Stipendio più alto per richiedere un mutuo, così i nuovi tassi limitano le possibilità di acquistare casa

Giorgia Bonamoneta

21 Marzo 2023 - 20:46

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Rate del mutuo sempre più alte con il rialzo dei tassi di interesse e nel 2023 diminuiscono i mutui concessi. Il motivo: nel 2023 serve uno stipendio più alto per chiedere lo stesso mutuo del 2022.

Stipendio più alto per richiedere un mutuo, così i nuovi tassi limitano le possibilità di acquistare casa

L’aumento dei tassi di interesse esclude un numero sempre maggiore di possibili mutuari. Rispetto allo scorso anno per richiedere un mutuo serve uno stipendio più alto e maggiori garanzie, per questo almeno 2 mutuari su 10 che hanno richiesto il mutuo nel 2022 oggi non avrebbero potuto ottenerlo.

Si tratta di dati tristemente chiari sulla situazione dei mutui e di conseguenze sull’incertezza dei più giovani, che notoriamente hanno stipendi più bassi. Per i nuovi mutui infatti serve uno stipendio più alto, almeno il 27% in più rispetto allo scorso anno.

Le banche devono valutare se la persona che chiede il mutuo è in grado di ripagarlo e per farlo valutano la sostenibilità della rata. Nel 2023 il rapporto rata/reddito, normalmente pari a circa 1 a 3 dello stipendio, non è più sostenibile.

Mutuo insostenibile: le criticità dei tassi d’interesse

Il rialzo dei tassi di interesse ha avuto effetti immediati sul settore bancario e sulle rate del mutuo. Infatti il costo del mutuo, già più alto, con il nuovo rialzo è diventato ancora più insostenibile. Secondo i calcoli effettuati da portali che confrontano i prezzi del mutuo, ai costi attuali quasi 2 persone su 10 che l’anno scorso hanno chiesto il mutuo, oggi non avrebbero i requisiti per ottenerlo.

Si tratta in concreto del 18,6% dei mutui ottenuti lo scorso anno. Come scrive Facile.it: “A parità di importo, con i tassi attuali il 18,6% di quei richiedenti (n.d.r su un campione di 20 mila domande) non sarebbe riuscito ad ottenere il finanziamento poiché fuori dal rapporto rata/reddito”.

Si tratta di una percentuale destinata a salire ulteriormente nei prossimi mesi se i tassi continueranno ad aumentare.

Ottenere un mutuo nel 2023, serve uno stipendio più alto o niente: i numeri

I tassi di interesse più alti fanno diminuire le richieste di mutuo e gli acquisti delle case, rallentando ancora di più il mercato immobiliare, già saturo e inflazionato. Chi chiede un mutuo nel 2023 non deve avere solo uno stipendio alto, ma più alto della media degli stipendi del Paese.

Facendo un veloce confronto su una simulazione di mutuo tra il 2022 e il 2023 si scopre che:

  • nel 2022, per un mutuo a tasso fisso da 126 mila euro al 70% da restituire in 25 anni, la rata era pari a 482 euro; per questo il reddito netto mensile del richiedendo doveva essere pari almeno a 1.450 euro;
  • nel 2023, per un mutuo a tasso fisso da 126 mila euro al 70% da restituire in 25 anni, la rata era pari a 615 euro; per questo il reddito netto mensile del richiedendo doveva essere pari almeno a 1.845 euro.

Questo calcolo si traduce in una richiesta di sostenibilità rata/reddito non più disponibile, per la quale servirebbe uno stipendio di almeno il 27% in più rispetto al 2022. Entra qui in gioco un altro fattore non trascurabile: la condizione degli stipendi in Italia. Infatti i lavoratori e le lavoratrici italiane non vedono aumentare i propri stipendi medi da almeno 30 anni, ma allo stesso tempo subiscono gli alti e soprattutto i bassi delle crisi e dell’inflazione.

Insomma in Italia per avere una casa bisogna avere uno stipendio sempre più alto, ma questo senza interventi focalizzati appare come “impossibile”.

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