La tua busta paga aumenterà con la riforma fiscale? Ecco quali stipendi avranno più soldi

Giorgia Bonamoneta

11/03/2023

11/03/2023 - 14:54

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Una busta paga più alta è possibile, ma solo in alcuni casi. Le simulazioni sulle modifiche delle aliquote mostrano gli alti e bassi della riforma fiscale. Ecco chi avrà più soldi e quando.

La tua busta paga aumenterà con la riforma fiscale? Ecco quali stipendi avranno più soldi

La riforma fiscale, che ha come obiettivo finale la flat tax, permetterà di avere una busta paga più alta. La riforma fiscale infatti apporterà una rivoluzione per le tasse e le buste paga di milioni di italiani, con un cambiamento importante sugli stipendi. Una volta entrata in vigore la riforma degli scaglioni Irpef, alcune buste paga vedranno aumentato lo stipendio, mentre altre saranno penalizzate.

Al momento si tratta di simulazioni che prevedono la riduzione degli scaglioni Irpef e il range di questi. Analizzando alcune simulazioni è possibile presupporre che a seconda delle ipotesi alcuni redditi o tutti saranno più alti. A esempio, secondo l’ipotesi che prevede tre scaglioni Irpef, con tre aliquote, ci sarebbe un risparmio fiscale per tutti, con conseguente aumento in busta paga.

Entro marzo il governo vuole portare la riforma del fisco al Consiglio dei Ministri e in seguito bisognerà attendere i normali tempi parlamentari per vederla realizzata. Ecco, secondo le simulazioni, quali sono le buste paga che vedranno un aumento dello stipendio.

Riforma fiscale e stipendi: buste paga più alte secondo le simulazioni

Entro marzo il governo Meloni vuole portare la legge delega sulla riforma del fisco in Consiglio dei Ministri. Lo ha ribadito il viceministro dell’economia Maurizio Leo, dichiarando che ormai sono alle battute finali per la composizione della riforma. Mancherebbe ormai pochissimo alla presentazione della riforma tanto attesa, anche se dopo il Consiglio dei Ministri, bisognerà attendere i tempi necessari per la sua attuazione.

Cosa prevede la riforma del fisco? L’intenzione è quella di ridurre le aliquote dell’Irpef che, secondo quanto riportato dal viceministro Leo, potrebbero arrivare a tre. “Abbiamo circa 600 tax expediture che cubano 156 miliardi. La si può intervenire. Se si fa una revisione attenta si possono trovare le risorse per calibrare meglio le aliquote”, ha aggiunto il viceministro.

Si tratterà di una riforma strutturale che cambierà l’impostazione del sistema tributario, considerato ormai datato, e che ha l’obiettivo di ridurre il tax gap in conformità e coerenza con le regole dell’Unione Europea.

Busta paga più alta: sì, ma solo in alcuni casi

A breve potrebbero cambiare le aliquote Irpef, passando dagli attuali quattro scaglioni in vigore, a tre. Gli attuali sono così formulati:

  • fino a 15mila euro di reddito il prelievo è del 23%;
  • da 15mila a 28mila euro è del 25%;
  • da 28mila e 50mila euro è del 35%;
  • sopra i 50mila euro è del 43%.

Le ipotesi per la riforma degli scaglioni sono due: lasciare fissi il primo e l’ultimo scaglione, ampliando di conseguenza il secondo; mentre la seconda ipotesi prevede la modifica del primo e del secondo scaglione. Nella prima ipotesi a essere penalizzati sarebbero i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, che pagherebbe il 2% in più; la seconda ipotesi potrebbe invece portare un vantaggio fiscale per tutti, con l’aumento in busta paga.

Esiste anche una terza ipotesi, che lascerebbe intatta solo la terza soglia, con un risparmio 700 euro per chi guadagna fino a 20.000 euro. Si tratta però dell’ipotesi meno probabile e per questo anche meno di battuta.

Un esempio, prodotto dal media Financialounge, sulla prima ipotesi comporterebbe:

  • con un reddito di 20 mila euro annui si pagherebbero 150 euro all’anno di tasse in più (+2%);
  • con un reddito di 50 mila euro annui si risparmierebbero 1.150 euro (-8%).

La seconda ipotesi prevede:

  • con un reddito di 20 mila euro annui si risparmierebbero 100 euro all’anno di tasse (-1%);
  • con un reddito di 50 mila euro annui si risparmierebbero 700 euro (-4%).

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