Superticket sanitario: proposta riduzione per i redditi bassi

Guendalina Grossi

28 Novembre 2017 - 17:15

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Superticket sanitario: novità nella Legge di Bilancio 2018, con la possibile riduzione per i redditi bassi.

Superticket sanitario: proposta riduzione per i redditi bassi

Superticket sanitario: la commissione Bilancio del Senato, che ha ripreso i lavori sulla legge di bilancio 2018, dovrà ora votare l’emendamento alla manovra che prevede una riduzione del superticket.

È durata diverse settimane la trattativa tra il Governo e la maggioranza per raggiungere un accordo sulla riduzione del superticket, che ora potrebbe riguardare i contribuenti con redditi più bassi.

Cerchiamo quindi ora di capire quali sono le novità che potrebbero essere introdotte con l’approvazione dell’emendamento.

Superticket sanitario, novità Legge di Bilancio 2018: creato un fondo di 60 milioni di euro

Il Governo e la maggioranza dopo una trattativa andata avanti per giorni, hanno raggiunto un accordo sull’alleggerimento del superticket in Legge di Bilancio.

La soluzione prevede lo stanziamento di 60 milioni per la “riduzione dell’incidenza del superticket aumentando le fasce di esenzione a favore delle categorie più deboli”.

Questa decisione è stata dunque presa per consentire una “maggiore equità e agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie da parte delle persone più vulnerabili, e per il superamento delle misure di prelievo economico meno tollerate dai cittadini-utenti, soprattutto quelli in condizioni di basso reddito”.

Se l’emendamento verrà approvato, dal 1° gennaio 2018 quindi verrà istituito un Fondo per la riduzione della quota fissa del ticket pari a 60 milioni annui e quindi di 180 milioni nel triennio.

Il capogruppo Pd in commissione Bilancio al Senato, Giorgio Santini (Pd), ha affermato che la dotazione iniziale di 60 milioni potrà essere incrementata nel passaggio alla Camera.

Superticket sanitario: che cos’è?

Il superticket è una tassa introdotta nel 2011 che ha aumentato i costi delle prestazioni sanitarie, prevedendo il pagamento aggiuntivo di 10 euro su ogni ricetta medica per esami diagnostici o specialistici.

Ogni Regione può decidere se e come applicare il super ticket. Alcune regioni hanno deciso di modularlo in base al reddito o al tipo di servizio, mentre altre, come la Valle d’Aosta, hanno preferito non adottarlo affatto.

Sono esentati dal pagamento del super ticket i bambini e gli anziani con redditi familiari sotto i 36.150 euro annui, i disoccupati, i pensionati sociali e i pensionati al minimo e i loro familiari a carico con basso reddito, i malati cronici e i cittadini affetti da malattie rare in possesso dell’attestato dell’Asl, gli invalidi civili, di guerra, per lavoro e servizio.

Superticket: l’opinione di Luciano Auras

Luciano Auras esponente di Campo progressista e promotore dell’emendamento sul superticket spiega che:

questo emendamento è sostenuto da una significativa dotazione finanziaria, pari a circa il 20% della massa manovrabile prevista nel triennio dall’articolo 92 del Ddl di Bilancio.
Risorse che integrano il fondo destinato alla spesa sanitaria in capo alle Regioni. Fondo, come è noto, che è stato negli anni progressivamente aggredito
”.

Anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è espressa in merito alla questione del superticket affermando che il peso economico del balzello è di circa 500 milioni, pertanto, se sarà confermata la cifra di 60 milioni, parliamo di un intervento che inciderà per circa il 12% sulle entrate per le casse delle Asl derivanti dal superticket sanitario.

È stata rinviata al 29/11/2017 la votazione dell’emendamento da parte della commissione Bilancio del Senato, bisognerà quindi attendere per conoscere la decisione sulla riduzione del superticket per i redditi bassi.

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