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Sondaggi politici: Dp non sfonda, M5S primo partito. Con questa legge non ci sarebbe governo
martedì 28 febbraio 2017, di
Sondaggi politici: il Movimento 5 Stelle sarebbe il nuovo primo partito in Italia, i neonati Democratici e Progressisti non toglierebbero molto al Partito Democratico mentre crescono anche tutti i partiti della coalizione di centrodestra.
Questo è lo scenario disegnato dal sondaggio condotto dall’istituto EMG Acqua per il TG La7 di Enrico Mentana, realizzato nel periodo tra il 24 e il 26 febbraio su un campione di 1.900 cittadini.
Rispetto a sette giorni fa, questo sondaggio fotografa la situazione politica italiana che si sarebbe creata con l’ufficializzazione della scissione in seno al Pd. A questo punto manca solo l’incognita della legge elettorale per capire meglio a che futuro l’Italia sta andando incontro.
Se si andasse a votare con questa legge elettorale al momento non si potrebbe formare alcun governo, a meno di clamorose alleanze alquanto improbabili. Una situazione di sostanziale pareggio quindi che agita ancor di più le acque politiche nostrane.
Sondaggi politici: M5S primo partito
Leggendo i dati del sondaggio politico condotto dall’istituto EMG Acqua, la prima cosa che balza all’occhio è il fatto che il Movimento 5 Stelle al momento sarebbe il primo partito in Italia.
Nonostante un calo nella percentuale totale del 0,3% rispetto ad una settimana fa, i grillini comunque riuscirebbero a sfruttare la scissione del Pd per imporsi come prima forza del paese, attestandosi al 28,4%.
Nello stesso sondaggio effettuato da EMG Acqua il 20 febbraio scorso, il Partito Democratico ancora unito era dato al 29,8%. Ora, dopo la scissione, invece il Pd sarebbe al 28% con una perdita quindi dell’1,8% dei consensi.
Tutti voti questi acquisiti dai Democratici e Progressisti, che fanno il loro esordio come formazione autonoma venendo dati al 3,8%. Il resto delle preferenze probabilmente proviene da Sinistra Italiana, che passa dal 3,9% al 2,4%.
Tranne Ncd che scende dal 2,9% al 2,7% e attualmente alla Camera sarebbe fuori da giochi, crescono tutti gli altri partiti dell’area di centrodestra, con Fratelli d’Italia che fa registrare il balzo in avanti maggiore.
Il partito di Giorgia Meloni passa infatti dal 4,5% al 4,9%, mentre sia la Lega Nord che Forza Italia si migliorano dello 0,1% assestandosi rispettivamente al 13,3% e al 12,2%. Si può dire quindi che i voti persi da Ncd e M5S nel sondaggio siano stati assorbiti dai partiti della probabile coalizione di centrodestra.
Ricapitolando, questa è la situazione politica attuale in Italia secondo il sondaggio politico realizzato da EMG Acqua, con nel dettaglio la percentuale dei vari partiti e il numero di seggi che otterrebbero oggi alla Camera:
- Movimento 5 Stelle 28,4% - 195
- Partito Democratico 28% - 192
- Lega Nord 13,3% - 89
- Forza Italia 12,2% - 83
- Fratelli d’Italia 4,9% - 33
- Democratici e Progressisti 3,8% - 25
- Nuovo Centro Destra 2,7 - /
- Sinistra Italiana 2,4% - /
- Altri 4,3% - 13
Con l’attuale legge elettorale al momento quindi non sarebbe possibile il formarsi di nessuna maggioranza. Alla Camera servirebbero almeno 316 deputati su un totale di 630, con nessuna forza politica o coalizione che secondo il sondaggio attualmente neanche si avvicinerebbe a quella soglia.
Lo scenario politico evocato dal sondaggio
La rilevazione statistica diffusa dal TG La7 evidenzia come il quadro politico attuale sia di assoluta parità. Sia che il premio di maggioranza venga dato alla lista o alla coalizione, l’attuale soglia del 40% alla Camera sembrerebbe non essere raggiungibile da nessuna forza politica.
Se la soglia venisse abbassata al 35% come da molti suggerito, allora il discorso sarebbe molto più aperto. Paradossalmente l’unico che sembrerebbe essere tagliato fuori dalla vittoria è il Movimento 5 Stelle, l’attuale primo partito.
Dando per scontato che i grillini difficilmente potrebbero optare per allearsi con un’altra forza politica, il M5S ormai è in costante perdita di consensi e arrivare al 35% attualmente è un miraggio. La decisione della Consulta di togliere il ballottaggio dall’Italicum probabilmente ha negato ai pentastellati la possibilità di andare un giorno al governo.
Allo stato attuale delle cose, favorita sembrerebbe essere la coalizione di centrodestra unita, ma anche qui occorrerebbe uno sprint finale per migliorarsi. Se a Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia si unisse anche il Polo Sovranista di Alemanno e Storace e i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, la soglia del 35% non sarebbe poi così lontana.
Molto interessante però è anche quello che potrebbe accadere nel centrosinistra. Nel caso infatti che Matteo Renzi non riuscisse ad imporsi alle primarie del Pd, con la conseguente vittoria di Andrea Orlando o Michele Emiliano, si potrebbe aprire uno scenario suggestivo.
Nonostante la fresca scissione, con un segretario che non sia Renzi ci potrebbe essere un riavvicinamento di tutte le forze dell’area. Se attualmente sommassimo i voti che il sondaggio di EMG Acqua al momento attribuisce a Pd, Dp e Sinistra Italiana, la somma sarebbe del 34,2%.
Se poi ci aggiungiamo la dote di preferenze che potrebbe portare alla coalizione anche il Campo Progressista di Pisapia, ecco che la soglia del premio di maggioranza potrebbe essere tranquillamente raggiunta.
La situazione quindi è sempre più intricata. Ora la priorità è quella di fare la legge elettorale ma, nonostante i tempi stretti e l’urgenza del provvedimento, attualmente il tema sembrerebbe essere scivolato via dall’agenda politica.