Terza dose, via libera dell’Ema: ok a vaccinazione di tutti gli over 18 dopo 6 mesi

Stefano Rizzuti

4 Ottobre 2021 - 17:04

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L’Ema ha dato il via libera alla somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid per i pazienti immunodepressi e per tutti i cittadini con più di 18 anni, ma solamente dopo sei mesi.

Terza dose, via libera dell’Ema: ok a vaccinazione di tutti gli over 18 dopo 6 mesi

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid per gli immunodepressi e per tutti i cittadini over 18. Nello specifico, l’Ema ha autorizzato la dose booster del vaccino per gli immunodepressi ad almeno 28 giorni di distanza dal termine del primo ciclo vaccinale. Per le persone con più di 18 anni, invece, la terza dose può essere somministrata ad almeno sei mesi di distanza dal completamento del ciclo.

I vaccini autorizzati dall’Ema per la dose aggiuntiva sono solamente quelli a mRna, ovvero quelli di Pfizer e di Moderna, per i pazienti immunodepressi. Il via libera è arrivato dal Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’ente regolatorio dell’Ue. Per le persone con sistema immunitario gravemente indebolito si tratterà di una dose addizionale, per gli over 18 è una dose booster e sarà possibile effettuarla, per il momento, solo con Pfizer.

La dose aggiuntiva per gli immunodepressi

Il Comitato dell’Ema ha stabilito che è possibile somministrare una terza dose dei vaccini Pfizer e Moderna per le persone con sistema immunitari deboli. La dose aggiuntiva dovrebbe arrivare ad almeno 28 giorni di distanza dalla seconda. La raccomandazione dell’Ema deriva dagli studi effettuati sulla terza dose che dimostrano un aumento della capacità di produrre anticorpi contro il Covid soprattutto nei pazienti più fragili. Ci si attende che la dose aggiuntiva possa aumentare la protezione contro il Coronavirus in questi pazienti.

Vaccino, la dose booster per gli over 18

Per le persone con un sistema immunitario normale il Comitato ha valutato l’aumento degli anticorpi in caso di somministrazione di una terza dose del vaccino Pfizer a circa sei mesi di distanza dalla seconda dose. In particolare l’Ema fa riferimento ai pazienti tra i 18 e i 55 anni. Per questo motivo l’Agenzia europea ritiene che si possa considerare la somministrazione della dose booster ad almeno sei mesi di distanza. La valutazione per la terza dose di Moderna verrà portata avanti nelle prossime settimane e una decisione in merito non è ancora stata presa.

La terza dose in Italia

In Italia la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid è stata avviata già nelle scorse settimane, ma solamente per le categorie considerate più fragili. Finora, su un totale di oltre 85 milioni di dosi somministrate in Italia, sono state 96.517 quelle aggiuntive. Si tratta del 10,36% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva, ovvero soprattutto persone fragili e con gravi problemi immunitari. A loro si aggiungono gli over 80, gli ospiti delle Rsa e il personale sanitario, ovvero le categorie che per prime hanno ricevuto il vaccino anti-Covid, ormai circa nove mesi fa.

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