Seconde case e zona rossa: le Regioni che hanno già vietato gli spostamenti fino a Pasqua

Laura Pellegrini

31/03/2021

05/07/2021 - 16:35

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Numerose ordinanze regionali vietano gli accessi nelle seconde case a Pasqua: ecco quali Regioni hanno blindato i confini per evitare un aumento dei contagi.

Seconde case e zona rossa: le Regioni che hanno già vietato gli spostamenti fino a Pasqua

Come chiarito dalle FAQ del Governo, i cittadini possono spostarsi per raggiungere la seconda casa in zona rossa o arancione fino al 6 aprile, purché l’immobile sia di proprietà o preso in affitto, e solo in compagnia del proprio nucleo familiare convivente.

L’avvicinarsi delle festività pasquali, però, ha messo in guardia i governatori dal possibile esodo delle persone dalle zone rosse verso le seconde case situate nelle Regioni a minor rischio.

Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, passando per Toscana, Puglia e Calabria, sono state emanate numerose ordinanze regionali per vietare gli spostamenti verso le seconde case da altre Regioni o Comuni nel periodo di Pasqua.

Spostamenti seconde case a Pasqua: dove sono vietati

Il 3, 4 e 5 aprile tutta Italia è inserita in zona rossa: sono possibili solo gli spostamenti motivati da salute, lavoro, necessità o rientro alla propria residenza o domicilio. Si può spostarsi, un sola volta al giorno, verso un nucleo familiare esterno al proprio, ma entro i confini regionali.

Inoltre, fino al 6 aprile 2021 è consentito andare nelle seconde case anche fuori Comune o Regione da una zona rossa.

Ma alcune Regioni hanno blindato i loro confini per Pasqua con ordinanze che vietano gli spostamenti talvolta solo ai non residenti, altre volte anche anche ai residenti. Non si potranno raggiungere le seconde case nelle seguenti Regioni:

  • Valle d’Aosta;
  • Provincia Autonoma di Bolzano;
  • Sardegna;
  • Toscana;
  • Liguria;
  • Calabria;
  • Puglia;
  • Campania.

Vale d’Aosta

La Valle d’Aosta è stata la prima Regione italiana a muoversi in tal senso: con un’ordinanza del 13 marzo scorso - in concomitanza con la firma del nuovo decreto Draghi - ha vietato ai non residenti gli spostamenti in entrata per recarsi presso le proprie abitazioni diversi da quella principale, ossia nelle cosiddette seconde case, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità.

Provincia Autonoma di Bolzano

Subito dopo anche la Provincia autonoma di Bolzano ha blindato i suoi confini e ha vietato gli spostamenti, compresi quelli per raggiungere le seconde case, in Alto Adige per tutti i cittadini provenienti da zone rosse o arancione rafforzato fino al 6 aprile 2021.

Il governatore Arno Kompatscher ha chiarito che così come “gli altoatesini non possono lasciare i propri Comuni e gli alberghi sono chiusi”, sarebbe difficilmente comprensibile “consentire a chi vive in altre Regioni raggiungere la seconda casa in Alto Adige”.

Sardegna

Anche il governatore della Sardegna, Christian Solinas, ha firmato un’ordinanza per limitare gli accessi sull’isola ai non residenti che possiedono una seconda casa in Regione (in totale sono circa 300 mila).

Si potranno oltrepassare i confini solo per motivi di lavoro, salute o necessità e presentando un certificato di avvenuta vaccinazione o un test Covid negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. In alternativa ci si dovrà sottoporre a tampone una volta sbarcati sull’isola o sottoporsi a isolamento fiduciario di 10 giorni.

Toscana

La Toscana ha ancora adottato un’ordinanza per vietare gli accessi nelle seconde case in seguito alle petizioni firmate dai sindaci delle varie Province. L’appello agli italiani era il seguente: “ Non venite, non vogliamo essere inospitali, aiutateci a controllare la pandemia nell’interesse di tutti”.

Dopo la bocciatura dell’ultima ordinanza adottata dal presidente Giani - che limitava gli accessi solo a chi aveva un medico in Regione -, quindi, anche in Toscana sono stati vietati gli spostamenti verso le seconde case per i cittadini non residenti fino all’11 aprile, in linea con le misure prese dagli altri governatori.

Stando al testo del provvedimento, “l’ingresso in Toscana con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale” è concesso ai non residenti “solo in presenza di motivi di salute, di lavoro, di studio oppure per comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata”.

Liguria

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha adottato un’ordinanza che vieta gli spostamenti verso le seconde case o le barche sia per i residenti in Regione sia per i non residenti dal 31 marzo al 7 aprile.

Calabria

Dal 29 marzo al 6 aprile per tutti i non residenti in Calabria è vietato l’ingresso “nel territorio regionale per raggiungere le seconde case, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”.

L’ordinanza del governatore Nino Spirlì vieta anche “ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio o la propria residenza.

Puglia

Con l’ingresso in zona rossa rafforzata, anche la Puglia blinda i confini per Pasqua e vieta gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri Comuni per raggiungere le seconde case.

Fino al 6 aprile, quindi, si potranno effettuare spostamenti in tali abitazioni solo per comprovati motivi di necessità o urgenza.

Campania

Anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha vietato gli spostamenti nelle seconde case solo da un Comune all’altro all’interno della Regione, fatto salvo per i motivi di lavoro, salute o necessità. La validità del provvedimento si estende fino al 5 aprile.

In altre parole, i cittadini provenienti da altre Regioni possono spostarsi liberamente per raggiungere le abitazioni di proprietà o in affitto in Campania.

Sicilia, via libera agli spostamenti verso le seconde case

Anziché adottare delle restrizioni sulla possibilità di spostarsi nelle seconde case per i non residenti in Sicilia, il governatore Nello Musumeci ha guardato alla normativa per i viaggi all’estero, che prevede l’obbligo di quarantena di 5 giorni e l’effettuazione di un tampone.

Ciò significa che si potrà liberamente spostarsi sull’isola, a patto di aver effettuato un tampone entro le 48 ore precedenti la partenza o se si è disposti a mettersi in quarantena all’arrivo.

Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale del Turismo, però, la scelta della Sicilia potrebbe costituire un rischio dovuto al fatto che il 12% del totale delle seconde case si trova sull’isola. A Palermo sono previsti 44 mila turisti in arrivo all’aeroporto nella settimana di Pasqua, mentre a Catania passeranno almeno 66 mila viaggiatori.

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