Tra geopolitica e finanza: le mani Usa sul deal KKR-Tim

Andrea Muratore

26 Ottobre 2023 - 06:55

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Mettere le mani su Tim tramite KKR significa, per gli Usa, blindare un asset decisivo per le telecomunicazioni a danno della Francia. II ruolo del generale David Petraeus, ora ai vertici di KKR.

Tra geopolitica e finanza: le mani Usa sul deal KKR-Tim

Mentre i francesi di Vivendi minacciano di far saltare il banco e di aprire una battaglia a carte bollate sulla vendita di Tim forti del ruolo di primo azionista se non sarà convocata un’assemblea straordinaria, chi si prepara a scalare il gigante italiano delle telecomunicazioni è il fondo americano KKR. Al fianco del quale il governo italiano ha deciso di posizionarsi come junior partner destinato a non avere primazia gestionale nell’ingresso della nuova squadra di azionisti che vuole, per un valore stimato tra i 21 e i 23 miliardi di euro, scalare l’ex Telecom.

Il Dpcm firmato a fine agosto con cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno messo in campo la strategia di dialogo con KKR per l’ingresso in Tim sceglie il fondo americano come principale partner per l’ingresso in Netco.

Una rete a stelle e strisce

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