Rottamazione quinquies confermata in Legge di Bilancio 2026, le novità

Patrizia Del Pidio

3 Luglio 2025 - 16:07

Nella Legge di Bilancio 2026 dovrebbe trovare spazio anche la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. Ecco tutto quello che devono sapere coloro che hanno debiti con il Fisco.

Rottamazione quinquies confermata in Legge di Bilancio 2026, le novità

Comincia la discussione sulla Legge di Bilancio 2026 e tra le proposte che spiccano maggiormente c’è la rottamazione quinquies, la nuova sanatoria promossa dalla Lega che vuole offrire ai contribuenti la possibilità di estinguere definitivamente tutti i debiti. Come le versioni precedenti anche la rottamazione quinquies dovrebbe prevedere il pagamento del solo importo originario, senza la maggiorazione di sanzioni e interessi.

La proposta della Lega sulla nuova pace fiscale trova l’appoggio dalle altre forze di maggioranza, ma solleva le critiche delle opposizioni che la vedono come una sorta di premialità per coloro che non hanno versato il dovuto. Al di là delle polemiche, che possono risultare sterili, sono moltissimi i contribuenti che attendono la nuova sanatoria e il Governo ha la ferma intenzione di aiutare chi si trova in difficoltà economica e non riesce a pagare. La rottamazione, tra l’altro, è anche un modo per garantire nuovo gettito alle casse pubbliche, visto che senza una sanatoria molti dei debiti pendenti resterebbero inesigibili.

Rottamazione quinquies, le novità

Per accedere alla nuova rottamazione le modalità dovrebbero rimanere immutate rispetto alle versioni precedenti: si dovrà inoltrare la richiesta di adesione all’Agenzia delle Entrate e attendere la risposta con l’eventuale comunicazione delle somme dovute.

Con l’accoglimento dell’istanza l’Agenzia fornirà ai contribuenti il piano di pagamento in base al numero di rate scelto al momento di presentazione della domanda. Il debito potrà essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato fino a un massimo di 120 rate in 10 anni. Anche la decadenza subisce degli aggiustamenti e non interverrà più dopo un ritardo di 5 giorni su uno dei versamenti, ma solo quando il contribuente ha saltato 8 rate anche non consecutive.

La rottamazione nella Legge di Bilancio 2026

A confermare che la maggioranza sta cercando di trovare spazio (e coperture) nella prossima Manovra è il viceministro all’Economia Maurizio Leo. Si attende la relazione della commissione istituita per passare in rassegna il carico del magazzino del Fisco dal 2000 al 2024 per stabilire quali saranno i debiti ammessi nella nuova sanatoria. Nelle intenzioni del Governo, però, c’è la volontà di riuscire a riscuotere quasi la metà dei crediti pendenti (che ammontano a oltre 1,2 miliardi di euro).

Il bacino dei debiti della rottamazione quinquies dovrebbe essere quello dei carichi affidati alla riscossione tra l’inizio del 2000 e il 31 dicembre 2023. Il debito ammesso alla definizione agevolata, poi, potrà essere pagato con una dilazione che arriva fino a 120 rate mensili.

Per inserire la misura nella nuova Legge di Bilancio è necessario innanzitutto trovare le coperture. La parte più difficile, poi, sarà quella di limitare l’accesso alla rottamazione solo ai cittadini in difficoltà, tagliando fuori dalla sanatoria i furbetti che non pagano in attesa di sanatorie.

Quali debiti rientrano nella rottamazione quinquies?

Come nelle precedenti edizioni potranno essere rottamate le cartelle di tributi locali, multe stradali, bollo auto e tributi erariali. Va ricordato, però, che non tutti i debiti possono essere oggetto di definizione agevolata. Nella rottamazione quinquies non potranno rientrare:

  • i debiti che sono già oggetto di definizione agevolata (ovvero le cartelle esattoriali che si stanno versando con la rottamazione quater);
  • le somme che si devono versare per il recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Ue;
  • i crediti per danni erariali derivanti da condanne della Corte dei Conti;
  • multe e sanzioni che derivano da condanne penali.

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