Scuole chiuse in Campania: da lunedì stop anche ad asili nido e infanzia

Teresa Maddonni

30/10/2020

30/10/2020 - 16:39

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Scuole chiuse in Campania, ancora, e da lunedì lo stop riguarderà anche asili nido e scuola dell’infanzia secondo l’ultima ordinanza del presidente della Regione Vincenzo di Luca.

Scuole chiuse in Campania: da lunedì stop anche ad asili nido e infanzia

Scuole chiuse in Campania: prosegue la stretta di Vincenzo De Luca che da lunedì 2 novembre impone per altre due settimane lo stop anche ad asili nido e infanzia.

È del primo pomeriggio la notizia della decisione del presidente della Regione Campania di prolungare la chiusura delle scuole e l’estensione del provvedimento anche ai bambini di infanzia e asili nido; di fatto la nuova ordinanza, la numero 86, coinvolge tutte le fasce d’età.

Le scuole in Campania sono chiuse già da due settimane. Le precedenti disposizioni in scadenza proprio oggi prevedevano lo stop delle lezioni in presenza solo per elementari e secondarie.

Anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha chiuso tutte le scuole in regione a partire dalla giornata odierna e in diverse regioni si riscontrano casi simili. Intanto nell’ordinanza della Regione Campania sulle scuole chiuse c’è anche la decisione di mantenere Arzano zona rossa fino al 4 novembre.

Scuole chiuse in Campania: l’ordinanza anche per asili nido e infanzia

Le scuole restano chiuse in Campania, una novità per asili nido e infanzia, secondo l’ordinanza, da lunedì 2 novembre prossimo e fino al 14 novembre 2020. Si legge chiaramente nell’ordinanza della Regione:

  • con decorrenza dalla data del presente provvedimento e fino al 14 novembre 2020, su tutto il territorio regionale è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto; è altresì confermata la sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza (esami di profitto e verifiche intercorso) nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo;
  • con decorrenza dal 2 novembre 2020 e fino al 14 novembre 2020, su tutto il territorio regionale, fatta eccezione per l’attività amministrativa e fermo restando l’obbligo di effettuare le riunioni da remoto, è sospesa l’attività in presenza nelle scuole dell’infanzia.

Le lezioni quindi proseguiranno per le scuole della Campania nella modalità a distanza secondo quanto stabilito nei casi di sospensione della didattica in presenza.

Scuole chiuse in Campania: la risposta di Azzolina

Sulle scuole chiuse in Campania non sembra ancora arrivata la risposta della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che tuttavia proprio questa mattina si è espressa sulla questione. La titolare del Miur ha incontrato i sindacati e avrebbe pertanto dichiarato, secondo le prime indiscrezioni:

“La scuola deve essere l’ultima cosa a chiudere; molti Paesi in Europa e anche fuori non chiudono le scuole. Il rischio zero non esiste ma i rischi possono essere ridotti al minimo.”

E i sindacati sembra la pensino proprio come la ministra, avendo chiesto di riportare la centralità dell’Istruzione cercando di limitarne la chiusura:

“Chiudere le scuole deve essere l’ultima spiaggia. Bisogna andare a scuola il più possibile e lavorare per il rientro in presenza anche del secondo ciclo.”

Azzolina ha incontrato i sindacati non solo per la questione dell’emergenza legata alle scuole, ma anche e soprattutto per parlare della Manovra per la quale la titolare del Miur ha ricordato le risorse stanziate.

Per la scuola infatti, ha ricordato la ministra, nella prossima Legge di Bilancio ci saranno 3,7 miliardi di euro. Flc CGIL chiede che entro la scadenza del DPCM prevista per il 24 novembre anche per i ragazzi della secondaria, i primi a essere sacrificati alla didattica a distanza, sia garantito il rientro a scuola in presenza.

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