Si può portare il cane in ufficio?

Simone Micocci

13 Agosto 2025 - 18:52

Ecco cosa prevede la legge sulla possibilità di portare i cani in ufficio: quando è permesso, quando è vietato e le differenze per i cani guida.

Si può portare il cane in ufficio?

Portare i cani in ufficio può rivelarsi molto vantaggioso, ma è un’abitudine decisamente poco diffusa in Italia.

Avere la possibilità di portare il proprio animale domestico al lavoro permetterebbe di prendersene cura senza dover ricorrere ad aiuti esterni ed evitando di lasciare il cane da solo, salvaguardando il benessere del proprietario e dell’animale. In generale, poi, la presenza di un cane in ufficio può essere benefica anche per i colleghi.

Studi recenti confermano che il contatto con i cani ha un impatto positivo sull’umore, oltre che sul sistema immunitario e sulle relazioni interpersonali, confermando quello che i padroni sospettavano già da tempo. D’altra parte, c’è anche chi non gradisce la presenza dei cani nei propri spazi personali, tra fobie, timore per le condizioni igieniche e gli odori o per la sicurezza. Ecco perché l’eventualità dei cani in ufficio è piuttosto divisiva e spesso si fatica a trovare un accordo.

Si possono portare i cani in ufficio?

La legge italiana contiene diverse disposizioni sugli animali, in particolare quelli da compagnia come i cani, ma al momento non prevede nulla per quanto riguarda i luoghi di lavoro. In altri termini, la legge non vieta di portare i cani in ufficio, quindi è possibile almeno in linea generale. Visto che la legge non obbliga neanche ad accettarne la presenza sul posto di lavoro e questo dovere non è ricavabile da nessuna norma, il datore di lavoro può vietarlo. La questione è quindi rimessa al regolamento aziendale e alla policy adottata dal datore di lavoro, anche riguardo alle regole da seguire. Per esempio, può essere consentito di portare il cane al lavoro:

  • soltanto in determinate giornate;
  • lasciandoli in aree apposite;
  • previa stipula di un’assicurazione per eventuali danni;
  • per un numero massimo di ore giornaliere.

In proposito non c’è altra scelta che adeguarsi alle previsioni del regolamento, nel rispetto del divieto di discriminazione dei dipendenti e del vincolo di correttezza e buona fede. In ogni caso, resta doveroso rispettare le previsioni generali di legge previste per i cani: vaccinazioni obbligatorie in regola, microchip identificativo, guinzaglio e museruola all’occorrenza. Ciò vale per quanto riguarda gli uffici, mentre in altri ambienti lavorativi la presenza del cane potrebbe essere vietata dalle norme igienico-sanitarie e di sicurezza.

Se è permesso portare il cane in ufficio, cosa che molte aziende internazionali consentono, quanto meno in occasioni particolari come la Giornata mondiale del cane (26 agosto) o la Giornata del cane in ufficio (26 giugno), sarà comunque opportuno assicurarsi di non arrecare danni o disturbo agli altri.

Cani guida in ufficio

I cani per l’assistenza sono funzionali all’assistenza di persone non vedenti, ipovedenti o con disabilità. Proprio per questo motivo non si applicano loro le regole ordinarie sui cani negli spazi pubblici o aperti al pubblico, nei quali sono sempre ammessi e senza costi aggiuntivi. Gli uffici e la maggior parte dei luoghi di lavoro non rientrano in queste ipotesi, ma in linea generale non si può negare al cittadino non vedente o ipovedente l’accompagnamento del cane guida, né discriminarlo per la sua disabilità.

Nella pratica, poi, c’è ancora molto da fare per estendere questa tutela teorica alla realtà dei luoghi di lavoro, visto che la legge stessa non è a oggi chiara o esaustiva.

I cani da assistenza per persone con disabilità diverse da quelle visive, per esempio, sono stati inclusi nella disciplina della legge n. 37/1974 (sulla libertà d’accesso, la gratuità dei mezzi pubblici e così via) soltanto con la legge di Bilancio 2025. Considerando però anche che il datore di lavoro è obbligato ad adottare ragionevoli accomodamenti per garantire l’inclusione dei lavoratori con disabilità, l’accesso dei cani guida certificati e assegnati è di norma permesso.

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