Sondaggi politici: riprende a salire nei consensi il Movimento 5 Stelle che è sempre più primo partito, scende ancora il Pd mentre salgono gli scissionisti e Fratelli d’Italia.
Sondaggi politici: torna a salire nei consensi il Movimento 5 Stelle che si consolida sempre più primo partito in Italia staccando maggiormente un Pd che scende ancora come Forza Italia, bene invece i Democratici e Progressisti e Fratelli d’Italia, stabile la Lega Nord.
Questo è il quadro politico fotografato dal sondaggio realizzato dall’istituto EMG Acqua per conto del TG La7 di Enrico Mentana. Rispetto a sette giorni fa quindi si inverte il trend del Movimento mentre continua la crisi del Pd.
Altro dato che emerge chiaramente, è che attualmente non sarebbe possibile per nessun schieramente formare un governo dopo il voto, a meno che di una improbabile unione delle forze tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.
Come per i precedenti sondaggi realizzati, si intuisce che al momento l’urgenza politica maggiore sia quella di licenziare una nuova legge elettorale uniforme sia per la Camera che per il Senato, altrimenti c’è il forte rischio di una costante ingovernabilità.
Sondaggi politici: Movimento 5 Stelle primo partito
Il dato più forte che emerge dal sondaggio politico realizzato da EMG Acqua per conto del TG La7 è che il Movimento 5 Stelle riprende a salire. Dopo un sostanziale calo dei consensi nei mesi scorsi, i pentastellati sembrerebbero aver invertito la rotta consolidandosi sempre più come primo partito in Italia.
Aumenta il distacco dal Partito Democratico che, mentre nel sondaggio della scorsa settimana sembrava aver tutto sommato assorbito bene la botta dell’addio degli scissionisti, subisce una nuova sensibile diminuzione dei consensi.
Il centrodestra unito si conferma comunque essere la prima forza del paese intesa come coalizione. Stabile la Lega Nord, cala Forza Italia ma continua a salire Fratelli d’Italia che sfonda il tetto del 5%.
Aumentano i consensi anche per i Democratici e Progressisti a discapito soprattutto di Sinistra Italiana che scompare quasi del tutto, fatto questo dovuto anche ad una sostanziale fetta di voti del partito di Fratoianni intercettata dal Campo Progressista di Giuliano Pisapia.
Vediamo allora le percentuali assegnate ad ogni partito dal sondaggio politico realizzato per conto del TG La7, mettendo tra parentesi la differenza di percentuale rispetto alla stessa indagine condotta sette giorni prima e di lato indicando il numero dei deputati che ciascuna forza al momento otterrebbe alla Camera.
- Movimento 5 Stelle 29,1% (+0,7%) 196
- Partito Democratico 27,6% (-0,4%) 192
- Lega Nord 13,3% (/) 88
- Forza Italia 11,8% (-0,4%) 80
- Fratelli d’Italia 5,1% (+0,2%) 34
- Democratici Progressisti 4% (+0,2%) 27
- Ncd 2,5% (-0,2%) /
- Sinistra Italiana 1,7% (-0,7%) 1
- Altri 4,9% (+0,6%) 12
Dati del sondaggio alla mano, nessun partito o coalizione raggiungerebbe la soglia alla Camera dei 316 deputati necessari per avere una maggioranza. Solo il Pd assieme ai 5 Stelle potrebbe riuscirci, ma dopo il blando tentativo di Bersani avvenuto quattro anni fa attualmente questa sembrerebbe essere una soluzione lontana anni luce dalla realtà.
Boom del Movimento 5 Stelle
Il sensibile aumento fatto registrare nel sondaggio dal Movimento 5 Stelle è un chiaro segnale verso chi ipotizzava che i grillini fossero ormai entrati in una fase di declino. Oltre che essere il primo partito del paese, il balzo dello 0,7% in una settimana dei pentastellati è un fatto veramente notevole.
Negli ultimi tempi il Movimento probabilmente ha pagato molto le vicende della sindaca Virginia Raggi ma ora, passata come sembrerebbe la tempesta romana, Grillo e i suoi si sono ricompattati attorno ai vecchi cavalli di battaglia del reddito di cittadinanza e della lotta ai privilegi della casta.
Una strategia politica che sembrerebbe continuare a dare i suoi frutti. La sensazione è che se da Roma non dovessero arrivare altre grane e al tempo stesso venga individuato un candidato premier di grande spessore, i 5 Stelle possono veramente continuare a crescere.
Se in Italia ci fosse lo stesso sistema elettorale che vige in Francia col ballottaggio tra i primi due partiti, allora il Movimento sarebbe il favorito numero uno per la vittoria elettorale. Ma dopo la sentenza della Consulta sull’Italicum, le speranze di vedere i grillini al potere nonostante siano il primo partito sono veramente poche.
La crisi del Partito Democratico
Discorso opposto invece per quanto riguarda il Partito Democratico che perde nettamente consensi. Il caso Consip, la scissione dei bersaniani e la bagarre delle primarie, stanno allontanando sempre più l’elettorato dal partito.
Se Renzi dovesse come da pronostico vincere le primarie, avrà poi molto lavoro da fare nei prossimi mesi per recuperare quegli elettori che al momento sembrerebbero aver voltato le spalle al Pd.
Se invece dovesse imporsi a sorpresa uno tra Andrea Orlando e Michele Emiliano, l’obiettivo principale sarebbe quello di ricompattare tutto il centrosinistra in una sorta di nuovo Ulivo che potrebbe anche ambire a raggiungere il 35% dei consensi.
Nella crisi di Sinistra Italiana che il sondaggio evidenzierebbe, emergerebbe un buon impatto sull’elettorato del Campo Progressista di Giuliano Pisapia, che può diventare così un altro interessante alleato per i Democratici e Progressisti: le tre forze di sinistra alternative al Pd hanno la necessità di unirsi per non disperdere voti preziosi alla causa.
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