In queste due zone d’Italia si vive di più e meglio. Ecco perché

Andrea Fabbri

13 Luglio 2025 - 05:21

Nel nostro Paese esistono due territori in cui si vive più a lungo. Vediamo dove si trovano e perché sono speciali

In queste due zone d’Italia si vive di più e meglio. Ecco perché

Vivere a lungo rimanendo in salute è il sogno di tutti noi. Un sogno che, in 6 particolari territori sparsi ai 4 angoli del mondo è diventato realtà. I 6 territori in questione sono stati soprannominati “Blue Zone” da una importante ricerca scientifica e si distinguono per l’elevatissimo numero di abitanti che riescono a superare i 90 e i 100 anni.

Al momento tra le Blue Zone ci sono Okinawa, in Giappone, Loma Linda, in California, Icaria, in Grecia, la Penisola di Nicoya, in Costarica e due zone d’Italia: il territorio compreso tra l’Ogliastra, Nuoro e la Barbagia di Ollolai in Sardegna e il piccolo borgo di Caltabellotta, in Sicilia.

La prima “Blue Zone italiana”

La parte centro-orientale della splendida Sardegna è stata la prima Blue Zone italiana ufficialmente riconosciuta. Il motivo è l’elevatissima concentrazione di centenari, in particolar modo nei comuni dell’Ogliastra.

Per dare qualche numero. La media italiana rilevata da ISTAT di centenari ogni 1.000 abitanti è di circa 0,38. Alcuni piccoli borghi di questa zona superano tranquillamente la media di 8 ogni 1.000.

Statistiche talmente sorprendenti da aver spinto gli studiosi a compiere ulteriori ricerche per capire il motivo per cui qui in questa parte della Sardegna si vive così a lungo.

La risposta è stata banale, ma non scontata: il segreto della longevità sono il movimento, la dieta equilibrata, una vita poco stressante e un costante impegno verso i propri familiari.

Proprio il regime alimentare è una delle principali discriminanti che accomuna le diverse Blue Zone. In queste parti del mondo il consumo di alimenti freschi e naturali è più elevato rispetto alle altre.

Caltabellotta è uno dei paesi in cui si vive di più in Italia

L’ultimo ingresso tra le Blue Zone, seppur non ancora definitivo, è quello di Caltabellotta, un minuscolo borgo incastonato nella provincia di Agrigento in cui arrivare a 90 anni sembra essere la normalità.

Così come per la Sardegna, anche per Caltabellotta e per il circostante territorio dei Monti Sicani, sono i numeri a parlare. La percentuale di abitanti nati tra il 1900 e il 1924 che ha toccato i 90 anni di età è salita dal 3,6% al 14% e la media dei centenari è di 1 ogni 171 persone. Il rapporto tra ultranovantenni e ultrasessantenni rilevato in questo 2025, infine, è superiore all’8,6%. Circa il doppio della media della Sicilia.

Ma perché a Caltabellotta si vive di più e meglio? Anche in questo caso sono le abitudini e la dieta sana (principalmente quella mediterranea a base di frutta, verdura, legumi e olio d’oliva) a fare la differenza. Quella di questo piccolo borgo siciliano è infatti una comunità ristretta che ha sempre avuto un forte senso di appartenenza e in cui gli abitanti hanno sviluppato un efficiente sistema di aiuto e mutuo soccorso.

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# Salute

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