Cos’è il PEPP della BCE, come funziona e a cosa serve? Una guida completa sul significato del Pandemic Emergency Purchase Programme
Cos’è il PEPP della BCE, come funziona, a cosa serve e qual è il suo vero significato?
Questi dubbi sono affiorati nella mente degli osservatori a partire da metà marzo, quando l’istituto centrale ha comunicato la sua intenzione di affiancare al più tradizionale Quantitative Easing un nuovo programma di acquisto titoli finalizzato a sostenere l’economia dell’Eurozona travolta dal coronavirus.
Le continue discussioni in merito hanno ripetutamente portato a chiedersi cos’è il PEPP e come funziona questo Pandemic Emergency Purchase Programme. Il suo significato è stato chiarito dalla stessa BCE.
Cos’è il PEPP della BCE? Sommario
Cos’è il PEPP della BCE: significato
PEPP non è altro che un acronimo per Pandemic Emergency Purchase Programme, il cui significato è quello di programma di acquisto per l’emergenza pandemica.
A chi si chiede cos’è il PEPP potremmo dunque rispondere definendolo come uno strumento temporaneo di acquisto titoli pensato dalla BCE per arginare il collasso economico determinato dal coronavirus, che ha messo con le spalle al muro l’intero Vecchio Continente.
Come funziona? Le caratteristiche del programma
Il programma è stato presentato al mondo dalla Banca Centrale Europea nel corso di una riunione straordinaria convocata a sorpresa il 18 marzo scorso. In quell’occasione la BCE ha nominato per la prima volta il PEPP portando l’intero Vecchio Continente a chiedersi cos’è e come funziona questa novità.
Innanzitutto esso non è altro che un semplice programma di acquisto di titoli sia del settore pubblico che del settore privato, dal valore complessivo di 750 miliardi di euro.
Il PEPP andrà avanti fino alla fine dell’anno e includerà tutti gli asset già reputati ammissibili nell’ambito del PAA.
Come avverranno gli acquisti? Sicuramente in maniera flessibile vista la difficile situazione.
“Il benchmark per la ripartizione fra i vari Paesi continuerà a essere lo schema di partecipazione delle banche centrali nazionali al capitale della BCE.”
Cos’è il PEPP inizia ad essere più chiaro. Tra le sue maggiori novità sicuramente la possibilità di derogare ai requisiti di ammissibilità per i titoli di Stato della Grecia.
I tempi del PEPP
Come anticipato, il programma è stato sin da subito progettato per avere una durata limitata nel tempo. Come confermato dalla BCE, il PEPP non terminerà prima di fine anno e durerà fino a che la fase più critica dell’emergenza COVID-19 non sarà ormai alle spalle.
Il Consiglio Direttivo, comunque, si riserverà il diritto di estendere i termini oltre fine anno se lo reputerà necessario.
Gli obiettivi del PEPP
Nella riunione straordinaria di marzo l’istituto di Christine Lagarde ha comunicato la sua intenzione di introdurre il citato PEPP con l’obiettivo di frenare il tracollo economico dell’Eurozona, travolta come il resto del globo dalla pandemia.
Con il nuovo programma di acquisto titoli, la Banca Centrale Europea ha cercato di garantire ancora una volta la trasmissione della sua politica monetaria a tutte le componenti del sistema finanziario e a ogni singolo membro della zona euro.
“Il Consiglio direttivo farà tutto ciò che sarà necessario nell’ambito del proprio mandato. Il Consiglio Direttivo è assolutamente pronto a incrementare l’entità dei programmi di acquisto di attività e ad adeguarne la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno. Esplorerà tutte le opzioni e tutti gli scenari per sostenere l’economia per l’intera durata di questo shock.”
Ecco dunque cos’è il PEPP della BCE, come funziona e soprattutto perché è così importante. Molto probabilmente, tra qualche ora l’istituto centrale comunicherà al mercato diverse novità riguardanti il programma.
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