Tutti contro gli assistenti civici: nuova polemica per il Governo

Violetta Silvestri

25 Maggio 2020 - 16:59

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La proposta del ministro Boccia di arruolare 60.000 volontari assistenti civici non piace alla politica. Anzi, sta scatenando una polemica trasversale che rischia di innescare nuove tensioni all’interno della maggioranza

Tutti contro gli assistenti civici: nuova polemica per il Governo

Assistenti civici nel mirino delle critiche. Non solo dell’opposizione, ma anche di partiti della maggioranza, che non hanno risparmiato battute al veleno contro la proposta del ministro Boccia.

L’idea, sviluppata nel fine settimana movimentato da una movida sotto accusa, è quella di selezionare con bando della Protezione Civile 60.000 cittadini volontari per aiutare il rispetto delle distanze fisiche e delle misure di sicurezza in strada.

In pratica, però, la proposta è stata subito bollata come inutile e autoritaria, alimentando nuove tensioni, incomprensioni, fratture all’interno del già provato Governo.

Perché è divampata la polemica? Tutti i commenti dei leader politici contrari agli assistenti civici.

Gli assistenti civici non piacciono alla maggioranza

A causa della forte polemica in atto, gli assistenti civici hanno già prodotto una nota di precisazione:

“Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell’organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz.”

Poche righe per cercare di calmare gli animi che, innanzitutto, stanno agitando i leader politici del Governo.

In primis il democratico Orfini, che ha commentato con un certo puntiglio l’iniziativa, definendola inutile. L’unica cosa che serve, secondo l’esponente PD sono amministratori e ministri in grado di svolgere il loro compito. No secco, quindi, agli assistenti civici e a reazioni indignate di influencer sui social.

Gli ha fatto eco Matteo Renzi, il quale ha scritto sulla sua Enews: “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità?”

Ma anche il Movimento 5 Stelle ha espresso perplessità. Gianluca Castaldi, sottosegretario ai Rapport con il Parlamento ha auspicato un passo indietro, perché i “cittadini devono controllare i politici, non altri cittadini”.

Assistenti civici: la destra contro l’autoritarismo

La polemica dei volontari ha dato nuova linfa alle polemiche già in corso da tempo contro la deriva autoritaria del Governo Conte.

Giorgia Meloni, infatti, non ha esitato a chiamare gli assistenti civici come “milizia autorizzata dal Governo” e “guardiani della rivoluzione”.

Pesanti anche le espressioni di Salvini, che ha richiamato alla memoria le ronde tanto amate dalla Lega anni fa, proprio per controllare la tranquillità sociale minacciata, a quel tempo, dai migranti. Quelle, però, erano legittimate a livello morale.

Ora, il senatore ha scritto: “Che strana la sinistra italiana. Da sempre contro le “ronde” di cittadini disarmati per controllare parchi giochi e quartieri dove giocano i nostri figli, adesso con la scusa del virus inventa “assistenti civici” per controllare cosa fanno gli Italiani.”

Insomma, il Governo sta rischiando di cadere in una trappola che proprio non si aspettava. E che rischia, però, di dare nuovamente un’immagine di confusione e di poca coesione. Gli assistenti civici, quindi, che fine faranno?

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