Spese mediche rimborsate subito: quanto si guadagna con il nuovo cashback fiscale

Caterina Gastaldi

4 Giugno 2022 - 11:00

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È stato raggiunto l’accordo riguardo al rimborso immediato delle spese mediche del nuovo cashback fiscale: ecco come funziona.

Spese mediche rimborsate subito: quanto si guadagna con il nuovo cashback fiscale

Raggiunto l’accordo maggioranza-governo, il nuovo cashback fiscale si applicherà con priorità alle spese di natura socio-sanitaria. Almeno così è previsto dal testo coordinato della delega fiscale ancora da approvare ma già distribuito ai gruppi in vista del voto in commissione Finanze alla Camera.

Nella complessa trattativa sulla delega per la riforma del fisco il governo sembrerebbe aver accolto la misura, diventata uno dei cavalli di battaglia del M5s. Se il testo sarà approvato, non si dovrà più attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa - di acquisti tracciabili - per visite mediche o medicinali. Ecco tutte le novità del nuovo cashback fiscale.

Cashback per le spese mediche: come funziona il rimborso immediato

Il testo coordinato della delega fiscale, anche se non ancora approvato, ma con emendamenti e riformulazioni ancora in attesa, prevede una nuova modalità di cashback fiscale per le spese mediche, grazie al rimborso immediato del 19% della spesa.

Il Governo ha quindi accolto la richiesta del Movimento 5 Stelle, prevedendo che non si debba più attendere la compilazione del modello 730 o della dichiarazione dei redditi per potersi vedere riconosciuto il rimborso di questa tipologia di spese.

Questo però è valido a patto che gli acquisti di tipo medico sanitario siano stati effettuati utilizzando strumenti di pagamento tracciato. Così non sarà più necessario andare a compilare la dichiarazione dei redditi per avere accesso al rimborso, ma questo si potrà ottenere in modo immediato.

Il rimborso sarà inviato sul conto corrente attraverso l’utilizzo di piattaforme telematiche, quando la spesa avviene attraverso sistemi di pagamento tracciati. Diventerà così poi compito del venditore comunicare all’anagrafe tributaria sia la spesa sostenuta dal contribuente sia la volontà di quest’ultimo di utilizzare il cashback.

Quali sono le spese mediche valide per il cashback?


Le spese considerate valide in questo caso sono quelle definite “medico sanitarie”, che include, tra le altre, anche le seguenti:

  • spese per l’acquisto di medicine;
  • spese per analisi mediche e visite;
  • tutte le spese relative alle cure e all’assistenza in generale.

Significa quindi che, in questo caso, invece di dover inserire la richiesta nel 730 per poter usufruire del rimborso, la si dovrà comunicare direttamente a chi offre il servizio, come per esempio il farmacista, o l’assicurazione, al momento della spesa.

Dopo aver informato il prestatore/venditore del desiderio di utilizzare il nuovo cashback fiscale e non la detrazione, questo comunicherà un codice che dovrà essere riportato sia nel mezzo di pagamento che nello scontrino telematico, fattura elettronica, o bollettino di pagamento.

Cosa cambia adesso con il nuovo cashback fiscale?


Attualmente il Governo è al lavoro sulla misura del cashback fiscale, per migliorarla andando a includere la proposta specifica di Leu, che va proprio a indicare la priorità relativa alle spese socio-sanitarie. L’intenzione è quella di estendere questa possibilità anche ad altre spese detraibili, in un secondo momento.

Per poterlo fare sarà infatti necessaria l’entrata in campo di misure che prevedono copertura finanziaria, con la prossima manovra.

Quali potrebbero essere le problematiche

Attualmente però, pur avendo fatto un passo verso la direzione del cashback fiscale, la strada è ancora lunga. Principalmente le problematiche sono legate al fatto che pur facendo parte di ben due emendamenti differenti, anche se identici, ancora mancano i dettagli pratici.

Infatti, malgrado il suo nome, questa proposta difficilmente potrebbe usufruire delle infrastrutture già esistenti relative al cashback precedente (2020/2021) per i pagamenti elettronici, fatta forse eccezione per quel che riguarda la comunicazione delle coordinate Iban del conto su cui ottenere il rimborso.

Questo perché la normativa relativa alla detrazione fiscale di alcune tipologie di spesa agevolabile, ovvero le spese ritenute meritevoli del rimborso fiscale, prevede la necessità di una identificazione puntuale di queste.

È quindi necessario che prima avvenga un riordino delle spese fiscali, che possa prevedere anche la riduzione o l’eliminazione di sconti fiscali per recuperare risorse per i tagli generalizzati d’imposta.

Cashback fiscale: le differenze con il cashback


La proposta relativa al cosiddetto cashback fiscale prevede, in breve, che per le spese per cui è già presente la possibilità di richiedere un rimborso Irpef al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, si possano ricevere direttamente sul proprio conto corrente.

Andrebbe quindi a prendere il posto del rimborso presente sul modello della dichiarazione dei redditi, permettendo di accedere al credito in modo immediato. Proprio per questo il nuovo cashback fiscale sarebbe differente da quello precedente, poiché non andrebbe ad aumentare la spesa pubblica, dato che si applica a detrazioni già riconosciute dal fisco.

In pratica, nel caso in cui si dovessero spendere 100 euro per una visita medica, invece di dover richiedere il rimborso del 19% in sede di dichiarazione dei redditi, si potrebbe utilizzare in modo immediato questo metodo, vedendosi accreditare direttamente sul conto corrente 19 euro. In questo caso infatti la percentuale della detrazione rimane invariata, ma cambierebbero le tempistiche.

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