Spese condominiali in affitto, a chi spettano?

Redazione Legal

30/11/2024

Chi paga le spese di condominio? In caso di contratto di affitto, a chi spettano gli oneri condominiali, al proprietario o all’inquilino?

Spese condominiali in affitto, a chi spettano?

In caso di affitto di un immobile chi deve pagare le spese condominiali tra inquilino e proprietario?

Questa domanda è molto comune quando si stipula un contratto di affitto per una casa che fa parte di un condominio. Conduttore e locatore, infatti, devono conoscere perfettamente come dividere gli oneri che riguardano gli spazi comuni condominiali.

Sapere cosa deve pagare l’inquilino affittuario e quali sono, invece, le spese a carico del proprietario dell’immobile affittato è necessario per non vere problemi durante il periodo di locazione della casa.

Di seguito, una breve guida sulle spese condominiali in affitto e la loro gestione secondo la legge.

Chi paga il condominio in affitto?

In linea generale le spese ordinarie di condominio in affitto ricadono sull’affittuario, mentre quelle straordinarie sul proprietario di casa.

Secondo la legge, quindi, all’inquilino spettano “gli oneri accessori” che si aggiungono al canone di locazione pattuito. Il principio è che siano le persone che abitano quotidianamente nel condominio a provvedere alle spese ordinarie quindi il riscaldamento, la manutenzione generale e la pulizia delle parti comuni.

Il proprietario, però, non è esentato dal pagamento delle spese condominiali: su di lui, infatti, ricadono le spese di manutenzione straordinaria.

Come vengono ripartite le spese condominiali tra inquilino e proprietario

La ripartizione delle spese di condominio tra inquilino e proprietario dell’immobile si basa, dunque, sulla tipologia di manutenzione necessaria alla casa o all’edificio.

Come scritto nel codice civile, art. 1576:

Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore.

Se si tratta di cose mobili, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore.

In sintesi, il proprietario dell’immobile si fa carico di tutte quelle spese per riparazioni o interventi destinati a durare a lungo, come il rifacimento della facciata, la sostituzione di tubi vecchi o della caldaia.

All’affittuario, invece, spetta il pagamento di interventi necessari al funzionamento quotidiano dei servizi della casa e dell’edificio.

Cosa paga l’inquilino

L’inquilino, o conduttore, paga le spese di manutenzione ordinaria: quali sono? Una lista piuttosto esaustiva di questi oneri comprende:

  • servizio di pulizia degli spazi comuni;
  • illuminazione di spazi comuni;
  • funzionamento e manutenzione dell’ascensore;
  • fornitura dell’acqua;
  • riscaldamento e condizionamento dell’aria;
  • spurgo di pozzi neri e latrine;
  • fornitura di altri servizi condivisi

All’affittuario spetta anche il 90% della quota del servizio portineria, se disponibile nel condominio.

Cosa paga il proprietario

Il proprietario della casa affittata è tenuto a pagare le spese di manutenzione straordinaria, quali:

  • rifacimento facciate;
  • installazione di una nuova caldaia;
  • sostituzione di tubi dell’impiantistica;
  • allacciamento alla rete fognaria;
  • installazione di cassette postali;
  • lavori per adeguamenti anti-sismici;
  • lavori per efficienza energetica;
  • le tasse per l’occupazione del suolo pubblico;
  • tasse relative ai lavori condominiali

Il servizio di portineria spetta al proprietario per il 10% della quota.

Chi paga il compenso dell’amministratore?

Il compenso dovuto all’amministratore di condominio spetta al proprietario dell’immobile.

Quest’ultimo, inoltre, resta responsabile nei confronti del condominio per quanto riguarda le spese dovute, anche dall’affittuario.

Che fare se l’inquilino non paga il condominio

Se gli inquilini non pagano il condominio (per il valore complessivo di almeno 2 mesi di canone) il padrone può eseguire lo sfratto, esattamente come se non avessero pagato il canone mensile pattuito.

Invece l’amministratore di condominio non può avanzare alcuna pretesa nei confronti degli affittuari insolventi, dato che è un soggetto estraneo al rapporto contrattuale. Egli potrà solamente sollecitare il padrone dell’immobile.

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