Scadenze fiscali, tax day il 16 marzo 2021: le chiusure per decreto non fermano le tasse

Rosaria Imparato

16 Marzo 2021 - 12:26

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Scadenze fiscali, il 16 marzo 2021 si concentrano ben 89 adempimenti: un vero e proprio tax day. Il Fisco (e le tasse) non si fermano, nonostante le chiusure obbligatorie.

Scadenze fiscali, tax day il 16 marzo 2021: le chiusure per decreto non fermano le tasse

Scadenze fiscali, il 16 marzo è un vero e proprio tax day, con gli 89 adempimenti da effettuare entro oggi. Ma marzo in realtà è un mese pieno di appuntamenti col Fisco: il problema che in molti sollevano, primi tra tutti i consulenti del lavoro, è il disallineamento tra le chiusure delle attività per decreto e l’obbligo (in ogni caso) di pagare le tasse.

A essere stati oggetto di proroga infatti solo adempimenti che non hanno impatti sul bilancio, come le certificazioni uniche e la conservazione delle fatture elettroniche del 2019.

Un segnale positivo è senza dubbio arrivato con il rinvio del calendario della Riscossione, arrivato in extremis il giorno prima della scadenza per il pagamento delle rate della pace fiscale.

Oggi 16 marzo però sono rimasti fermi appuntamenti onerosi come quelli relativi all’IVA e ai contributi: facciamo il punto della situazione.

Scadenze fiscali, il 16 marzo è il tax day: 89 adempimenti solo oggi, 127 in un mese

Marzo assume i contorni di un mese horribilis, viste le 127 scadenze fiscali in totale, di cui 89 cadono oggi 16 marzo.

Un vero e proprio tax day, che cade in un periodo particolarmente difficile (un periodo durato un anno) per le tantissime attività interessate dalle chiusure obbligatorie, e quindi dall’impossibilità di guadagnare.

La scadenza di oggi riguarda, tra gli altri adempimenti:

  • la liquidazione e versamento Iva dei contribuenti mensili;
  • il saldo dell’Iva 2020;
  • i versamenti sospesi dal Decreto Ristori, che riguardano i mesi di novembre e dicembre 2020;
  • il pagamento della Tassa annuale di Concessione Governativa 2021 per la vidimazione dei libri sociali in misura forfettaria;
  • le ritenute operate nel mese di febbraio 2020 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, redditi diversi;
  • l’IVA derivante da scissione dei pagamenti (split payment);
  • gli importi fiscali e previdenziali sospesi dai decreti Cura Italia e Liquidità.

Scadenze fiscali 16 marzo 2021: le chiusure per decreto non fermano le tasse

Il nostro sistema tributario ha da sempre avuto questi ingorghi di scadenze fiscali concentrati in un’unica data, ma dall’altro lato è oramai un anno che conviviamo con lo stato d’emergenza.

L’appello arriva da Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, le cui parole sono state riprese dal Corriere della Sera:

“Da tempo abbiamo richiesto una razionalizzazione del calendario fiscale; ma ancora non è cambiato nulla. Anzi, la pandemia ha portato una serie di rinvii che hanno ancor di più ingarbugliato le scadenze. Peraltro ve ne sono alcune che non hanno alcun impatto sul bilancio, come a esempio le Certificazioni Uniche che ogni anno vengono prorogate su nostra richiesta e perché non coerenti con il resto del calendario.”

La proroga della scadenza degli adempimenti collegati alla CU è arrivata col comunicato stampa MEF del 13 marzo: il nuovo termine ultimo è il 31 marzo sia per la consegna al percipiente che per la trasmissione alle Entrate.

Lo stesso comunicato stampa proroga ma anche (in modo postumo) i termini per la conservazione delle fatture elettroniche relative al 2019. In precedenza sono stati rinviati gli appuntamenti con la digital tax e con la Riscossione: tutte queste proroghe saranno ospitate nel DL Sostegni.

Tasse da pagare nonostante le chiusure, quindi, mentre continua a farsi attendere l’approvazione del provvedimento economico da cui dipende anche l’erogazione dei nuovi contributi a fondo perduto.

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