Scadenza saldo Iva il 16 marzo 2022: come pagare e rateizzare l’importo

Rosaria Imparato

16/03/2022

02/12/2022 - 15:09

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Saldo Iva 2022 in scadenza oggi 16 marzo: l’imposta può essere pagata anche a rate. Vediamo i codici tributo da usare nel modello F24.

Scadenza saldo Iva il 16 marzo 2022: come pagare e rateizzare l’importo

La scadenza per pagare il saldo Iva è oggi 16 marzo 2022. L’imposta da pagare è quella emersa dalla dichiarazione annuale. La data è la stessa sia che si scelga il versamento in un’unica soluzione, sia che si preferisca pagare a rate.

I soggetti chiamati alla cassa possono scegliere di pagare in tre modi diversi. La prima opzione, come abbiamo visto, è quella di pagare tutto con un unico versamento, altrimenti si può scegliere di pagare a rate (e la prima rata va pagata comunque entro il 16 marzo, mentre l’ultima va versata entro il 16 novembre).
Qualora si scelga il pagamento rateizzato, ricordiamo che a ogni rata viene applicata una maggiorazione sull’importo dovuto.

La terza e ultima opzione consiste nel far differire il pagamento del saldo Iva seguendo le scadenze delle imposte sui redditi.

Di seguito vediamo come pagare il saldo Iva e le istruzioni per compilare il modello F24.

Come si paga il saldo Iva

Il saldo Iva è l’imposta dovuta in base alla dichiarazione annuale, deve essere versata entro la scadenza del 16 marzo di ogni anno se l’importo dovuto supera i 10,33 euro.

Per pagare quanto emerso dalla dichiarazione Iva ci sono varie soluzioni. La prima prevede di pagare quanto dovuto facendo un unico versamento. In alternativa, si può:

  • rateizzare l’importo dovuto, versando la prima sempre entro il 16 marzo, e continuando a pagare quelle successivo entro il 16 di ogni mese. L’ultima rata va versata entro il 16 novembre;
  • scegliere il differimento: alla scadenza per il versamento delle imposte sui redditi del 30 giugno ovvero del 30 luglio.

Analizziamo di seguito le regole nel dettaglio per pagare a rate o differire il versamento del saldo.

Saldo Iva 2022, le regole per la rateizzazione

Le regole per il pagamento a rate sono semplici da seguire. Due gli elementi fondamentali: le date e gli importi.

Per quanto riguarda le date:

  • la prima rata va pagata comunque entro il 16 marzo;
  • l’ultima va versata entro e non oltre il 16 novembre;
  • la scadenza delle altre rate è fissata per il 16 di ogni mese.

Tutte le rate hanno lo stesso importo da pagare, ma su quelle successiva alla prima bisognerà versare lo 0,33% al mese a titolo di interesse fisso di rateizzazione.

In termini pratici significa che sulla terza rata gli interessi dovuti passano allo 0,66%, sulla quarta allo 0,99% e così via.

Saldo Iva 2022 con differimento al 30 giugno o al 30 luglio

Un’altra alternativa per pagare il saldo Iva è il differimento. Il versamento del saldo Iva può essere differito, versando l’importo dovuto entro il termine per il pagamento delle imposte sui redditi, cioè il 30 giugno.

In questo caso, sarà necessario applicare all’importo dovuto una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo. Tale somma aggiuntiva si applica alla parte del saldo Iva non riportato con i crediti indicati nel modello F24.

Si ricorda che anche in caso di differimento del versamento Iva al 30 giugno sarà possibile rateizzare l’importo. In tal caso, bisognerà procedere come segue:

  • maggiorare l’importo da versare con lo 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo;
  • aumentare l’importo di ogni rata successiva alla prima dello 0,33% mensile.

Inoltre, è possibile avvalersi dell’ulteriore differimento del versamento del saldo Iva al 30 luglio, sfruttando la possibilità di rinvio di 30 giorni per il pagamento delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi, applicando sulla somma dovuta al 30 giugno (al netto delle compensazioni) gli ulteriori interessi dello 0,40%.

Come pagare il saldo Iva con modello F24: istruzioni e codici tributo

Il saldo Iva può essere versato solo tramite il modello F24, direttamente o tramite:

  • un intermediario;
  • i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e altri prestatori di servizi di pagamento convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.

In caso di modello F24 a saldo zero, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente utilizzando i servizi “F24 web” o “F24 online” dell’Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel.

Dunque, il saldo Iva 2022 va versato utilizzando il modello F24 riportando all’interno della sezione “Erario” i seguenti codici tributo:

  • “6099”;
  • “1668” per gli interessi rateali.

Il modello F24 va poi compilato come segue:

  • il numero della rata che si sta versando e il numero totale delle rate, per esempio, “0106” per la prima rata di 6, “0101” se si è scelto il versamento in unica soluzione;
  • l’anno di riferimento “2021”;
  • l’importo del saldo Iva dovuto.

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