Scadenze fiscali marzo 2024, proroga rottamazione quater, acconto Irpef e adempimenti

Nadia Pascale

27 Febbraio 2024 - 12:58

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Il mese di marzo 2024 è impegnativo per le scadenze fiscali: si può recuperare l’eventuale decadenza della rottamazione quater, i datori di lavoro devono consegnare la CU2024 e non solo.

Scadenze fiscali marzo 2024, proroga rottamazione quater, acconto Irpef e adempimenti

Il mese di marzo 2024 riserva molte scadenze, è bene non dimenticare la rottamazione quater perché sono stati riaperti i termini anche per il versamento delle prime due rate eventualmente non versate.

Attenzione anche agli adempimenti di metà mese, infatti le scadenze del 16 marzo sono tutte spostate al 18 visto che il 16 ricade di sabato.

Andiamo però a vedere nel dettaglio quali sono le scadenze del mese di marzo 2024.

Rottamazione quater, entro il 15 marzo è possibile pagare le prime tre rate

La prima cosa a cui prestare attenzione è la rottamazione quater. In teoria il 28 febbraio, con tolleranza di 5 giorni, era prevista la scadenza della terza rata, con la vecchia disciplina chi non ha pagato le prime due rate risulterebbe comunque decaduto dal beneficio. Con la conversione del decreto Milleproroghe è però tutto cambiato in quanto c’è stata una vera e propria riapertura dei termini per i versamenti.

La riapertura dei termini prevede la possibilità di versare prima, seconda e terza rata (quella in scadenza il 28 febbraio 2024) entro il 15 marzo. Ma anche in questo caso si considera tempestivo il versamento effettuato entro 5 giorni dalla scadenza e questo, di fatto, apre le porte ai pagamenti effettuati entro il 20 marzo.

Ufficialmente la motivazione risiede nei disservizi della piattaforma per eseguire i pagamenti che si sono verificati negli ultimi giorni delle prime due scadenze, impedendo di fatto a molti contribuenti di versare il dovuto. La riammissione di soggetti decaduti consente di avere maggiori entrate fiscali. Resta per molti la difficoltà di reperire risorse per pagare le diverse rate.

Le scadenze fiscali del 18 marzo 2024: CU 2024 e contributi Inps

Fatta la premessa sulla rottamazione quater, vediamo le scadenze fiscali ordinarie del mese di marzo 2024.
La prima scadenza importante del mese di marzo 2024 cade il giorno lunedì 18, ricordiamo che si tratta delle scadenze, mensili e non, generalmente ricadenti al 16 del mese, posticipate al primo lunedì successivo.

La prima cosa da ricordare è che i sostituti di imposta devono consegnare all’Agenzia delle Entrate e al sostituito il modello CU 2024 in cui sono indicate le ritenute a titolo di acconto e saldo effettuate.

Entro il 18 marzo 2024 con il modello F24 deve essere effettuato il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti, utilizzando il codice tributo 6728.

Ricade in questa data anche il versamento dei contributi previdenziali Inps, sono tenuti al pagamento i committenti che hanno corrisposto compensi nel mese precedente per:

  • collaboratori occasionali con redditi superiori a 5mila euro annui;
  • venditori porta a porta;
  • rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • assegnisti e dottorandi di ricerca;
  • soci-amministratori di società per i quali sussiste l’obbligo contributivo.

Nelle collaborazioni coordinate e continuative e figure assimilate, il contributo è per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore.

Sempre entro il 18 marzo 2024 i datori di lavoro agricoli devono versare i contributi previdenziali a favore dei lavoratori dipendenti per i compensi maturati nel mese precedente.

Adempimenti Iva in scadenza il 18 marzo 2024

Ricordiamo che i contribuenti Iva mensili entro il 18 marzo devono versare l’imposta dovuta per il mese di febbraio. Si utilizza il modello F24 con il codice tributo 6002. Stesso codice anche per la liquidazione e il versamento da parte dei soggetti Iva che facilitano tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi, le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet, PC e laptop.

Sempre per quanto riguarda i soggetti Iva, entro il 18 marzo deve essere versato quanto dovuto in sede di liquidazione in seguito alla presentazione della dichiarazione annuale Iva. Il dovuto può essere versato in unica soluzione oppure deve essere versata, entro il 18 marzo, la prima rata del saldo. Per la rateazione il numero massimo di rate è di 9 e per le rate successive alla seconda si applica un interesse pari allo 0,33% mensile.

Ultime scadenze fiscali del 18 marzo 2024

Sempre entro il 18 marzo, i soggetti che si occupano di intermediazione immobiliare devono versare la ritenuta d’acconto del 21% sui contratti di locazione breve.
Importante scadenza anche per i soggetti che operano nel settore delle onoranze funebri: entro il 18 marzo 2024 devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute nell’anno 2023, con riferimento a ciascun decesso.

Chi ha scelto di pagare l’acconto delle tasse (generalmente in scadenza al 30 novembre) a rate, deve versare entro il 18 la terza rata.

Scadenze fiscali 31 marzo 2024

Non solo tasse, entro il 31 marzo i genitori separati possono chiedere il bonus genitori separati che si trovano in stato di bisogno. Per conoscere tutti i dettagli è consigliato leggere lo specifico approfondimento.

Infine, sempre entro il 31 marzo è necessario presentare gli elenchi riepilogativi

  • delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni (Modelli INTRA 1-bis e INTRA 2-bis);
  • delle prestazioni di servizi rese / ricevute a / da soggetti passivi UE (Modello INTRA 1-quater e Modelli INTRA 2-quater).

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