Senza libertà di opinione, l’Ue si allinea ai regimi autocratici. Intervista a Roberto Vivaldelli e Marcello Foa

Redazione

30 Ottobre 2023 - 12:16

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Abbiamo incontrato Roberto Vivaldelli e Marcello Foa per approfondire le nuove direttive europee Media Freedom Act e Digital Services Act e il loro impatto sull’informazione online e non solo.

Senza libertà di opinione, l’Ue si allinea ai regimi autocratici. Intervista a Roberto Vivaldelli e Marcello Foa

Il bavaglio del fact-checking e la crisi dell’informazione

L’approvazione del Digital Services Act sembra aver spinto la Commissione Europea a intensificare i controlli sull’uso dei social media, portando all’apertura di un’inchiesta su X-Twitter e all’invito rivolto ad altre piattaforme. Questo intervento legislativo può essere interpretato come un segnale di preoccupazione per la qualità dell’informazione online, ma al contempo solleva interrogativi sulla limitazione della libertà di espressione.
Va notato che, anche prima di queste direttive, le Big Tech avevano già un’enorme influenza nella definizione di ciò che è accettabile o non accettabile da esprimere online. Questo potere sconfinato è stato spesso esercitato in modi che sollevano dubbi sulla neutralità politica delle piattaforme, come dimostrato dalle indagini negli Stati Uniti. Questa situazione crea il timore che le direttive europee, pur cercando di porre limiti alle Big Tech, possano ulteriormente rafforzare il loro controllo, aumentando la censura e limitando la diversità di opinioni.
Il risultato di questo doppio bavaglio, rappresentato dalla crescente influenza delle Big Tech e dalle nuove direttive europee (Media Freedom Act e Digital Services Act), è che la democrazia stessa potrebbe essere minacciata. La democrazia si basa sulla libera circolazione delle idee e sul confronto aperto tra opinioni diverse: la riduzione della libertà di espressione e l’ulteriore consolidamento del potere delle Big Tech potrebbero mettere a rischio questo principio fondamentale.
Tutto ciò avviene in un contesto di costante calo delle vendite dei quotidiani e della crescita di piattaforme alternative come Substack o Rumble, a testimoniare della ricerca da parte dei lettori di canali di informazione meno controllati dall’alto e dove viene preservata un’informazione libera.

Roberto Vivaldelli

Giornalista professionista, scrittore ed esperto di politica estera e relazioni internazionali, collabora con varie testate nazionali. Ha scritto due libri: Fake News. Manipolazione e propaganda mediatica, dalla guerra in Siria al Russiagate (La Vela, 2017) e Big Tech. Sfida alla democrazia (Historica Edizioni, 2023), con prefazione di Marcello Foa. Ha tradotto in italiano il saggio del professor John J. Mearsheimer Ritorno al Futuro (La Vela, 2020). Grande appassionato di musica rock.

Marcello Foa

Marcello Foa è un giornalista, blogger e autore italiano. Dopo essersi laureato in scienze politiche all’Università degli Studi di Milano, ha iniziato la sua carriera giornalistica per la Gazzetta Ticinese. Nel 2004 fonda con Stephan Russ-Mohl l’Osservatorio europeo del giornalismo presso la facoltà di scienze della comunicazione dell’Università della Svizzera italiana (USI) e comincia a insegnare giornalismo internazionale al master di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ex presidente della Rai, è conduttore della trasmissione di Rai Radio 1, Giù la Maschera.
Tra i suoi scritti ricordiamo, Il ragazzo del lago (Piemme, 2018), Gli stregoni della notizia. Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi(Guerini e Associati, 2018) e Il sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino (Guerini e Associati, 2022).

L’intervista

In questa intervista, abbiamo incontrato Roberto Vivaldelli, autore di Big Tech, e Marcello Foa per approfondire le nuove direttive europee Media Freedom Act e Digital Services Act e il loro impatto sull’informazione e il diritto di opinione.

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