Scadenze fiscali febbraio 2024, occhio a rottamazione quater e Lipe

Nadia Pascale

26 Gennaio 2024 - 13:09

condividi

L’anno fiscale entra nel vivo con gli adempimenti e le scadenze fiscali di febbraio 2024. Da tenere d’occhio la rottamazione quater e la rateizzazione del secondo acconto Irpef.

Scadenze fiscali febbraio 2024, occhio a rottamazione quater e Lipe

Continuano gli appuntamenti fiscali e anche febbraio 2024 appare abbastanza impegnativo sul fronte degli adempimenti e dei versamenti. Tra le scadenze da non dimenticare, vi è la terza rata della rottamazione quater, se non pagata, vi è la decadenza dal beneficio. Per i titolari di partita Iva che hanno deciso di rateizzare la seconda rata dell’acconto Irpef vi è invece il versamento della seconda rata della rateizzazione.

Questi gli appuntamenti più importanti, ma vediamo tutte le scadenze fiscali di febbraio 2024.

Scadenze fiscali febbraio 2024, gli appuntamenti di metà mese

La prima scadenza importante è quella del 15 febbraio 2024, entro tale data i soggetti IVA devono procedere all’emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente. La fattura deve contenere la data e il numero dei documenti cui si riferisce. Per le cessioni effettuate nel mese precedente fra gli stessi soggetti è possibile emettere una sola fattura riepilogativa.

Arriva poi il primo blocco importante di scadenze fiscali di febbraio 2024, cioè le scadenze del 16. Sappiamo che il 16 del mese è sempre impegnativo perché ci sono gli adempimenti mensili/periodici.

Deve assolutamente essere ricordato che, per il solo anno 2023, le persone fisiche titolari di partita Iva con un volume di ricavi e compensi inferiore a 170.000 euro hanno potuto beneficiare di una proroga dei termini per il versamento del secondo acconto Irpef, generalmente in scadenza al 30 novembre.

La proroga ha fatto slittare il versamento al 16 gennaio 2024. Tale soggetti avevano però anche la possibilità di chiedere la rateizzazione degli importi in rate mensili. Chi ha scelto tale opzione, entro il 16 febbraio 2024 deve pagare la seconda rata.
La mini proroga non ha riguardato contributi previdenziali, assistenziali e dei premi assicurativi Inail.

Dichiarazioni e adempimenti Iva entro il 16 febbraio

Scadenza importante anche per i contribuenti Iva mensili che entro il 16 devono versare l’imposta dovuta per il mese di gennaio. Per il versamento si utilizza il modello F24 e il codice tributo è 6001 (versamento su operazioni del mese di gennaio).

La stessa scadenza vale anche per i soggetti passivi che facilitano, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi, le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop. Anche in questo caso il codice tributo è 6001.

Entro il 16 febbraio 2023 sono tenuti al versamento dell’Iva i soggetti che effettuano la liquidazione Iva trimestrale (relativa alle operazioni dell’ultimo trimestre 2023), in questo caso è prevista una maggiorazione degli importi dell’1%. Il codice tributo è 6034.
Non versano la maggiorazione dell’1% i contribuenti “speciali” :

  • distributori di carburanti;
  • autotrasportatori di merci conto terzi;
  • esercenti attività di servizi al pubblico;
  • esercenti arti e professioni sanitarie.

Il 16 febbraio ci sono anche le scadenze fisse per:

  • Tobin Tax;
  • imposta sugli intrattenimenti.
  • contributi Inps a carico di artigiani e commercianti e pescatori.

Sempre entro il 16 febbraio i sostituti di imposta devono, invece, versare le ritenute mensili operate, ad esempio quelle effettuate sulla busta paga dei dipendenti e assimilati. Devono essere versate anche le ritenute sui redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, redditi diversi.

Infine, coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare devono versare la ritenuta del 21% operata sui canoni o corrispettivi incassati o pagati nel mese precedente relativi a contratti di locazione breve, tramite modello F24 con modalità telematiche.

Adempimenti di fine mese, rottamazione quater e modello Intrastat

Le scadenze di fine mese, febbraio 2024, sono poche ma non di scarsa rilevanza, la prima è la presentazione del modello Intrastat per i titolari di partita Iva che effettuano operazioni comunitarie. I soggetti Iva con obbligo mensile devono essere comunicati i dati delle operazioni effettuate nel mese di gennaio 2024.

Una scadenza che assolutamente non deve essere dimenticata è quella della terza rata della rottamazione quater che cade il 28 febbraio (sono sempre riconosciuti i 5 giorni di tolleranza la cui scadenza ulrima è al 4 marzo 2024).

Ricordiamo che la rottamazione quater è un provvedimento di pace fiscale che prevede la definizione agevolata del carico fiscale pendente. Chi ha pagato l’importo in unica scadenza ha effettuato il versamento entro il 31 ottobre 2023. Chi ha scelto la rateizzazione degli importi ha, invece, effettuato il versamento delle prime due rate e ora si trova a far fronte ai versamenti trimestrali. Il prossimo in scadenza al 28 febbraio 2024. La successiva scadenza sarà a fine maggio (quarta rata).

Resta l’ultimo appuntamento importante, quello del 29 febbraio 2024: entro tale data i soggetti Iva devono inviare telematicamente la Lipe (Liquidazione periodica Iva) relativa alle operazioni del quarto trimestre 2023. Tale obbligo viene meno per i contribuenti che presentano entro il 29 febbraio la dichiarazione annuale Iva che evidentemente comprende anche le operazioni dell’ultimo trimestre 2023.

Iscriviti a Money.it