Scuola, tutte le novità dell’a.s. 2025-2026

Simone Micocci

19 Giugno 2025 - 18:03

Nell’anno scolastico 2025-2026 ci saranno importanti novità, riguardanti studenti, famiglie e insegnanti. Ecco i cambiamenti principali.

Scuola, tutte le novità dell’a.s. 2025-2026

Ci sono novità importanti per le scuole italiane di ogni ordine e grado.

Il Parlamento ha approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto legge n. 45/2025, relativo all’attuazione delle misure del Pnrr sull’istruzione.

Misure di cui il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si dice piuttosto soddisfatto. Con le nuove regole si ambisce ad aumentare la qualità dell’istruzione, promuovere il merito e garantire pari opportunità agli studenti.

A tal proposito, vengono intensificati i controlli di legalità negli istituti privati, incrementati i fondi per sostenere le famiglie in difficoltà nell’acquisto dei libri di testo e previsti investimenti negli asili nido.

Sono solo alcune delle innovazioni previste, che rivoluzioneranno le regole per alunni e docenti già a partire dall’anno scolastico 2025-2026. A tal proposito, ecco i cambiamenti più importanti.

Vietati i cellulari in classe

Una delle regole più interessanti per gli studenti italiani non proviene nemmeno dalla nuova legge, bensì da una circolare ministeriale.

Con la circolare del ministro Valditara del 16 giugno si vieta infatti l’uso del cellulare in classe anche per le scuole superiori. La nota ministeriale n. 5274 di luglio 2024, infatti, limitava il divieto sugli smartphone fino alla scuola secondaria di primo grado. Ora il divieto è esteso anche agli studenti più grandi, per tutte le ore scolastiche, con sanzioni disciplinari a discrezione degli istituti.

Non sono ovviamente inclusi dispositivi elettronici necessari all’apprendimento o comunque necessari per finalità didattiche. L’Italia si uniforma così a vari Paesi europei che hanno previsto misure analoghe, supportati da studi scientifici sul rendimento scolastico e sulle conseguenze negative sulla salute generale dovute all’abuso degli smartphone in giovane età. I dati, tuttavia, non sembrano rilevare differenze tra i divieti e l’uso consapevole della tecnologia.

Anche per questo motivo il provvedimento ha scatenato grandi polemiche. Nonostante ciò, la dipendenza da smartphone e in generale le dipendenze saranno affrontate con maggiore sensibilità e competenza dai docenti delle scuole superiori, appositamente formati grazie a uno stanziamento apposito da 1 milione di euro.

Stop ai diplomifici

Basta diplomifici” ha dichiarato il ministro Valditara, pretendendo controlli stringenti e severi sul rilascio dei diplomi da parte degli istituti privati.

A tale scopo, dall’anno scolastico 2025-2026 sarà consentita soltanto una classe terminale collaterale per ogni indirizzo, peraltro con autorizzazione dell’Ufficio scolastico regionale. Vengono inoltre rafforzati i controlli sugli esami di idoneità e viene esteso l’obbligo del protocollo informatico, insieme a una revisione sostanziale anche per quanto riguarda il personale.

Nel dettaglio, viene previsto il reclutamento trasparente del personale ATA, oltre all’obbligo di graduatorie pubbliche e all’abolizione del lavoro volontario.

Aiuti per l’acquisto dei libri di testo e carta del docente

Le misure a sostegno dell’istruzione vengono ottimizzate, per promuovere il merito e assicurare pari opportunità agli studenti italiani, indipendentemente dalla capacità economica della famiglia di provenienza. Tra queste misure, c’è l’aumento dei fondi per i contributi all’acquisto dei libri di testo durante l’obbligo scolastico. In particolare, viene stanziato 1 milione di euro in più per l’anno 2025 e altri 3 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027.

Dall’anno scolastico 2025-2026 viene anche estesa la Carta del docente, che permetterà di acquistare anche prodotti dell’editoria audiovisiva e sarà concessa a un numero maggiore di beneficiari. Non cambiano però i fondi, con una presumibile riduzione dell’importo, che oggi ammonta a 500 euro ciascuno.

Scuole più sicure

Il Fondo unico per l’edilizia scolastica viene aumentato di 10 milioni di euro per svolgere gli interventi urgenti in materia di sicurezza, sui quali saranno peraltro svolti controlli a campione.

Docenti e dirigenti

Un altro tema particolarmente discusso e controverso è quello relativo all’assunzione dei docenti. Da un lato viene migliorato il funzionamento delle graduatorie, con l’istituzione di elenchi regionali, ma dall’altro si compromette la continuità didattica. Nel dettaglio, dall’anno scolastico 2026-2027 saranno utilizzati gli elenchi regionali, ma dopo l’esaurimento delle graduatorie precedenti in cui si aggiunge il 30% di posti per gli idonei in base al Pnrr. Al contempo, vengono previste nuove figure per gli istituti tecnici con una revisione complessiva altamente professionalizzante.

Per quanto riguarda i dirigenti, si conferma il 100% di mobilitazione internazionale per l’anno scolastico 2025-2026, fatta eccezione per il 60% dei posti riservati al concorso ordinario, mentre i posti provvisori assegnati saranno liberati per future immissioni in ruolo. Il Fondo unico nazionale dei dirigenti viene inoltre incrementato di 6 milioni di euro, di cui l’85% destinato alla retribuzione di posizione e il restante 15% ai premi di risultato valutati in base all’anno scolastico precedente.

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