Temu rischia sanzioni fino a 200 milioni. Secondo l’UE ha violato il Digital Service Act

Giorgia Paccione

29/07/2025

L’UE accusa Temu di aver violato le normative europee, esponendo i consumatori a prodotti illegali e progettando sistemi per creare dipendenza d’acquisto. Ecco cosa rischia il marketplace cinese.

Temu rischia sanzioni fino a 200 milioni. Secondo l’UE ha violato il Digital Service Act

La Commissione Europea ha annunciato che la piattaforma cinese di e-commerce Temu è sotto accusa per aver violato il Digital Services Act (DSA), la legge comunitaria che regola i servizi digitali con l’obiettivo di tutela dei consumatori e della concorrenza nel mercato unico digitale. Le indagini preliminari, avviate a ottobre 2024, hanno messo in luce che Temu non ha effettuato una valutazione adeguata dei rischi legati alla diffusione di prodotti illegali e non conformi, esponendo quindi gli utenti europei a un elevato pericolo di acquistare articoli contraffatti, pericolosi o privi delle necessarie certificazioni di sicurezza. Tra i prodotti incriminati vi sono soprattutto giocattoli per bambini e piccoli dispositivi elettronici.

In conseguenza di queste violazioni, la Commissione potrebbe infliggere a Temu una multa salatissima, che può arrivare fino al 6% del fatturato annuo mondiale del colosso e-commerce, che nel 2024 ha superato i 3 miliardi di euro solo in Europa, traducendosi in una sanzione che potrebbe aggirarsi intorno ai 200 milioni di euro. Oltre alla multa, Temu sarebbe obbligata a porre rimedio alle violazioni riscontrate, adottando misure concrete per garantire la sicurezza dei prodotti venduti in Europa.

Le accuse dell’UE nei confronti di Temu e i rischi per i consumatori

Secondo la Commissione, i consumatori che acquistano su Temu correrebbero un rischio elevato di imbattersi in prodotti illegali o non conformi agli standard europei. L’analisi, basata anche su un’operazione di mystery shopping, ha evidenziato come il catalogo della piattaforma contenga articoli privi delle garanzie minime richieste, con un particolare focus su giocattoli per bambini e dispositivi elettronici di piccole dimensioni, che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza degli utenti.

La valutazione preliminare del rischio effettuata da Temu nell’ottobre 2024 è stata giudicata imprecisa e basata su dati generici del settore piuttosto che su informazioni specifiche del proprio marketplace. Di conseguenza, le misure di mitigazione adottate si sono rivelate inadeguate e insufficienti per prevenire la diffusione di prodotti irregolari o pericolosi. Ciò configura una violazione grave del DSA, che impone ai fornitori di servizi digitali di monitorare e minimizzare efficacemente tali rischi.

Altri aspetti sotto indagine: dipendenza e trasparenza

L’indagine della Commissione non si limita alla sicurezza dei prodotti, ma esplora anche altri aspetti problematici del funzionamento della piattaforma Temu. In particolare, è stato rilevato che il design del servizio sembra intenzionato a creare dipendenza, stimolando lo shopping compulsivo tra gli utenti, una pratica vietata dalle normative europee.

Viene messa in discussione anche la trasparenza dei sistemi di raccomandazione di Temu. La legge europea obbliga le piattaforme a informare chiaramente gli utenti sui criteri con cui vengono proposti i prodotti, specificando se le promozioni sono basate su profili personalizzati o su accordi commerciali a pagamento. Temu, secondo l’analisi, non avrebbe rispettato adeguatamente queste disposizioni, limitando anche l’accesso dei ricercatori ai dati pubblici necessari per monitorare la correttezza e la sicurezza del mercato digitale.

Il diritto di difesa di Temu e la posizione della Commissione

La Commissione ha notificato a Temu le conclusioni preliminari delle indagini, consentendo alla società di esercitare il proprio diritto di difesa, esaminando il fascicolo e fornendo spiegazioni scritte. Se le accuse dovessero essere confermate in via definitiva, si procederà con una decisione formale di non conformità alle norme del Digital Services Act, che comporterebbe le pesanti sanzioni economiche e l’obbligo di mettere in atto le misure correttive necessarie.

Parallelamente, i controlli dell’UE proseguiranno per verificare altre possibili violazioni legate a Temu, soprattutto riguardo all’efficacia delle sue politiche di mitigazione, la progettazione del servizio e la trasparenza degli algoritmi.

Come ha sottolineato Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia:

Acquistiamo online perché confidiamo che i prodotti venduti nel nostro mercato unico siano sicuri e conformi alle nostre norme. A nostro avviso, Temu è lontana dal valutare i rischi per i suoi utenti secondo gli standard richiesti dalla legge sui servizi digitali. La sicurezza dei consumatori online non è negoziabile nell’UE: le nostre leggi, compresa la legge sui servizi digitali, sono alla base di una migliore protezione online e di un mercato unico digitale più sicuro ed equo per tutti gli europei.

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