Tassa sui funerali: ecco la macabra proposta in Senato

Anna Maria D’Andrea

17 Novembre 2016 - 20:46

condividi

Una tassa sui funerali: Iva al 10% e contributo fisso di 30 euro. Ma non si tratta solo di questo. Ecco i dettagli sulla macabra proposta del Disegno di legge che disciplina le attività funerarie

Tassa sui funerali: ecco la macabra proposta in Senato

Una tassa sui funerali in esame presso la commissione Igiene e Sanità del Senato. Si tratta del Disegno di legge di disciplina delle attività funerarie che all’articolo 21 propone di inserire quella che la stampa ha già ribattezzato “tassa sulla morte”.

Se la proposta venisse approvata le spese funebri diventerebbero assoggettabili a Iva con un’aliquota del 10%. Per dovere di cronaca è bene ricordare che si alzerebbe anche la soglia di detrazione Irpef per le spese funebri al 50%.

Ma la norma che fa scalpore non riguarda l’Iva al 10% sulle spese funebri. Il Disegno di legge propone di introdurre un contributo di 30 euro per ogni funerale o operazione cimiteriale con l’obiettivo di coprire i costi di vigilanza.

Inoltre, ai comuni con cimiteri dalle caratteristiche monumentali si chiede il versamento di una quota della Tasi non inferiore al 20%. Nuovi obblighi anche per le imprese funebri: non più di un certo numero di funerali l’anno, altrimenti bisognerà per legge dotarsi di più mezzi, di lavoratori assunti a tempo indeterminato e di un direttore tecnico dei lavori.

Bisogna precisare che nonostante la proposta macabra di tassare i defunti, l’obiettivo principale del Disegno di legge presentato da Stefano Vaccari del PD è quello di disciplinare l’attività funeraria e nello specifico l’obiettivo è quello di definire i soggetti che possono operare nel settore funebre, riorganizzare la tipologia di operatori privati, riordinare il sistema cimiteriale, combattere l’evasione fiscale.

Sta di fatto che la possibilità di una nuova tassa questa volta a carico dei defunti non potrebbe essere accolta con favore, sia dai cittadini che dalle imprese funebri. Per capirne di più vediamo nel dettaglio cosa propone il Disegno di legge di riordino delle attività funerarie e cos’è la tassa sui funerali, la ribattezzata “tassa sulla morte”.

Tassa sui funerali: ecco i dettagli sulla macabra proposta in Senato

Una novità fiscale che se approvata alzerebbe un polverone di polemiche e discussioni. Il Disegno di legge di riordino della Disciplina delle attivita funerarie è in fase di discussione da parte della 12° commissione permanente Igiene e Sanità del Senato.

Si tratta di 24 articoli totali che si focalizzano non soltanto sulla nuova disciplina fiscale delle attività funerarie e cimiteriali. Motivo principale della presentazione del disegno di legge è regolamentare le attività funerarie che, come si legge dalla relazione che introduce gli articoli, è un intervento necessario perché “in più parti d’Italia l’attività funebre e cimiteriale si è deteriorata divenendo oggetto di indagini di organi di polizia o della magistratura e le cronache, quasi ogni settimana, documentano di reati o di raggiri messi in atto da operatori sanitari o da imprese funebri ai danni delle famiglie”.

Il testo firmato da Stefano Vaccari del Partito Democratico propone di definire i soggetti che possono operare nel settore funebre, riorganizzare la tipologia di operatori privati, riordinare il sistema cimiteriale e combattere l’evasione fiscale.

Ma tra gli articoli più che i requisiti richiesti alle imprese funebri e al personale spicca inevitabilmente quello che concerne la nuova disciplina fiscale da applicare a attività funerarie e cimiteriali.

Addio esenzione per alcuni servizi e assoggettamento all’Iva al 10%. Come si legge nell’articolo 21 che affronta il tema del trattamento fiscale delle spese funebri e cimiteriali si prevede “in coerenza con la direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, il superamento dell’attuale esenzione per alcuni servizi ed il loro assoggettamento all’IVA ad aliquota ridotta”.

In più un contributo fisso di 30 euro per ogni funerale o operazione cimiteriale per coprire i costi di vigilanza, rivalutati ogni anno in base al tasso di rivalutazione monetaria rispetto all’anno precedente.

Tassa sui funerali: più regole e vincoli per le imprese funebri

Non si tratta però soltanto di novità fiscali. Nel testo del disegno di legge e tra gli obiettivi principali c’è l’intenzione di inserire nuovi obblighi e più regole per le imprese funebri.

Non si potrà superare un certo numero di funerali l’anno e per ogni categoria sono contemplati un certo numero di mezzi funebri di proprietà, dipendenti assunti a tempo indeterminato e direttori tecnici.

Si legge, ad esempio, che se un impresa funebre supera i 1000 funerali all’anno dovrà dotarsi di 4 mezzi propri, di 12 dipendenti, e di un direttore tecnico onnipresente. Non che sia meglio nel caso di un minor numero di funerali: dopo i 300 funerali all’anno i mezzi dovranno essere almeno 3, 6 dipendenti e ancora di un direttore tecnico.

Di seguito alleghiamo il .pdf disegno di legge di Disciplina delle attività funerarie disponibile sul sito del Senato.

Disciplina attività funerarie
Clicca sull’icona per scaricare il testo del Ddl di disciplina delle attività funerarie

Iscriviti a Money.it