Il testamento segreto è quel documento, conservato dal notaio, con il quale il de cuius ha stabilito le modalità con cui deve avvenire l’assegnazione della quota disponibile di eredità. Ecco come funziona e quali sono i requisiti necessari.
Il testamento è lo strumento con cui la legge riconosce il diritto ad una persona di decidere come disporre dei propri beni dopo la sua morte.
In caso di successione testamentaria quindi è il de cuius ad aver deciso a chi e come assegnare la parte disponibile, mentre la quota di legittima spetta di diritto ai legittimari.
Una delle tipologie riconosciute dal nostro ordinamento è quella del testamento segreto. Questo si differenzia dal testamento olografo perché richiede la presenza di un notaio e da quello pubblico poiché il suo contenuto non viene letto prima del decesso del testatore.
Per il fare un testamento segreto, quindi, bisogna rivolgersi ad un notaio. Non ci sono invece particolari norme per le modalità di scrittura, perché questo può essere scritto sia dal testatore che da terzi e possono essere utilizzati anche mezzi meccanici.
L’importante è che sia sottoscritto dal testatore su ogni mezzo foglio e che venga presentato al notaio - completamente sigillato - in presenza di due testimoni.
Il testamento segreto viene allegato con un ulteriore documento: l’atto di ricevimento nel quale sono indicati il giorno della consegna e la dichiarazione del testatore.
Anche il testamento segreto può essere revocato in qualsiasi momento, come stabilito dall’articolo 587 del Codice Civile; per farlo però è necessario richiedere il verbale di restituzione, il quale deve essere sottoscritto dal notaio e dal testatore in presenza di due testimoni.
Queste sono le informazioni generali sul testamento segreto; di seguito invece andremo più nel dettaglio, poiché approfondiremo tutti gli aspetti legati ai requisiti per la presentazione di questo documento. Per maggiori informazioni sulle procedure per il deposito e la revoca del testamento segreto continuate a leggere.
Chi può fare il testamento segreto: requisiti
Il testamento segreto, come anticipato, è costituito da due atti.
Il primo è il vero e proprio testamento, mentre il secondo è l’atto di ricevimento con il quale il notaio conferma di aver ricevuto il documento recante le disposizioni testamentarie.
L’atto di ricevimento viene sigillato insieme al testamento, con il plico firmato dal notaio che viene sottoscritto anche dal testatore e dai due testimoni.
È nel momento in cui si sottoscrive l’atto di ricevimento che il testamento segreto si perfeziona, e quindi produce i suoi effetti. Ma chi può scrivere un testamento segreto? I requisiti sono gli stessi indicati nell’articolo 587 del Codice Civile riguardanti ogni tipologia di testamento.
Quindi, non possono decidere della propria successione testamentaria tutti coloro dichiarati incapaci dalla legge, quali:
- minorenni;
- interdetti per infermità mentale;
- coloro che al momento della testamenti factio siano incapaci di intendere e di volere.
Per quanto riguarda i beneficiari di una parte della quota disponibile, la legge stabilisce che non possono essere inclusi nel testamento le seguenti figure:
- tutore ed il protutore;
- notaio, testimoni e interprete che hanno preso parte all’atto di testamento pubblico;
- colui che ha redatto o ricevuto il testamento segreto.
Questi sono i requisiti che devono avere le parti tirate in causa nel testamento; ma quali sono le caratteristiche che deve avere il documento per essere valido? Scopriamolo di seguito.
Caratteristiche e struttura del testamento segreto
Mentre per il testamento olografo la legge stabilisce che questo debba essere scritto obbligatoriamente per mano del testatore, per quello segreto non ci sono delle regole così restrittive.
Il testamento segreto, infatti, può essere scritto tramite qualsiasi mezzo, in qualsiasi lingua e da qualsiasi persona, l’importante è che poi venga sottoscritto dal testatore.
Se manca la sottoscrizione il testatore deve dichiarare al notaio di averlo letto indicando la motivazione che gli ha impedito di firmarlo. Di conseguenza, qualora una persona non sappia né scrivere e né leggere, non può redigere un testamento segreto, ma può rivolgersi al notaio per il testamento pubblico.
Caratteristiche e struttura dell’atto di ricevimento
Dopo aver presentato il testamento segreto, il quale deve essere sigillato con impronta in modo da metterlo a riparo da qualsiasi rottura o alterazione, il testatore deve dichiarare al notaio che quelle sono le sue disposizioni testamentarie confermando di essere a conoscenza del contenuto.
Dopodiché il notaio provvede con lo scrivere - o sulla carta su cui è scritto il testamento o su un altro involucro - l’atto di ricevimento nel quale viene indicata:
- avvenuta consegna;
- dichiarazioni del testatore;
- numero e impronta sigilli;
- dati dei testimoni.
Per essere valido il testamento va sottoscritto da tutti i presenti: testatore, notaio e testimoni.
Pubblicazione e revoca del testamento segreto
Il contenuto del testamento segreto viene pubblicato solamente dopo la morte del testatore; per farlo il notaio non ha bisogno di alcuna autorizzazione da parte dei familiari del de cuius, ad eccezione dell’estratto di morte che va allegato al testamento.
Chiunque ne sia interessato può comunque richiedere al Tribunale competente che venga fissato un termine preciso per l’apertura della scheda testamentaria. Una volta aperto il testamento si procede con la successione testamentaria della quota disponibile, mentre per la quota di legittima si seguono le normali procedure della successione senza testamento.
L’unico che può impedire che il testamento segreto produca i suoi effetti, quindi, è lo stesso testatore. Questo ha il diritto di ritirare in ogni tempo il testamento conservato dal notaio, il quale a sua volta provvede con il redigere il verbale di restituzione in presenza di due testimoni.
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