Scontrino elettronico, quale futuro per i commercialisti? La risposta di Civetta (ODCEC Roma)

Anna Maria D’Andrea

14/01/2020

14/01/2020 - 15:59

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Qual è il futuro dei commercialisti, alle prese con scontrino elettronico, fattura elettronica ed altri strumenti che rendono il fisco sempre più digitale e disintermediato? A rispondere è Mario Civetta, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti dei Roma, intervistato da Money.it durante il Forum Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili 2020.

Scontrino elettronico, fattura elettronica e non solo: quale sarà il futuro dei commercialisti alle prese con un fisco sempre più digitale?

La digitalizzazione è una sfida per il futuro della professione, ma il rapporto diretto tra fisco e contribuenti non è un rischio per la categoria e la figura del commercialista non è destinata a sparire.

Questo è quanto affermato dal Presidente dell’Ordine di Roma, Mario Civetta, intervistato da Money.it durante il Forum Commercialisti ed Esperti Contabili 2020.

Dopo la giornata d’apertura, incentrata sulle novità fiscali del 2020 e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il Professor Giulio Tremonti e l’On. Alberto Gusmeroli della Lega, il Forum dei Commercialisti si concentra sul futuro della professione.

Lo sviluppo di nuovi strumenti e di un Fisco sempre più digitale, pensiamo alla fattura prima e allo scontrino elettronico poi, è pubblicizzato dal MEF e dall’Agenzia delle Entrate come mezzo per semplificare la vita ad imprese e professionisti.

Ne è un esempio lo spot sullo scontrino elettronico, che esordisce affermando come l’obbligo dei corrispettivi telematici renderà automatica la contabilità per le partite IVA.

La posizione dei commercialisti è tuttavia chiara: il ruolo del professionista nella gestione degli adempimenti fiscali di imprese, commercianti ed artigiani resta centrale. I commercialisti devono però saper sfruttare la digitalizzazione a proprio favore, per migliorare il proprio lavoro.

Questa è anche la posizione del Presidente ODCEC di Roma, Mario Civetta.

Commercialisti, digitale per migliorare proprio lavoro. Le parole del Presidente ODCEC Mario Civetta

Prima la fattura e poi lo scontrino elettronico sono stati pubblicizzati dall’Amministrazione Finanziaria non tanto come strumenti anti evasione, quanto come novità che semplificheranno gli adempimenti fiscali per le partite IVA.

Una semplificazione che, secondo alcuni, rende superfluo il ruolo del commercialista. Ma è davvero così?

La risposta del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma, Mario Civetta, è chiara:

“Sicuramente no, il commercialista non è destinato a sparire. Sicuramente non bisogna avere paura della tecnologia, che ha invaso anche gli altri campi. Dobbiamo ovviamente migliorare il nostro modo di lavorare utilizzando anche gli strumenti tecnologici.”

A dispetto di quanto Agenzia delle Entrate e MEF vogliono far credere, il ruolo del commercialista resterà centrale per il Presidente Civetta, secondo il quale non è vero che lo scontrino elettronico 2020 renderà automatici gli adempimenti fiscali, come la contabilità, per la quale resta necessario l’ausilio dei professionisti.

Resta tuttavia una sfida per i commercialisti: le attività svolte dovranno evolversi, anche grazie alla possibilità di liberare risorse utilizzate per servizi tradizionali.

Scontrino elettronico senza semplificazioni

Netta è la posizione del Presidente Civetta anche sulla presunta semplificazione che, secondo l’Amministrazione Finanziaria, deriverebbe dai nuovi adempimenti rientranti nel progetto del fisco digitale:

“è solo comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, particolarmente aggressiva su questo tema. Non credo che ci siano grandissime semplificazioni per i piccoli imprenditori”

Anche questa volta il riferimento, neppure troppo velato, è allo spot di presentazione dell’obbligo di scontrino elettronico, del quale viene evidenziata la conseguente semplificazione per le partite IVA. Una promessa difficile da mantenere, ed un rischio del tutto marginale per i commercialisti, il cui ruolo, sottolinea Civetta, va oltre la mera attività di amministrazione contabile.

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