Per Salvini l’emergenza coronavirus non c’è più. Ma i dati lo smentiscono

Mario D’Angelo

28/07/2020

29/07/2020 - 09:08

condividi

Salvini, in un colloquio con Mattarella e durante un duro intervento in Senato, ha detto che l’Italia è l’unico Paese in Europa in stato d’emergenza. Sarà vero?

Per Salvini l’emergenza coronavirus non c’è più. Ma i dati lo smentiscono

Matteo Salvini esprime al Quirinale “sconcerto” per la proroga dello stato d’emergenza. Nel giorno del dibattito in Parlamento, il segretario della Lega in un colloquio telefonico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha protestato contro la decisione del premier Conte e, nel corso del suo intervento in Senato, ha detto che l’emergenza non c’è più. Ma i fatti lo smentiscono.

Per Salvini l’emergenza coronavirus non c’è più

Come negli Stati Uniti, anche in Italia l’epidemia di coronavirus è diventata una questione prettamente politica. E così, mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato promuove la proroga dello stato d’emergenza nazionale al 15 ottobre, l’opposizione sembra assembrarsi sempre più sul fronte “negazionista”.

L’esempio più lampante è quello di Matteo Salvini, che nel corso di un duro intervento ha detto: “Volete prolungare lo stato di emergenza, ma siete gli unici in Europa. O non hanno capito niente tutti gli altri, o siete in malafede voi. I numeri porterebbero a supporre la seconda ipotesi”.

Salvini: “Conte sta mentendo al Paese”

Arriva poi l’attacco diretto a Conte: “Sta mentendo al Paese, non c’è emergenza e non serve la proroga. L’emergenza c’è solo nella vostra testa, e questo è un danno per l’Italia e gli italiani. Ed è confermato da medici e da chi quella guerra l’ha combattuta sul campo, negli ospedali”.

In un colloquio telefonico, definito “cordiale da fonti leghiste, Salvini ha espresso “grande sconcerto e preoccupazione per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l’aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l’assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari”.

Nel colloquio con Mattarella, dunque, Salvini sembrerebbe essersi contraddetto: nega l’esistenza di “giustificazioni sanitarie” e al tempo stesso afferma quella di “problemi sanitari gravissimi”.

Coronavirus, i dati che smentiscono Salvini

I dati sul coronavirus, in ogni caso, sono oggi quanto mai preoccupanti. I Paesi europei che hanno riaperto prima dell’Italia hanno registrato nuovi contagi quotidiani ai livelli di marzo, e ampi territori della Francia e della Spagna sono già tornati in lockdown.

In Germania si parla ormai di seconda ondata di coronavirus, in netto anticipo sulle stime dei virologi.

Iscriviti a Money.it