Scadenza saldo Imu 2025 oggi, cosa succede a chi paga in ritardo?

Patrizia Del Pidio

16 Dicembre 2025 - 08:23

Oggi è l’ultimo giorno per versare la seconda rata dell’Imu 2025, quella a saldo. Cosa rischia chi non paga oggi l’importo dovuto per l’imposta? Ecco cosa fare in caso di ritardi o dimenticanze.

Scadenza saldo Imu 2025 oggi, cosa succede a chi paga in ritardo?

Oggi, 16 dicembre 2025, è l’ultimo giorno per pagare il saldo Imu. La scadenza ultima per versare il saldo dell’Imu cade tutti gli anni alla stessa data, ma cosa deve fare chi non riesce ad adempiere al obbligo di versamento per dimenticanza o per ritardi, cosa rischia?

Non rispettare le scadenze per i versamenti comporta il pagamento di sanzioni e interessi, proprio per questo motivo chi non ha ancora provveduto al pagamento ha tempo l’intera giornata di oggi per effettuarlo e senza maggiorazioni. In caso contrario il modello F24 va ricalcolato inserendo anche le sanzioni e gli interessi (con apposito codice tributo).

Chi deve versare l’Imu? Sono chiamati al pagamento tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso. Può succedere che per distrazione o per altre problematiche che hanno impedito di assolvere l’obbligo, non si riesca a pagare entro oggi. Basta avere la consapevolezza che trascorsa la giornata odierna, in ogni caso, si potrà provvedere ancora al versamento in ritardo, applicando all’importo la maggiorazione di sanzioni e interessi anche utilizzando il ravvedimento operoso.

Scadenza Imu: cosa succede a chi paga in ritardo?

La scadenza dell’ saldo Imu è il 16 dicembre. Cosa succede a chi invece non rispetta la scadenza? Due le strade possibili:

  • versare quanto dovuto, approfittando del ravvedimento operoso per diminuire le sanzioni e gli interessi;
  • aspettare che arrivi la richiesta di versamento da parte del Comune. Anche in questo caso si pagano sanzioni e interessi, ma in alcuni casi è possibile anche chiedere il pagamento rateale dell’imposta.

Come funziona il ravvedimento operoso per l’Imu? Le regole sono quelle generali, cioè prima si regolarizza la propria posizione (in sintesi, prima si paga quanto dovuto) e maggiore sarà la riduzione della sanzione. Lo schema è il seguente:

TIPO DI RAVVEDIMENTOTERMINE DI PAGAMENTOSANZIONE
Sprint Entro 14 giorni 1/10 del minimo, 0,1% per ogni giorno di ritardo
Breve Dal 15° al 30° giorno 1/10 del minimo, 1,5%
Lungo Dal 31° al 90° giorno 1/9 del minimo, 1,67%
Annuale Dal 91° giorno fino al termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è commessa la violazione 1/8 del minimo, 3,75%
Oltre l’anno Entro il termine di presentazione della dichiarazione dell’anno successivo 1/7 del minimo, 4,29%
Oltre i due anni oltre il termine di presentazione della dichiarazione successiva 1/6 del minimo, 5%
Post contestazione Dopo la contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate 1/5 del minimo

Per pagare sanzioni ridotte, quindi, conviene effettuare il versamento entro 90 giorni dalla scadenza.

Per quanto riguarda gli interessi, invece, vengono calcolati in base ai giorni trascorsi tra la scadenza della rata dovuta e il giorno in cui viene effettivamente fatto il pagamento.

Scadenza Imu: come pagare in ritardo con sanzioni e interessi

Il pagamento dell’Imu può essere effettuato in tre modi:

  • con modello F24;
  • tramite bollettino postale;
  • online con PagoPA.

L’alternativa è quella di effettuare il pahamento tramite il proprio intermediario abilitato (commercialista o consulente fiscale). In ogni caso, il modulo di pagamento Imu va compilato con i codici tributo e l’ammontare complessivo da versare. Quindi, non solo l’imposta, ma anche l’importo delle sanzioni e degli interessi (per i quali si devono inserire gli appositi codici tributo). In caso di ritardo, quindi, o si trovano tutte le informazioni per compilare il nuovo modello F24 in autonomia, o ci si rivolge al Caf o a un professionista.

È molto importante ricordarsi di barrare anche la casella “ravv. operoso”, e le somme dovute in ogni rigo vanno arrotondate. Una volta fatto il pagamento, il cittadino deve conservare la ricevuta e non è necessaria alcuna comunicazione al Comune.

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