Trasferire e portare soldi all’estero: quando è legale

Francesca Nunziati

9 Aprile 2022 - 10:55

condividi

Se hai risparmiato, hai ricevuto un’eredità, o hai avuto una vincita, puoi trasferire i soldi nel Paese che preferisci. Vediamo come e quando è legale trasferire soldi all’estero.

Trasferire e portare soldi all’estero: quando è legale

Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di italiani ha pensato di trasferire i propri soldi all’estero, complice anche una situazione bancaria non più solida. Ma è legale trasferire denaro all’estero?

Quello che è fondamentale chiarire sin da subito è che il trasferimento di soldi all’estero è un’operazione perfettamente legale se si agisce sempre in assoluta e totale conformità a quanto la legge prevede e dispone.

Oggi le autorità finanziarie dei vari Paesi stanno attuando misure sempre più efficaci per contrastare i meccanismi illeciti di trasferimento di denaro proveniente da attività illegali. Si tratta di ipotesi di riciclaggio che presentano profili sanzionatori importanti (anche sotto il profilo penale).

In altri casi i meccanismi illeciti di trasferimento di denaro all’estero vengono effettuati al solo scopo di frodare il fisco, trasferendo somme non dichiarate, magari in paradisi fiscali.
Insomma: ognuno è libero di portare il proprio denaro dove si vuole. Ovviamente, ci sono delle condizioni da rispettare.

I requisiti essenziali per il trasferimento di denaro

Il primo aspetto da verificare in un trasferimento di denaro riguarda la provenienza della somma di denaro, che deve essere lecita. Può trattarsi, ad esempio, di risparmi o patrimoni detenuti, oppure, può arrivare da redditi regolarmente dichiarati nel tempo. I capitali, quindi, non devono essere frutto di attività illecite.

Ovviamente, se si tratta di denaro in nero, oppure frutto di droga o altre attività contrarie alla legge, l’operazione è illegale all’origine. Inoltre, l’ammontare del capitale spostato deve essere dichiarato in dogana e dichiarato nel 730 (o modello Unico).

Le motivazioni del trsferimento di denaro

Solitamente le motivazioni che spingono a trasferire denaro all’estero possono essere:

  • la gestione del patrimonio personale in un Paese diverso da quello di residenza, magari con maggiore stabilità politica ed economica rispetto quello di residenza fiscale e magari che adotta una moneta diversa. In questo modo ci si tutela anche dal rischio di perdita di valore di una moneta (c.d. “rischio di cambio“);
  • il trasferimento effettivo di residenza. Ovviamente, se cambi il tuo Paese di residenza fiscale diventa opportuno anche andare a trasferire all’estero anche tutti i tuoi risparmi ed investimenti;
  • il trasferimento all’estero di denaro per investimento. Spesso si trasferiscono soldi all’estero per investirli tramite broker o intermediari finanziari esteri. Oppure si effettuano investimenti diretti verso Paesi ad elevata redditività;

L’anagrafe tributaria italiana è a conoscenza di moltissime informazioni finanziarie, non solo sugli investimenti nazionali. Per questo, una contestazione o l’applicazione di sanzioni per riciclaggio di denaro o ancora per l’inosservanza del monitoraggio fiscale può essere dietro l’angolo.

Le modalità di trasferimento

Il trasferimento può essere effettuato in un’unica soluzione oppure attraverso più operazioni frazionate. Esistono tre modalità diverse per trasferire soldi all’estero:

  • spostare fisicamente il denaro;
  • trasferire in denaro in modo telematico;
  • avvalersi di società o intermediari specializzati nel money transfer;
    Vediamo di seguito, con dettaglio, tutte e tre queste possibilità per trasferire denaro all’estero.

La movimentazione internazionale di denaro contante

Il trasferimento di denaro contante avviene oltrepassando la frontiera con il denaro fisico. Si tratta del c.d. “passaggio di denaro alla frontiera“. Attenzione, quando si intende trasferire denaro contante all’estero è necessario tenere presente la disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 195/2008 (G.U. n. 191/2008), approvato in attuazione del Regolamento Comunitario n. 1880/2005.

La prima cosa da considerare è che: chiunque intenda trasferire denaro in contanti all’estero di importo pari o superiore alla soglia di €. 9.999,99 ha l’obbligo di rilasciare una dichiarazione alle autorità competenti. Per autorità si intende: Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane Istituti bancari, o Guardia di Finanza.

La comunicazione relativa al passaggio in frontiera di denaro contante deve essere effettuata entro 48 ore dal trasferimento dei fondi. La comunicazione avviene con una dichiarazione, nella quale devono essere riportate le seguenti informazioni:

  • le generalità del contribuente che effettua il trasferimento e di chi eventualmente lo riceve;
  • la provenienza dei fondi trasferiti;
  • il possibile utilizzo del denaro.

La dichiarazione oltre a poter essere consegnata in forma scritta, al momento del passaggio presso gli uffici doganali di confine, può essere anche trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Dogane. È importante sottolineare che questo tipo di comunicazione deve essere predisposta e consegnata alle autorità prima di attraversare la frontiera. Dopo la consegna il soggetto è tenuto a conservare una copia della comunicazione con apposto il numero di registrazione attribuito dal servizio telematico.

