In 3 regioni italiane si vive più a lungo e si arriva con più frequenza a 100 anni. Ecco quali sono e qual è il segreto della longevità
In Italia si vive sempre più a lungo. È quanto affermano i più recenti dati ISTAT che parlano di un aumento di 5 mesi dell’aspettativa di vita tra il 2023 e il 2024. Una crescita che porta la media nazionale per gli uomini a 81,4 anni e per le donne a 85,5 anni.
Ma a crescere non è soltanto l’aspettativa di vita. Secondo il principale ente statistico italiano, è aumentato a dismisura anche il numero di persone che raggiungono i 100 anni di età. I centenari registrati in Italia a inizio anno erano 23.548, ovvero duemila in più rispetto al 2024.
Il dato che stupisce di più, però, è quello della concentrazione territoriale della longevità. In tre Regioni italiane si trova il maggior numero di centenari. Scopriamo quali sono.
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La donne vivono molto di più
Il primo dato interessante che emerge dai dati ISTAT è la sostanziale differenza tra femmine e maschi. L’83% dei centenari nel nostro Paese è donna e la forbice è ancora più ampia quando si supera la tripla cifra: il 91%.
A partire dal 2009 tra chi ha raggiunto i 105 anni le donne sono 9 su 10.
Le 3 Regioni dove si vive più a lungo
Ci sono 3 Regioni in cui si concentra il maggior numero di centenari: la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna.
Un dato assoluto che cambia quando si confronta il numero di centenari con il totale della popolazione regionale residente. Seguendo questo parametro la Regione più “longeva” è il Molise con la bellezza di 61 centenari ogni 100.000 abitanti. Subito dietro si piazzano la Liguria con 59,4 centenari ogni 100.000 e il Friuli-Venezia Giulia con 55,4 ogni 100.000.
Un caso particolare è invece quello della provincia di Nuoro, nel cuore della Sardegna più autentica. Questo territorio è famoso nel mondo per appartenere al ristrettissimo gruppo delle “Blue Zone”. Ovvero luoghi in cui il mix tra fattori genetici, qualità della vita e delle abitudini alimentari e solidità del tessuto sociale porta l’aspettativa di vita quasi sempre oltre i 90 anni.
La genetica fa la differenza
Mangiare bene, fare attività fisica costante e tenersi a debita distanza da fumo e alcool. Sono questi i fattori che solitamente vengono citati quando si prova a ipotizzare quali siano i segreti della longevità.
Purtroppo, però, i rilevamenti ISTAT, smentiscono queste ipotesi e puntano il focus sui fattori genetici. Gli studiosi hanno anche calcolato il rischio di mortalità una volta superata la veneranda età di 105 anni. Ebbene una persona così longeva ha circa il 48% di probabilità di non riuscire a sopravvivere.
Il dato interessante è che quando si supera una certa soglia il rischio rimane costante e non cresce col passare degli anni. Questo sta a significare che i centenari fanno parte di un ristretto gruppo di individui con un corredo genetico unico nel suo genere.
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