Elezioni, le previsioni dei leader: da Renzi primo nel 2024 a Di Maio al 6%

Alessandro Cipolla

23/09/2022

23/09/2022 - 08:40

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I sondaggi sono fermi ma i leader si sono sbilanciati in previsioni in vista delle elezioni politiche: Renzi e Calenda puntano in alto, Di Maio, Conte e Lega sono ottimisti.

Elezioni, le previsioni dei leader: da Renzi primo nel 2024 a Di Maio al 6%

I sondaggi politici non sono pubblicabili ma i vari leader, in questo rush finale della campagna elettorale, non si sono tirati indietro quando si è trattato di fare previsioni sull’esito delle elezioni politiche di domenica prossima.

I soliti bene informati parlano comunque di sondaggi elettorali che continuerebbero a circolare nelle varie sedi di partito, ma il sentore è che a fare la differenza in queste elezioni politiche potrebbero essere i milioni di italiani che sarebbero ancora indecisi sul recarsi o meno ai seggi e, nel caso, su chi votare.

Le sorprese di conseguenza potrebbero non mancare, ragion per cui alcuni dei pronostici fatti in questi giorni dai vari candidati alla fine potrebbero rivelarsi meno fantasiosi di quanto si possa credere.

Di certo la palma del più ottimista spetta a Luigi Di Maio. In barba ai sondaggi, il ministro in queste settimane più di una volta ha ribadito come in queste elezioni “Impegno Civico può arrivare al 6%”, una percentuale doppia rispetto all’obiettivo della soglia di sbarramento che è fissata per le liste al 3%.

Elezioni: Renzi oltre i sondaggi

Se Luigi Di Maio vede un futuro roseo per il suo Impegno Civico, anche Matteo Renzi sembrerebbe voler sfidare i sondaggi politici andando già oltre le elezioni del 25 settembre.

Il nostro obiettivo è quello di essere il primo partito alle Europee del 2024 - ha dichiarato Renzi ieri a Milano durante un appuntamento elettorale - Ma intanto di fare un bel risultato il più possibile qua. Il nostro disegno è fare quello che ha fatto Macron che ha preso a destra e a sinistra, con un sistema che glielo consentiva, perché aveva il ballottaggio ed è andato al governo”.

Se Matteo Renzi sembrerebbe continuare a professarsi ambizioso, non appare essere da meno Carlo Calenda, suo alleato in queste elezioni. “Risultato sotto la doppia cifra sarebbe un insuccesso” ha dichiarato infatti il leader di Azione nelle scorse ore, con l’obiettivo del terzo polo che sarebbe quello di creare le condizioni per un bis di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

La lista Azione-Italia Viva sarebbe però nel mirino di Nicola Fratoianni. Durante la chiusura della campagna elettorale, anche il leader di Sinistra Italiana che in queste elezioni correrà in tandem con i Verdi sembrerebbe essersi lasciato prendere dall’entusiasmo: “Saremo noi la sorpresa, faremo meglio del polo di Renzi e Calenda”.

Lega e Conte ottimisti

Ospite nei giorni scorsi del Forum Ansa, pure il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari ha provato a sostituirsi ai sondaggi: “Il 17% alle politiche è stato il miglior risultato della nostra storia. Quello è il nostro benchmark, il nostro parametro di riferimento verso l’alto”.

Infine anche Giuseppe Conte di recente si è mostrato ottimista, annunciando che “al Sud ci danno come primo partito; lo diciamo con tutte le cautele del caso ma questo significa, secondo gli esperti, che possiamo vincere molti uninominali”.

Per capire chi avrà ragione non resta che aspettare domenica notte quando, dopo una infinità di sondaggi e di previsioni, alla fine saranno le urne a dare il responso definitivo.

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