Altra questione riguarda le sanzioni legate al trasferimento di denaro contante in frontiera. In caso di violazione della normativa sono previste sanzioni amministrative pecuniarie. In particolare, in caso di violazione dell’obbligo di comunicazione per trasferire soldi all’estero eccedenti i 9.999 euro, le sanzioni sono così fissate:

  • dal 10% al 30% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore (eccedente) non è superiore a 10.000 euro;
  • dal 30% al 50% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore (eccedente) è superiore a 10.000 euro.

Per trasferire soldi all’estero in contanti al di sotto della soglia di 10.000 euro non è necessaria alcuna formalità particolare. Inoltre, non deve essere effettuata alcuna comunicazione all’Agenzia delle Dogane.

Anche in questo caso, tuttavia, si consiglia di comunicare all’autorità di residenza fiscale di colui che trasferisce i soldi, la movimentazione di denaro contante. Come detto in precedenza la premessa è che l’operazione deve essere sempre espletata fin dall’origine, da somme di denaro correttamente detenute.

Tale, ovviamente, non è il denaro di provenienza illecita ovvero criminale, che violi le norme contro il riciclaggio, che non abbia assolto i doveri tributari, come quelli di monitoraggio fiscale

Ogni volta che si eccede il limite di denaro contante che la legge autorizza, l’esportazione (specialmente verso paesi extra-Ue) deve obbligatoriamente essere effettuata tramite canali bancari, in modo da trasmette la segnalazione all’Ufficio di competenza.

Movimentazione di denaro con il canale telematico

La modalità più sicura e meno problematica per trasferire soldi all’estero è sicuramente quella di utilizzare il canale telematico.

Si tratta di una modalità di trasferimento solitamente offerta dagli istituti bancari che mettono a disposizione dei propri clienti possibilità di effettuare bonifici e trasferimenti da un conto corrente all’altro. In questo modo, oltre ad evitare possibili problemi legati al trasferimento fisico di denaro contante, non è necessario effettuare alcuna comunicazione alle autorità competenti. Infatti, il trasferimento di denaro mediante mezzi telematici, rende immediatamente tracciabile il trasferimento.

La facilità di utilizzo del canale bancario rende questa modalità di trasferimento di soldi all’estero, quella preferita dalla maggior parte delle persone. È sufficiente agire come se stessimo realizzando una normale operazione di bonifico bancario. Con l’unica differenza che il conto corrente di destinazione del denaro è un conto estero.

Bisogna stare attenti ad una cosa in particolare: la maggior parte delle banche di solito non applica commissioni per il trasferimento online di denaro all’estero, quindi bisogna assicurarsene soprattutto se si intende trasferire denaro in Paesi extra europei. Infatti, se il trasferimento viene effettuato dall’Italia, verso un altro Paese Ue, la commissione non potrà essere applicata.

Questione di primaria importanza è quella che riguarda la tracciabilità: al fine di contrastare le operazioni illegali e soprattutto l’evasione fiscale ogni Istituto bancario effettua quello che viene denominato: monitoraggio dei trasferimenti. Tale tracciato sarà poi segnalato all’Agenzia delle Entrate nell’ambito del trasferimento di dati che ogni anno gli istituti bancari sono tenuti ad effettuare.

Movimentazione di denaro con intermediari specializzati

Assieme al trasferimento mediante i canali bancari l’utilizzo di intermediari specializzati nel money transfer è uno dei metodi più diffusi per spostare denaro da una parte all’altra del mondo. E ad oggi, la società più importante in questo settore è la Western Union.

Il vantaggio che offrono questi intermediari è di poter depositare il denaro online oppure di persona, ed il destinatario può ritirarlo presso qualsiasi punto vendita, nel mondo. L’importo massimo trasferibile è di 999 euro per 7 giorni.

Per scegliere il miglior Money Transfer, bisogna tenere in considerazione due variabili:

  • le commissioni;
  • lo spread sui tassi di cambio.

Le commissioni di intermediazione possono essere costituite da un importo fisso o una percentuale sulla somma trasferita. La commissione non è sempre dello stesso importo, ma varia in base all’intermediario e dalla quantità di denaro da trasferire. È importante verificare sempre che la commissione dichiarata corrisponda a quella effettivamente pagata per il trasferimento. Si tratta di commissioni che valgono solo in un certo periodo di tempo, perciò è sempre bene verificare la scadenza di una certa offerta.

Lo spread nel tasso di cambio è un costo implicito dell’operazione. È un costo legato al tasso di cambio usato per la valuta del Paese di destinazione. Ogni giorno le monete vengono scambiate ad un tasso di cambio ufficiale, mentre ciascun operatore di money transfer utilizza un tasso di cambio proprio e questo costituisce un costo che il trasferente deve sopportare.

Questa componente di costo è difficile da calcolare poiché non sempre queste informazioni vengono dichiarate dagli intermediari. Per questi motivi, quando si decide di effettuare un trasferimento di denaro, soprattutto verso Paesi con diversa valuta, è opportuno consultare le diverse piattaforme di money transfer per scegliere quella che al momento presenta le migliori condizioni per effettuare la rimessa.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO

Correlato