Saldo e stralcio, cos’è e come funziona. Tutti i vantaggi

Nadia Pascale

03/08/2025

Cos’è il “saldo e stralcio” e come funziona? Avendo in considerazione i precedenti provvedimenti di “saldo e stralcio”, vediamo il possibile contenuto della pace fiscale in discussione da settembre.

Saldo e stralcio, cos’è e come funziona. Tutti i vantaggi

Cos’è il “saldo e stralcio” e come funziona? Quali sono in vantaggi per i contribuenti? Nelle ultime settimane circola insistentemente l’ipotesi di un “saldo e stralcio” per le cartelle esattoriali. Il provvedimento dovrebbe entrare nel pacchetto della rottamazione quinquies, ma di cosa si tratta e come funziona?

Per ora non vi sono certezze, ma gli indizi che fanno propendere per una tale possibilità sono numerosi. Vediamo cosa potrebbe prevedere il provvedimento di “saldo e stralcio” e i tempi di attuazione.

“Saldo e stralcio”: cos’è e perché potrebbe essere approvato?

La rottamazione quinquies genera molta curiosità anche perché pochi contribuenti, rispetto a quanti hanno aderito, sono riusciti a portare avanti il piano dei pagamenti della rottamazione quater e di certo una rottamazione quinquies con le stesse caratteristiche della quater resterebbe un provvedimento deludente per i contribuenti.

A ciò si unisce che l’attività di riscossione dei crediti ha comunque un costo elevato e può essere poco conveniente per la stessa Agenzie Entrate e Riscossione portare avanti procedure per cartelle esattoriali di esiguo valore.

L’Ufficio Parlamentare del Bilancio ha più volte sottolineato che il magazzino della riscossione comprende molti debiti nei confronti dell’Erario che difficilmente si riuscirà a riscuotere. Il 77% delle cartelle esattoriali ha un valore inferiore a 1.000 euro. Il discarico di queste cartelle potrebbe consentire ai funzionari di concentrarsi su importi più importanti, invece, di rincorrere i piccoli debitori.

Saldo e stralcio: come funziona?

Ma cosa potrebbe prevedere il “saldo e stralcio”? Non possiamo avere certezza dei contenuti, un provvedimento simile è stato la Legge n. 145/2018 abbinato alla rottamazione ter. La rottamazione ter prevedeva il versamento delle imposte dovute senza interessi né sanzioni, il “saldo e stralcio” consentiva una notevole riduzione degli importi dovuti.

Il “Saldo e stralcio” in quel caso ha riguardato solo le persone fisiche ed era riferito esclusivamente ad alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. La misura agevolativa, oltre alla riduzione degli importi dovuti, prevedeva anche l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

Hanno beneficiato dell’agevolazione le persone fisiche con Isee non superiore a 20.000 euro o che alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, avevano già presentato domanda per la procedura di liquidazione.
Cosa ha avuto a oggetto il “saldo e stralcio”? Il “saldo e stralcio” ha avuto a oggetto i carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Un particolare stralcio è stato, inoltre, adottato con il Decreto Sostegni, Decreto Legge 41 del 2021 convertito con modificazioni dalla Legge n. 69 del 22 maggio 2021, ha previsto lo “Stralcio” dei debiti di importo residuo fino a 5.000 euro, per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Come sarà il saldo e stralcio nella legge di Bilancio 2026?

Il provvedimento che potrebbe rientrare nella Legge di Bilancio 2026 potrebbe avere un contenuto simile. Tra le ipotesi:

  • saldo e stralcio per tutte le cartelle di entità inferiore a un determinato limite;
  • saldo e stralcio abbinato alla situazione di difficoltà economica;
  • saldo e stralcio solo per le cartelle esattoriali più vecchie.

Se fossero rispettati i tempi generalmente previsti, con l’approvazione della Legge di Bilancio entro il 31 dicembre, le domande di adesione potrebbero essere fissate entro il 30 aprile 2026. Non è dato sapere se l’accesso sarà aperto anche a coloro che hanno aderito alla rottamazione quater e non sono riusciti a rispettare il piano dei pagamenti.

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