Terza guerra mondiale, perché la violazione dello spazio aereo di Moldavia e Romania se confermata non è una buona notizia

Giorgia Bonamoneta

11/02/2023

11/02/2023 - 22:00

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Missili russi violano lo spazio aereo moldavo e l’Ucraina lancia l’allarme. I toni rimangono bassi, ma c’è chi teme lo scoppio della Terza guerra mondiale. Cosa sta succedendo?

Terza guerra mondiale, perché la violazione dello spazio aereo di Moldavia e Romania se confermata non è una buona notizia

Violato lo spazio aereo di Romania e Moldavia da parte di missili russi e si parla già di Terza guerra mondiale. L’annuncio è arrivato attraverso il canale Telegram del presidente ucraino ed è scattato subito l’allarme per la possibile minaccia russa alla Nato.

Il ministro della difesa di Bucarest non ha confermato la notizia in un primo momento, per poi informare sul passaggio dei missili a circa 35 km dalla frontiera con la Romania. Infatti sembra che i missili russi abbiano sorvolato lo spazio aereo moldavo e proprio per questo è stato convocato l’ambasciatore russo.

Si tratta di un allarme per il lancio di due missili Kalibr, missili lanciati dal Mar Nero e che hanno volato vicino alla Romania, superato lo spazio moldavo e mirato al territorio ucraino. Questi infine sono stati intercettati dalla contraerea Ucraina e il resto della traiettoria rimane un mistero.

Esiste il rischio di conflitto ampio, di un coinvolgimento da parte delle forze Nato in seguito alla violazione dello spazio aereo moldavo? La Terza guerra mondiale rimane su carta un’entità da cogliere, un’opportunità o un disastro che sembra aver bisogno di un evento per verificarsi. Si tratta spesso di retorica fine a sé stessa, perché la realtà potrebbe non essere questa. Se infatti su carta violare lo spazio aereo di un paese Nato potrebbe causare l’inizio della Terza guerra mondiale, nella realtà è molto più probabile che i Paesi si accordino o non diano affatto l’allarme per evitare tensioni.

Spazio aereo violato: la Moldavia convoca l’ambasciatore russo

Volodimir Zelens’kij‏ ha lanciato l’allarme della violazione, da parte di missili russi, dello spazio aereo di Moldavia e Romania. Si parla già di provocazione russa per il passaggio dei missili sul territorio Nato. Il governo di Bucarest ha però smentito, confermando il passaggio dei due missili a soli 35 km dal confine romeno.

Al contrario la Moldavia ha fatto chiamare l’ambasciatore russo per una riunione straordinaria. Inoltre nella giornata di ieri la premier moldava Daniela Gavrilita si è dimessa dopo 18 mesi di governo e secondo alcuni commentatori il passaggio dei due missili russi sopra lo spazio moldavo potrebbero presentare la pressione russa sul paese.

Si tratta di un tentativo di destabilizzare la Moldavia? La Romania ha smentito le dichiarazioni ucraine, che al contrario racconta ogni dettaglio sul viaggio dei missili su i due paesi. Kyiv conferma il passaggio sulla Romania e i radar con la traccia del passaggio sono a disposizione della stessa Nato.

Il governo ucraino ha dichiarato di non aver abbattuto i missili subito proprio per evitare che questi cadessero sulla popolazione dei due paesi. Commenta poi che non crede la traiettoria russa casuale, parlando invece di tentativo di incidente come accaduto in Polonia.

Missili russi violano spazio aereo, ma non è Terza guerra mondiale: perché

La violazione dello spazio aereo non comporta l’avvio di una Terza guerra mondiale, ma non è comunque una buona notizia. Se è vero che la Russia sta cercando l’incidente, come già accaduto in Polonia o se sta facendo pressioni sulla Moldavia con questi mezzi, allora in futuro potrebbero ripresentarsi degli “incidenti”.

Come più volte raccontato da commentatori ed esperti: a nessun paese conviene un conflitto ampio o una cosiddetta Terza guerra mondiale. Gli Stati Uniti alla notizia della violazione dello spazio aereo moldavo hanno risposto con tentativo di mantenere i toni calmi. Non perché l’evento in sé non sia grave - basta guardare le conseguenze in Polonia, per cui l’incidente del missile comportò la morte di due persone - ma perché alzare i toni al momento non porterebbe a nulla di buono.

La guerra si vuole tenere all’interno del confine ucraino, così come la sua risoluzione, perché le conseguenze di un conflitto ampio potrebbe essere devastanti non solo dal punto di vista umano, ma soprattutto economico.

Argomenti

# Guerra

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