Saldo e stralcio nella rottamazione quinquies, ecco quando potrebbe arrivare

Nadia Pascale

31 Luglio 2025 - 15:24

Nuove indiscrezioni sul provvedimento di pace fiscale nella Legge di Bilancio 2026: nella rottamazione quinquies potrebbe essere compreso il saldo e stralcio per cartelle con importi bassi.

Saldo e stralcio nella rottamazione quinquies, ecco quando potrebbe arrivare

Saldo e stralcio nella rottamazione quinquies? Ecco le nuove ipotesi allo studio per il condono fiscale.

Continuano le indiscrezioni sulla rottamazione quinquies che dovrebbe essere compresa nella Legge di Bilancio 2026, la cui bozza dovrebbe essere presentata a settembre, al rientro dalla pausa estiva. Tra le ipotesi saldo e stralcio per i micro-debiti con il Fisco e una maxi rata iniziale per le cartelle di maggiore importo.

In base alle ultime indiscrezioni circolate sui lavori per la rottamazione quinquies, la procedura di definizione agevolata per i debiti con il Fisco sarà articolata in due provvedimenti.

In primo luogo saldo e stralcio per le cartelle di piccolo valore. Il secondo provvedimento dovrebbe avere a oggetto le cartelle esattoriali più importanti relative al periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. In questo secondo caso pare che si vada verso lo sgravio di sanzioni e interessi e una maxi rateizzazione.

Ecco cosa potrebbe prevedere il saldo e stralcio e le novità per le cartelle di importo elevato.

Saldo e stralcio nella rottamazione quinquies, cos’è

In base alle voci circolanti, oltre al piano di rateizzazione lungo per le grandi cartelle esattoriali, c’è la possibilità di inserire il saldo e stralcio per le cartelle di importo inferiore a 1.000 euro.
Si tratta di una definizione agevolata semplificata per le piccole cartelle esattoriali. L’obiettivo probabilmente è raccogliere liquidità dalle cartelle di piccolo importo che può essere più difficile riscuotere. In questo modo vengono abbassati anche i costi legati alla riscossione degli importi.

Il saldo e stralcio per le piccole cartelle non è una novità, è stato adottato anche in passato e riconosciuto per i contribuenti in comprovate difficoltà economiche. Nella versione precedente è stata riconosciuta la possibilità sanare la propria posizione versando somme molto ridotte.

Stralcio automatico dei piccoli debiti

Nel 2026 potrebbe trattarsi anche di stralcio automatico per tutte le cartelle di importo ridotto. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio, infatti, ha più volte sottolineato che, vista la mole di cartelle esattoriali presenti nel magazzino della riscossione, l’annullamento o il discarico di quelle di importo minore potrebbe costituire un vantaggio per le Casse dello Stato maggiore di quello ottenuto con le definizioni agevolate. Il provvedimento potrebbe favorire il recupero da parte dell’AdER di somme più importanti. Insomma, i funzionari dovrebbero potersi concentrare su cartelle con importo consistente e tralasciare la riscossione dei piccoli debiti.
L’Ufficio Parlamentare di Bilancio sottolinea che il 77% delle cartelle non pagate ha un importo inferiore a 1.000 euro.

Si tratta di una misura favorevole soprattutto ai contribuenti che hanno accumulato molte cartelle esattoriali e, sebbene le singole cartelle abbiano importi esigui, il debito complessivo è alto. Ad esempio, chi non ha pagato il bollo auto per diversi periodi può aver accumulato diverse cartelle esattoriali, ma l’importo esiguo di ognuna, inferiore a 1.000 euro, porterebbe di fatto all’annullamento di debiti per cifre importanti.

Rottamazione quinquies con maxi rata iniziale

Novità importanti ci sono anche sul provvedimento principale della rottamazione quinquies, si è già detto che importi (sgravati di interessi e sanzioni) è prevista una rateizzazione lunga fino a 120 rate mensili, quindi 10 anni di tempo per pagare.
In base alle indiscrezioni circolate questa possibilità dovrebbe essere concessa ai contribuenti con cartelle di valore superiore a 50.000 euro. Si sta valutando l’ipotesi di introdurre una condizione di accesso a tale agevolazione, la stessa dovrebbe consistere nella necessità di versare fin da subito un importo pari al 5% dell’importo dovuto. Una vera e propria Fee, un anticipo iniziale a garanzia del futuro pagamento degli importi.

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