Salvini: lotta dura contro i migranti anche ai tempi del coronavirus

Violetta Silvestri

18/04/2020

27/01/2021 - 11:44

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Non si placa la lotta dura contro i migranti di Salvini. Nemmeno l’emergenza coronavirus smorza i toni di aspra polemica nei confronti degli immigrati del leader della Lega. Anzi, la sua retorica diventa ancora più pungente. Ecco perché.

Salvini: lotta dura contro i migranti anche ai tempi del coronavirus

Il coronavirus non ferma i migranti in fuga da guerre e soprusi. E non placa nemmeno la retorica anti-immigrazione di Matteo Salvini.

Anzi, dinanzi all’emergenza epidemia che sta colpendo l’Italia, le parole del leader della Lega si fanno ancora più aspre e critiche verso l’accoglienza degli ultimi arrivati in Sicilia.

Alla notizia che circa 150 richiedenti asilo salvati dalla nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea-Eye verranno messi in quarantena su un’imbarcazione italiana, Salvini ha gridato allo scandalo. Con tanto di stoccata polemica contro il Partito Democratico e l’idea di regolarizzare i migranti per il lavoro agricolo.

Salvini accende una nuova (ennesima) polemica contro i migranti

Scoppia una nuova feroce polemica contro i migranti salvati dalla nave Alan Kurdi e ospitati sul traghetto italiano della Tirrenia nella giornata di venerdì 17 aprile.

A guidare l’invettiva anti-immigrazione è Matteo Salvini, da sempre in prima linea contro gli sbarchi in Italia e oggi più che mai agguerrito, considerando le priorità nazionali del coronavirus.

L’accaduto lungo le coste di Palermo non è proprio stato digerito dal leader della Lega. I migranti salvati dalla ong sono stati spostati sul traghetto Tirrenia, dove potranno restare in quarantena in condizioni igienico-sanitarie adeguate e assistiti dalla Croce Rossa.

Il commento di Salvini è al veleno:

“Trasbordo ora in corso, al largo delle coste di Palermo, dei 150 immigrati clandestini sulla Raffaele Rubattino della Tirrenia. Ospiterà a spese degli italiani gli immigrati per la loro quarantena prima di essere sbarcati. È dotata di aria condizionata, ristorante, self service, due bar, negozio, infermeria, cinema, area giochi per bambini e solarium.”

Non è mancato un riferimento polemico al Partito Democratico che amministra la città di Palermo con il sindaco Orlando, il quale ha acconsentito all’operazione.

Lo scandalo, per il leader della Lega, sta proprio nell’offrire assistenza ai migranti. Forse sfugge a Salvini che garantire la salute e i bisogni primari a chi arriva sulle nostre coste, salvaguarda anche la sicurezza sanitaria degli italiani.

I migranti della Alan Kurdi, comunque, dopo il periodo di quarantena dovrebbero essere ridistribuiti nei Paesi europei. Da ricordare, che a causa dell’emergenza coronavirus, l’Italia ha chiuso i porti per imbarcazioni straniere.

No di Salvini anche alla regolarizzazione migranti per l’agricoltura

Sulla stesa scia polemica, il leader della Lega non ha mancato di esprimere la sua netta contrarietà all’idea della ministra delle Politiche Agricole Bellanova di regolarizzare 600.000 stranieri per impiegarli nei lavori di agricoltura.

Si è rivolto direttamente ai suoi seguaci Salvini: “Proposta del governo: maxi-sanatoria per 600.000 clandestini da far lavorare nei campi. Proposta Lega: reintrodurre i Voucher per dare lavoro, per il tempo necessario, a disoccupati, studenti e pensionati italiani. Voi con chi state?”

La Bellanova ha ripetuto che non si possono ignorare ancora questi immigrati, rischiando di lasciarli alla criminalità organizzata. Sulla stessa posizione si è schierato anche Minniti, PD.

L’opposizione, anche con Giorgia Meloni, ha già dichiarato battaglia contro questa idea. La lotta di Salvini contro i migranti resta accesa anche ai tempi del coronavirus.

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