Svolta sui tassi Bce in arrivo, ecco perché

Violetta Silvestri

8 Marzo 2024 - 12:42

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I commenti che arrivano all’indomani della riunione Bce sono ottimisti: la svolta sui tassi è vicina, con il primo taglio atteso entro l’estate. Cosa sta per accadere in Eurozona?

Svolta sui tassi Bce in arrivo, ecco perché

Aprile, giugno o luglio? La domanda sulla data per il taglio dei tassi Bce ha ora 3 opzioni di risposta, dopo i segnali di maggiore apertura lanciati ieri da Lagarde in conferenza stampa.

Il giorno dopo il meeting, si moltiplicano le scommesse su una svolta ormai prossima per la politica monetaria in Eurozona, rafforzata da interessanti riflessioni di diversi membri dell’Eurotower a sostegno di una diminuzione del costo del denaro già nei prossimi mesi, mentre l’inflazione nella zona euro scende più rapidamente di quanto previsto.

Nello specifico, intervenendo il giorno dopo aver sottolineato che sono necessari ulteriori dati prima che possa iniziare l’allentamento monetario e che “ne sapremo molto di più a giugno”, i politici hanno fatto eco a questa prospettiva. Alcuni, tuttavia, hanno suggerito che una mossa più rapida ad aprile non dovrebbe essere del tutto esclusa.

Tutti aspettano il primo taglio tassi Bce: svolta in arrivo?

La Bce terrà 3 riunioni prima della pausa estiva, l’11 aprile, il 6 giugno e il 18 luglio. In questo intervallo di tempo dovrebbe arrivare l’attesa diminuzione del costo del denaro.

“Cresce la probabilità che potremmo vedere un taglio dei tassi prima della pausa estiva, ha detto il presidente della Bundesbank Joachim Nagel al podcast tedesco Table Today.

Le sue parole hanno un peso particolare perché Nagel è stato tra i “falchi” che spingevano contro una riduzione affrettata dei tassi.

Il capo della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau ha detto che un taglio dei tassi dovrebbe avvenire in primavera, periodo compreso “da aprile fino al 21 giugno”.

Anche il finlandese Olli Rehn ha sottolineato che la discussione sull’abbassamento dei tassi riprenderà nei “prossimi incontri di aprile e giugno”. La mia valutazione è che, sulla base delle previsioni ricevute ora, i rischi di tagli prematuri dei tassi di interesse in termini di controllo dell’inflazione sono sostanzialmente diminuiti, questo è influenzato anche dalla riduzione delle previsioni di crescita, ha aggiunto.

Il collega lituano è stato più esplicito, affermando che una riduzione dei tassi a giugno è molto probabile e potrebbe essere il primo di una serie di tagli del valore di 25 punti base ciascuno. Madis Muller, della banca estone, ha messo l’accento sul “vigoroso aumento dei salari medi nell’area dell’euro”, affermando che rialzi prossimi al 5% renderebbero più difficile il rallentamento dell’inflazione.

Dopo questa serie di commenti, i mercati finanziari della zona euro hanno pienamente scontato un taglio dei tassi a giugno, seguito da altri tre entro dicembre, che porterebbero il tasso del 4% pagato dalla Bce sui depositi bancari al 3,0%.

Inoltre, gli investitori dubitano che la Bce possa muoversi prima della Federal Reserve, citando precedenti storici. Si prevede che la Fed taglierà il proprio tasso di riferimento il 12 giugno.

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