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Italicum, la Corte di Cassazione boccia il ballottaggio, ma salva il premio
mercoledì 25 gennaio 2017, di
Per l’Italicum oggi è stato il giorno della verità, dal momento che la Corte Costituzionale si è riunita per decidere la sorte della legge elettorale italiana.
È stato lo stesso segretario generale della Consulta, Carlo Visconti, a darne notizia al termine di un’udienza pubblica.
La Corte Costituzionale, infatti, si è riunita ieri per dare un giudizio sull’Italicum. In una sala molto affollata, il presidente Paolo Grossi ha dato inizio alla seduta per valutare la legittimità di alcuni elementi cardine dell’Italicum, come ad esempio il ballottaggio, il premio di maggioranza e i capilista bloccati.
Quello di oggi, quindi, è un appuntamento molto importante da cui potrebbe dipendere anche il futuro politico del Paese. Infatti, in base alla sentenza della Corte Costituzionale di oggi, il Governo deciderà se adottare l’Italicum anche per le prossime elezioni politiche oppure se cambiare legge elettorale, ad esempio con un ritorno al Mattarelum.
La Corte Costituzionale oggi potrebbe consegnare un Italicum già pronto per l’uso, ma quali saranno le modifiche apportate? Di seguito trovate alcune anticipazioni su cosa potrebbe decidere la Corte Costituzionale in merito al futuro dell’Italicum.
Ecco cosa è stato decretato e quali sono i punti che la Corte ha salvato e quali invece ha deciso di cassare.
Italicum, arriva la decisione: ecco cosa è stato bocciato
La Consulta ha infine deciso di bocciare il ballottaggio e di salvare il premio di maggioranza. Oltre al premio rimangono anche le pluricandidature, che però affidano la scelta finale del candidato eletto in più di una candidatura al sorteggio.
Grande attesa vi era per il premio di maggioranza e per la sua sorte, che alla fine è stato stabilito essere legittimo. I giudici si esprimono e dicono: “la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione”.
Si potrebbe quindi andare subito alle urne, ma ancora una volta a mancare saranno i numeri, dal momento che il sistema è diventato un semplice proporzionale con un premio di maggioranza.
Un problema da non sottovalutare e che potrebbe portare ad nuovi problemi per il prossimo governo, al quale potrebbero non bastare i numeri.
Italicum, cosa deciderà la Corte Costituzionale? Ecco cosa è successo ieri
Nella giornata di ieri la Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili tutti gli interventi del Codacons, e degli altri cittadini elettori, in cui è stato chiesto di costituirsi nel giudizio di legittimità dell’Italicum.
Secondo la Consulta, l’intervento del Codacons non è ammissibile dal momento che è stato presentato oltre i termini previsti.
Successivamente il presidente della Corte Costituzionale Grossi ha criticato l’eccessiva durata degli interventi fatti dagli avvocati contrari all’Italicum, dichiarando: “siamo giuristi, niente comizi”.
Dopo aver concluso la seduta i giudici della Corte si sono riuniti in Camera di Consiglio così da decidere in merito alla legittimità della legge elettorale con cui si potrebbe andare a votare alle prossime elezioni. Una legge che ad oggi è valida solamente alla Camera dei Deputati dal momento che era legata alla riforma del Senato bocciata con il risultato del referendum costituzionale.
Cosa cambierà con la decisione della Consulta? Per saperlo dovremo avere ancora un po’ di pazienza perché la decisione della Corte dovrebbe arrivare già in tarda mattinata. Nel frattempo ecco alcune anticipazioni su quale potrebbe essere la sentenza della Corte.
Italicum, oggi la decisione della Corte Costituzionale: quali sono le modifiche probabili?
Secondo le previsioni, la Corte Costituzionale deciderà di togliere il ballottaggio previsto dall’Italicum. Infatti, dal momento che il bicameralismo perfetto è rimasto intatto, il ballottaggio provocherebbe un’asimmetria tra le due Camere.
La legge elettorale attualmente in vigore per il Senato, infatti, non prevede il ballottaggio, poiché qui è in vigore il Consultellum cioè la legge elettorale derivata dalla sentenza della Consulta del 2014 in merito al Porcellum.
Tra le ipotesi c’è anche quella per cui i giudici consiglieranno una soluzione al Governo nel caso in cui questo volesse conservare il ballottaggio. Ad esempio, una soluzione potrebbe essere quella per cui il ballottaggio non sarebbe limitato solamente ai due partiti che hanno ottenuto più voti ma a quelli che hanno superato una certa soglia.
Inoltre, tra i vari punti su cui la Corte dovrà decidere c’è quello che riguarda i candidati, ai quali potrebbe essere concesso di presentarsi per più collegi così da decidere poi in quale essere eletto.
Per questo aspetto è probabile che dalla Consulta arrivi solamente un monito, in cui si segnalerà che questo meccanismo farebbe saltare il rapporto eletto-elettore.