Sondaggi Sicilia: nel centrodestra Musumeci meglio di Armao, Berlusconi ora si decide?

Alessandro Cipolla

30 Agosto 2017 - 16:42

Secondo un sondaggio sulle elezioni in Sicilia Musumeci otterrebbe molti più voti rispetto Armao. Anche Berlusconi sembrerebbe essersi convinto ora.

Sondaggi Sicilia: nel centrodestra Musumeci meglio di Armao, Berlusconi ora si decide?

Sondaggi elezioni regionali in Sicilia: se il centrodestra presentasse come proprio candidato Nello Musumeci, allora potrebbe ottenere anche il doppio delle preferenze rispetto a quelle che incasserebbe con Gaetano Armao.

Questo è quanto emergerebbe da un sondaggio che da alcuni giorni circola negli ambienti del centrodestra. Una circostanza che sembrerebbe aver convinto in maniera definitiva Silvio Berlusconi ad appoggiare Musumeci, ovvero il candidato della Meloni e di Salvini.

Alla fine quindi la soluzione più probabile è quella del ticket tra Musumeci e Armao nel centrodestra siciliano. Un’ipotesi questa che eviterebbe una divisione e andrebbe a rinsaldare anche il rapporto tra i tre partiti a livello nazionale.

Con anche Pisapia che dovrebbe appoggiare il PD e il suo candidato Fabrizio Micari, sostenuto pure da Alfano, alle elezioni in Sicilia quindi potrebbe riproporsi quello scontro tripolare che andrà a caratterizzare anche le elezioni politiche del 2018.

Un sondaggio aiuta il centrodestra in Sicilia

Sarà quindi Nello Musumeci con ogni probabilità il candidato del centrodestra alle elezioni in Sicilia del prossimo 5 novembre. L’ex Presidente della Provincia di Catania guiderà quindi una coalizione composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini più dei movimenti civici.

Come nel 2012 quindi saranno ancora Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, a sfidare il centrosinistra. Cinque anni fa però Gianfranco Micciché corse staccato da Forza Italia, togliendo quei voti che hanno permesso poi la vittoria di Rosario Crocetta.

Memori dell’errore fatto, il centrodestra non vuole sbagliare più in Sicilia. Se però Fratelli d’Italia e Noi con Salvini non hanno avuto dubbi nel confermare fiducia a Musumeci, Berlusconi ancora non ha sciolto le sue riserve.

Il sondaggio però arrivato sul tavolo dell’ex premier però darebbe torto nel voler cercare di proseguire nell’idea di sostenere Armao. Ecco quindi che ormai mancherebbe soltanto l’ufficialità per l’investitura di Musumeci.

Ecco quindi che gli schieramenti sono ormai praticamente delineati. Anche se il Movimento 5 Stelle è dato come grande favorito, gli sviluppi in seno al centrodestra e al centrosinistra rendono questo voto in Sicilia incerto e aperto a ogni epilogo.

Chi è ora il favorito?

Saranno due mesi infuocati quelli della campagna elettorale delle elezioni regionali in Sicilia del 5 novembre. Anche se viene detto sotto voce, tutte e tre le principali forze in campo contano di vincere nell’isola per prendere poi slancio in vista delle elezioni politiche.

L’apparentamento in quest’ottica tra il Partito Democratico e i centristi di Angelino Alfano potrebbe essere una sorta di anteprima di quello che può succedere ad aprile. Se poi si dovesse anche aggiungere Giuliano Pisapia ecco che la coalizione sarebbe fatta.

Al tempo stesso il convincimento di Berlusconi ad appoggiare Musumeci dovrebbe cementificare l’alleanza nel centrodestra. Dopo quello che è successo lo scorso anno in occasione del voto a Roma, un nuovo sgarbo locale sarebbe stato mal digerito da Salvini e dalla Meloni.

In mezzo c’è il Movimento 5 Stelle, che in Sicilia ha ritrovato serenità andandosi a compattare attorno l’apprezzata figura di Cancellieri, tanto da essere considerato il grande favorito di queste elezioni regionali.

I sondaggi fin qui pubblicati però sull’argomento sono discordanti. Alcuni infatti danno i pentastellati in netto vantaggio, altri invece indicano il centrodestra unito come avanti rispetto a tutti gli altri.

A conti fatti però anche il centrosinistra è in ballo. Fabrizio Micari è un candidato stimato, in più al Partito Democratico e ai centristi si vanno ad aggiungere anche liste civiche, come nel caso di Sicilia Futura, che godono di un nutrito seguito.

Se poi magari si unissero anche i partiti di sinistra per una coalizione come quella che governa a Palermo, ecco che Micari potrebbe diventare anche il legittimo favorito nel voto del prossimo 5 novembre.

Visti gli schieramenti in campo le elezioni in Sicilia possono essere considerate a tutti gli effetti come una anticipazione delle politiche. Visto però il grande astensionismo previsto, difficile che il voto dell’isola possa rappresentare un valido campione per quello che succederà in aprile, anche perché mancherebbero comunque molti lunghi mesi di campagna elettorale dove può succedere di tutto.

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