Tesla di nuovo in rosso, gli utili del secondo trimestre scendono del -16%

Giorgia Paccione

24/07/2025

I risultati del secondo trimestre 2025 vedono Tesla chiudere in calo: utili netti -16% e fatturato -12%. L’automotive il comparto più colpito, ora Musk punta su innovazione e diversificazione.

Tesla di nuovo in rosso, gli utili del secondo trimestre scendono del -16%

Tesla attraversa una nuova fase di difficoltà finanziaria. I risultati del secondo trimestre 2025, resi noti ieri sera, confermano la persistenza delle criticità già emerse nei mesi precedenti per la casa automobilistica guidata da Elon Musk. L’azienda americana ha registrato un utile netto di 1,17 miliardi di dollari, accompagnato da un fatturato pari a 22,5 miliardi di dollari.

Il dato, leggermente migliore rispetto alle attese degli analisti di Wall Street (22,3 miliardi di dollari), non basta comunque a mitigare il quadro negativo. Rispetto allo stesso periodo del 2024, il giro d’affari è sceso del 12%, in decisa contrazione dai 25,5 miliardi registrati un anno fa. La pressione sugli utili si fa sentire in modo ancora più evidente. Il profitto netto di Tesla segna infatti una flessione del 16% su base annua, riflettendo una decelerazione della domanda.

Tesla crolla nel secondo trimestre e si avvale dei crediti verdi

Nel quadro complessivo, il comparto automotive si dimostra il segmento più colpito dalla frenata. I ricavi generati dalle vendite di auto sono infatti diminuiti del 16,6% su base annua, passando da 19,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2024 a 16,6 miliardi nello stesso periodo del 2025. Le vendite in calo confermano la difficoltà di Tesla nel sostenere i ritmi di crescita che avevano caratterizzato i trimestri precedenti, risentendo anche della pressione concorrenziale e delle incertezze globali.

Per mantenere in equilibrio i conti, la società si è avvalsa di 439 milioni di dollari provenienti dalla vendita di crediti ambientali, una voce che ha parzialmente compensato l’impatto negativo proveniente dal core business, ma non è stata sufficiente a evitare la marcata flessione degli utili operativi.

Sempre sul fronte delle performance operative, il dato si conferma in deciso ribasso. L’utile operativo è calato del 42% rispetto allo scorso anno, attestandosi a meno di 1 miliardo di dollari. Sul piano della liquidità, Tesla ha visto un’ulteriore diminuzione di circa 200 milioni di dollari durante il trimestre, portando la disponibilità di cassa a poco meno di 36,8 miliardi di dollari.

La strategia di Tesla per superare la crisi

Il comunicato ufficiale di Tesla fa riferimento a una serie di fattori che hanno contribuito a questo quadro poco brillante. L’azienda cita in particolare l’incertezza economica causata dalla guerra commerciale voluta da Donald Trump, sottolineando come le variazioni tariffarie, i cambiamenti nelle politiche fiscali e il generale sentiment politico abbiano inciso negativamente sulle performance del trimestre.

Nonostante questa situazione di difficoltà, la società non ha interrotto le sue strategie di investimento su ricerca e sviluppo e sulle spese in conto capitale (CapEx). Dalla nota destinata agli investitori si evince quale sia la priorità: “offrire modelli autonomi accessibili e convincenti che massimizzino la nostra flotta globale di veicoli, mentre il nostro software per l’autonomia continua a progredire rapidamente, facendo crescere il business energetico e promuovendo i nostri sforzi in ambito robotica”.

Da segnalare infatti alcune novità che testimoniano come l’azienda punti su innovazione e diversificazione per risollevarsi dal crollo. La prima riguarda il servizio Robotaxi che, nel trimestre, è stato avviato anche ad Austin, in Texas, con l’obiettivo di estendere il progetto ad altre città statunitensi nel prossimo futuro. Notizia ancora più recente, l’inaugurazione del primo Tesla Diner ad Hollywood, un format ibrido tra ristorazione, intrattenimento e servizio di ricarica per auto elettriche che Musk intende esportare nel resto del mondo.

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