Puglia in zona rossa rafforzata fino al 6 aprile: cosa significa e regole

Laura Pellegrini

26/03/2021

27/04/2021 - 17:14

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Da sabato 27 marzo e fino al 6 aprile la Puglia entra in zona rossa rafforzata: quali sono le regole, cosa si può fare e cosa è vietato.

Puglia in zona rossa rafforzata fino al 6 aprile: cosa significa e regole

Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha firmato un’ordinanza che inserisce la Regione in zona rossa rafforzata da sabato 27 marzo fino a martedì 6 aprile: ciò significa che sono stati adottati provvedimenti più restrittivi per contenere i contagi da Covid-19.

Le nuove regole riguardano gli spostamenti, le seconde case e i negozi: ecco come funziona la zona rossa rafforzata e quali sono le novità in vigore dal 27 marzo in Puglia.

Puglia in zona rossa rafforzata: cosa significa e regole

Il preoccupante aumento dei contagi e dei ricoveri in Puglia ha costretto il governatore Emiliano ad adottare una nuova ordinanza: la Regione passa in zona rossa rafforzata dal 27 marzo al 6 aprile. Una misura necessaria a fronte degli oltre 2 mila contagi registrati nelle ultime 24 ore. “Stiamo attraversando la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica ”, ha dichiarato Emiliano.

Come riporta il testo del provvedimento, le regole introdotte nella Regione saranno ancor più restrittive di quelle previste per le zone rosse. Ricordiamo, comunque, che il 3, 4, 5 aprile tutta Italia sarà inserita in zona rossa per effetto del decreto Draghi del 13 marzo scorso.

Emiliano ha anticipato il monitoraggio settimanale dell’Iss, che avrebbe definito i nuovi colori delle Regioni, denotando una situazione critica e adottando gli opportuni provvedimenti. “Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato - ha affermato il presidente della Regione - che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività”.

Spostamenti

In zona rossa rafforzata non sono consentiti gli spostamenti tra Comuni diversi se non per motivi di lavoro, salute o necessità comprovati dall’autocertificazione. Al tempo stesso, non sono consentiti gli spostamenti fuori Regione se non per i suddetti motivi o per il rientro alla propria residenza o domicilio.

Seconde case

Per tutto il periodo compreso tra il 27 marzo e il 6 aprile sono vietati gli spostamenti verso le seconde casesalvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”, sia per le persone residenti in altri Comuni della Puglia sia per i non residenti provenienti da altre Regioni italiane.

Negozi e attività commerciali

Tutte le attività elencate nel decreto del presidente del consiglio dei ministri del 2 marzo scorso dovranno chiudere alle ore 18, fatta eccezione per le “attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie”.

Le medesime restrizioni sulle aperture dei negozi e delle attività commerciali si applicano anche nelle giornate di domenica 28 marzo (Domenica delle Palme), domenica 4 aprile (Pasqua) e lunedì 5 aprile (Lunedì dell’Angelo).

L’ingresso dovrà essere consentito a un numero massimo di persone in modo tale da mantenere il corretto distanziamento sociale e per il tempo necessario all’effettuazione dell’acquisto. Non si potranno consumare bevande o cibi presi da asporto dai locali nelle immediate vicinanze degli stessi.

L’attività di asporto da bar, pub, gelaterie o ristoranti, inoltre, “è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti”.

Smart working

Allo stesso modo, sono previste indicazioni anche per lo svolgimento delle attività lavorative in ufficio. I datori di lavoro dovranno limitarela presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza”.

Il personale non in presenza, comunque, presta la propria attività lavorativa in smart working.

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