ma ancora aperte questioni territoriali; se la Russia dovesse sparare un solo colpo verso il territorio ucraino, stando alle clausole di solidarietà e mutua assistenza dei Trattati europei tutti gli Stati membri dovrebbero scendere in campo al fianco di Kiev, un po’ come funziona con la Nato.

Questo significherebbe che anche l’Italia sarebbe chiamata a una guerra contro la Russia, una prospettiva da incubo visto che anche volendo il nostro Paese, come tutti gli altri della Nato, al momento ha gli arsenali vuoti e non sarebbe minimamente pronto ad affrontare un conflitto del genere.

I vari Meloni, Scholz, Macron e compagnia bella, rabbrividiscono al solo pensiero di uno scenario del genere. L’Ucraina per entrare nell’Unione europea di conseguenza dovrà porre fine alla guerra con la Russia cedendo per forza di cose qualcosa a Mosca, accettando un compromesso finora sempre rifiutato con sdegno anche dalla Nato.

Alternative possibili e fattibili - purtroppo - per l’Ucraina al momento non sembrerebbero esserci.

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