Sconti fiscali 2024, cosa si potrà detrarre e cosa no?

Patrizia Del Pidio

12 Ottobre 2023 - 10:53

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Il taglio dell’Irpef annunciato per il 2024 potrebbe portare a un taglio delle detrazioni al 19%. Vediamo cosa potrebbe cambiare.

Sconti fiscali 2024, cosa si potrà detrarre e cosa no?

Il Governo punta a ridurre l’Irpef già dal 2024, accorpando, probabilmente, i primi due scaglioni di reddito sotto un’unica aliquota. La cosa, ovviamente, avrebbe effetto su tutti i contribuenti, visto che sui primi 28mila euro tutti pagherebbero un’imposta minore. Proprio per questo si tratta di un intervento abbastanza costoso per il quale trovare le coperture.

Le intenzioni dell’esecutivo sono quelle di tagliare parte delle detrazioni al 19% su cui, oggi, i contribuenti possono contare per ridurre l’imposta da versare. Il ministro ell’Economia Giorgetti lo scorso 10 ottobre ha dichiarato alla stampa che è necessario uno sforzo non indifferente in tal senso per controllare la spesa, visto che i quattro pilastri della manovra richiedono molte finanze.

I pilastri della manovra

Il Governo oltre a garantire la sostenibilità del debito pubblico ha intenzione di agire su quattro aspetti di importanza rilevante che sono:

  • accorpamento dei primi due scaglioni Irpef;
  • taglio del cuneo fiscale;
  • rinnovo dei contratti pubblici;
  • pacchetto famiglia.

Per la riduzione delle aliquote Irpef per il 2024 e per l’accorpamento dei primi due scaglioni, ci sono diverse ipotesi per reperire le coperture anche se la più accreditata, al momento, sembra essere quella del taglio delle detrazioni al 19%.

Taglio detrazioni al 19%

Ovviamente il Governo non potrà eliminare tutte le detrazioni al 19% e proprio per questo l’intenzione sembra essere quella di abbassare la soglia entro la quale se ne potrà fruire. In questo modo si taglierà non la misura ma la platea dei possibili beneficiari.

Invariati, secondo le indiscrezioni, resteranno, invece, gli sconti che spetta sulle spese sanitarie, per la famiglia, per la casa e per i lavori volti al risparmio energetico.

Cosa si potrà detrarre nel 2024?

Portare i primi due scaglioni di reddito all’aliquota unica del 23% comporterà una riduzione degli sconti fiscali di cui è possibile fruire nella dichiarazione dei redditi.

Per tutelare le fasce di popolazione a reddito più basso, però, si sta decidendo di agire abbassando la soglia di reddito per accedere alle detrazioni stesse e l’ipotesi più accreditata sembra essere quella di portare il limite dagli attuali 120.000 euro a 100.000 euro.

Attualmente è previsto che superata la soglia dei 120.000 euro le detrazioni Irpef si riducano al crescere del reddito fino ad annullarsi al raggiungimento del limite dei 240.000 euro.

Abbassando la soglia per fruire interamente delle detrazioni a 100.000 euro porterebbe il Governo a risparmiare. Ma come evidenziato anche nella Nadef 2023, sarà necessario agire anche sulle 626 spese fiscali che attualmente pesano sui conti pubblici.

Non è questa l’unica alternativa al vaglio, visto che si tratta solo di una delle ipotesi che si stanno valutando. Nei prossimi giorni, probabilmente, verranno approfondite anche altre alternative per capire quale sia la strada migliore da seguire per raggiungere lo scopo di trovare le coperture per il taglio dell’Irpef.

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