Allarme titoli di Stato: l’Italia è (di nuovo) più rischiosa della Grecia. Che sta succedendo?

C. G.

19 Giugno 2020 - 08:34

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Titoli di Stato: la Grecia ha nuovamente superato l’Italia e i rendimenti ellenici sono scesi al di sotto di quelli tricolori. Ma come è possibile?

Allarme titoli di Stato: l’Italia è (di nuovo) più rischiosa della Grecia. Che sta succedendo?

Venti di cambiamento sul mercato dei titoli di Stato.

Ancora una volta, l’Italia ha iniziato ad essere percepita come meno sicura rispetto alla Grecia, il Paese del Vecchio Continente che più di tutti ha faticato a rimanere al passo negli ultimi, complicati anni.

Il rendimento dei bond ellenici è sceso nuovamente al di sotto del rendimento dei BTP nostrani, esattamente come accaduto sul finire dello scorso anno, nel pieno della guerra commerciale fra gli Stati Uniti e la Cina. Il mercato dei titoli di Stato di Italia e Grecia è finito inevitabilmente sotto i riflettori.

Titoli di Stato: che succede davvero fra Italia e Grecia

Generalmente, quando il rendimento dei titoli di Stato sale è perché questi vengono potenzialmente considerati come più rischiosi (minore è il rischio minore sarà anche anche l’eventuale remunerazione per l’investitore).

Si pensi soltanto allo spread BTP-Bund, ossia al differenziale fra i tassi decennali italiani e tedeschi che tende ad allargarsi nelle fasi di maggiore incertezza per l’Italia, proprio perché il rendimento dei nostri bond aumenta con l’aumentare dei timori.

Per questo motivo ogni volta in cui la Grecia, uno dei Paesi più deboli dell’area euro, sorpassa l’Italia il mercato intero rivolge l’attenzione ai titoli di Stato con l’obiettivo di scovare i motivi di questa sorta di inversione.

In realtà il più recente sorpasso di Atene su Roma è iniziato già qualche giorno fa e si è reso particolarmente evidente sulla parte lunga della curva dei rendimenti (dunque sulle scadenze più ampie).

Stando ai dati rilevati nelle prime ore della mattinata odierna:

Italia Grecia
1 mese -0,288% -0,083%
3 mesi -0,246% 0,001%
5 anni 0,803% 0,481%
10 anni 1,337% 1,264%
20 anni 2,006% 1,442%

Una situazione a tratti paradossale visto che i titoli di Stato italiani sono investment grade (anche se per un solo gradino) e quelli ellenici sono invece al livello spazzatura. Come è possibile dunque che i rendimenti nostrani siano più alti (e dunque forse percepiti come più rischiosi) rispetto a quelli di Atene?

Sulla questione un’interessante analisi di Andrea Ianelli, direttore degli investimenti per l’obbligazionario di Fidelity international, pubblicata sulle pagine de Il Sole 24 Ore, secondo cui il sorpasso potrebbe aver trovato ragion d’essere in diversi ordini di motivi:

  1. diversità degli investitori che acquistano BTP da quelli che comprano bond greci;
  2. il PEPP della BCE, che ha incluso anche i titoli di Stato ellenici nel programma di acquisti;
  3. il maggior impatto economico del coronavirus sull’Italia, che sarà dunque costretta a spendere di più e a incrementare il deficit per risollevare le sorti del Paese;
  4. i titoli di Stato italiani sono più liquidi e in tempi volatili (come quello attuale) ne risentono in maniera decisa.

Questo mix di elementi, dunque, potrebbe aver determinato le ultime oscillazioni tra Italie e Grecia sul mercato dei titoli di Stato.

Argomenti

# Grecia
# Btp

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