Scostamento di bilancio, ce ne sarà un altro: nuovi aiuti per la terza ondata

Antonio Cosenza

20/03/2021

20/03/2021 - 12:39

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Il Governo Draghi ha in programma un nuovo scostamento di bilancio. Si parla di circa 20 miliardi di euro; in questo modo il rapporto deficit/PIL salirà al 10%.

Scostamento di bilancio, ce ne sarà un altro: nuovi aiuti per la terza ondata

Il Governo ha in programma un nuovo scostamento di bilancio, in quanto il Decreto Sostegni appena approvato è - per stessa ammissione del Presidente del Consiglio - un aiuto “parziale”, in quanto non ancora sufficiente per far fronte alle difficoltà economiche lasciate in dote dalla pandemia.

Per questo motivo, già si guarda ad un nuovo provvedimento con cui riconoscere ulteriori aiuti alle Partite Iva e alle attività professionali penalizzate dalle nuove restrizioni introdotte per il contenimento dei contagi, il quale sarà finanziato da un altro scostamento di bilancio.

D’altronde, il Decreto Sostegni servirà per riconoscere un ristoro per le perdite del fatturato subite durante la seconda ondata. Gli ultimi aiuti, infatti, risalgono a dicembre scorso e da allora molte attività sono rimaste chiuse senza poter beneficiare di alcuna forma di ristoro. Ma bisognerà tener conto dell’attuale situazione sanitaria, a causa della quale il Governo Draghi è stato costretto ad introdurre ulteriori divieti blindando la Pasqua.

Almeno fino al 6 aprile buona parte d’Italia resterà in zona rossa. Il Governo è consapevole che questa situazione avrà conseguenze “sull’istruzione, sull’economia e sullo stato psicologico di noi tutti” ed è per questo motivo che intende prevedere un nuovo scostamento di bilancio per poter procedere con l’erogazione di ulteriori forme di sostegno.

Nuovo scostamento di bilancio da 20 miliardi di euro

Le prossime giornate serviranno al Governo per valutare l’andamento della pandemia, nonché dell’economia. Dopodiché si cercherà di valutare quali nuovi aiuti serviranno per dare ristoro alle aziende e alle famiglie accompagnandole fuori dalla crisi.

A tal proposito, nel corso della conferenza del 19 marzo, Mario Draghi ha dato alcune anticipazioni rispetto al prossimo scostamento di bilancio.

Nel presentare gli aiuti finanziati dal Decreto Sostegni, questo si è detto soddisfatto in quanto con le risorse a disposizione - i 32 miliardi di ulteriore deficit autorizzato dal Parlamento - è stato fatto il possibile, ma in ogni caso questi non sono sufficienti per per contenere le conseguenze delle nuove restrizioni previste causa terza ondata.

Il Premier è infatti consapevole che ci saranno ulteriori ricadute sull’economia, con il mercato del lavoro che si prepara a vivere una nuova fase di blocco, specialmente per quelle imprese che dipendono dalla domanda interna.

Per questo motivo ci sarà un nuovo scostamento di bilancio per contenere l’attuale emergenza e preparare il rilancio dell’economia. Ne ha dato l’ufficialità il Presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa di presentazione del Decreto Sostegni, senza però scendere nel dettaglio per quel che riguarda le cifre.

L’ammontare esatto verrà deciso nei prossimi giorni, comunque prima del 10 aprile 2021 quando in Parlamento verrà presentata la nota di aggiornamento al DEF (Documento di economia e finanza). Repubblica anticipa un importo vicino ai 20 miliardi di euro, cifra che permetterà al Governo Draghi di riconoscere ulteriori sostegni per le imprese e le famiglie in difficoltà.

Causa Covid 140 miliardi di euro di deficit

In tal caso si tratterebbe del sesto scostamento di bilancio da quando è iniziata la pandemia, al netto delle due manovre di Bilancio dell’ultimo Governo Conte. Se i 20 miliardi di euro dovessero essere confermati, in tutto la cifra stanziata per gli aiuti alle famiglie e alle imprese arriverebbe a 140 miliardi di euro.

Con questo nuovo scostamento il rapporto deficit/PIL, che quest’anno era già stato portato dal 7 all’8,8%, dovrebbe arrivare poco sotto il 10%. Una soglia che il Governo Draghi ritiene essere ancora accettabile, anche perché ci sono segnali di ripresa che si potranno consolidare qualora il piano vaccinazione dovesse andare avanti con i ritmi preventivati dal Governo.

Inoltre, c’è da considerare che nonostante il maggior carico sui conti pubblici potrà contare su una curva meno ripida del piano di rientro, in quanto - ricordiamo - la sospensione del Patto di stabilità europeo è stata prorogata fino al 2022 (dopodiché, spiega Draghi, bisognerà per forza ripensarlo). E dopo questa data, grazie alle varie manovre e anche alla spinta del Piano di rilancio finanziato dalle risorse del Next Generation Eu, si prevede che l’economia italiana tornerà a crescere.

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