Riunione Fed, tassi ancora fermi al 5,50%. Ma potrebbero aumentare, le parole di Powell

Violetta Silvestri

1 Novembre 2023 - 20:47

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La riunione Fed di oggi ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Powell in conferenza stampa ha ribadito che l’approccio ora è di prudenza. Ma non si parla di tagli al costo del denaro.

Riunione Fed, tassi ancora fermi al 5,50%. Ma potrebbero aumentare, le parole di Powell

Riunione Fed oggi, 1° novembre: tassi fermi al 5,50%, come da attese.

L’attenzione era davvero alta nei confronti della banca centrale americana poiché il suo incontro di novembre è arrivato in un momento complesso e delicato per l’economia e la finanza globali. L’impennata dei rendimenti obbligazionari ha offerto uno spunto in più per mettere ancora in pausa il rialzo del costo del denaro.

Nel comunicato della riunione, il FOMC ha ribadito che l’inflazione resta elevata, evidenziando che l’economia si è espansa a un ritmo sostenuto. E questo dato, occorre sottolinearlo, non aiuta il compito della banca centrale poiché mantiene solida la domanda che fa alzare l’inflazione. Le indicazioni sono state prudenti e in attesa di ulteriori sviluppi:

“Condizioni finanziarie e creditizie più restrittive per le famiglie e le imprese probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione. La portata di questi effetti rimane incerta. Il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione.”

Le previsioni sulla riunione Fed del 1° novembre sono state comunque soddisfatte. Powell ha parlato nella conferenza stampa, rimarcando prudenza e un approccio fedelmente legato ai dati economici.

Riunione Fed, un’altra pausa nel rialzo dei tassi. Cosa ha detto Powell

L’annuncio della banca centrale Usa su tassi di interesse ancora fermi, per la seconda volta consecutiva, ha avuto un impatto limitato sui mercati finanziari poiché la banca centrale non ha apportato alcuna grande novità o sorpresa alla sua politica monetaria.

La crescita è forte, il mercato del lavoro rimane teso e c’è ancora molta strada da fare per domare l’inflazione: questa la sintesi della decisione e anche delle parole di Powell in conferenza stampa.

Il presidente Fed ha riconosciuto il danno per le famiglie derivante sia dall’inflazione che dalla decisione di alzare i tassi come accaduto precedentemente. Tuttavia, il focus sul raggiungimento del target del 2% per quanto riguarda i prezzi, e quindi la loro stabilità, impedisce al FOMC di pensare a tagli o riduzioni del costo del denaro.

Piuttosto che chiedersi quando saranno possibili le prime diminuzioni dei tassi di interesse, la domanda appropriata deve essere se c’è bisogno di aumentare ancora. C’è incertezza anche su cosa accadrà nel meeting di dicembre.

“Stiamo ancora cercando di acquisire fiducia su quale sia la posizione politica appropriata” ha dichiarato Powell. “Ma i rischi di fare troppo poco rispetto a quelli di fare troppo stanno ora diventando più equilibrati”, ha aggiunto.

In questa ottica, si può prevedere che “più alti più a lungo” o, addiruttura, altri incrementi dei tassi siano nella strategia futura Fed. Powell ha anche ricordato che gli effetti dei rialzi della Fed si stanno vedendo. Ma non tanto in termini di rinnovo del debito. Ci vorrà tempo, ha detto. Si riferisce al ribilanciamento dei costi di finanziamento al rialzo man mano che le obbligazioni e i prestiti societari giungono a scadenza e vengono rifinanziati a tassi più elevati.

Powell ha anche evidenziato che, probabilmente, l’economia avrà bisogno di vedere una crescita più lenta e un mercato del lavoro più debole affinché l’inflazione possa davvero essere sotto controllo.

Infine, massima attenzione anche ai rendimenti del Treasury che sono schizzati negli ultimi giorni. L’osservazione dei mercati c’è, ma secondo Powell tali livelli elevati dei rendimenti dovrebbero essere persistenti per potersi sostituire alle azioni Fed sui tassi.

Riunione Fed 1 novembre, decisione e conferenza stampa

C’è moto interesse per l’aggiornamento sui tassi di interesse Usa, dopo che la Bce ha deciso per una pausa a fine ottobre. La diretta dei mercati, della decisione e della conferenza stampa:

Conferenza stampa finita

La conferenza stampa di Powell è terminata.

Aspettative inflazione

Powell afferma: “È chiaro che le aspettative di inflazione sono in una buona posizione. Le persone credono che l’inflazione scenderà, questo è fondamentale per vincere la battaglia”.

Finee ciclo dei tassi?

“Abbiamo fatto molta strada con questo ciclo di rialzi dei tassi. Siamo vicini alla fine del ciclo”, spiega Powell.

Inflazione

“L’elevata inflazione è dolorosa per le persone...la cosa migliore che possiamo fare per gli Stati Uniti è ripristinare completamente la stabilità dei prezzi, con il minor danno possibile”, sottolinea Powell.

“Siamo molto soddisfatti di aver compiuto progressi significativi senza un picco nella disoccupazione”, aggiunge.

Decisioni future

Per il prosismo futuro, Powell ripete che la domanda da porsi è se occorre di nuovo alzare i tassi, non quando tagliarli. La Fed non sta pensando a diminuire i tassi.

Rendimenti elevati

“Siamo attenti all’aumento dei rendimenti a lungo termine”, ribadisce Powell.
“Tassi più alti possono avere implicazioni per la politica monetaria, ma dovrebbero essere persistenti. I rendimenti più elevati si riflettono sul mercato e hanno un effetto sui prestiti”, spiega.

Il lavoro sull’inflazione non è finito

Powell suggerisce che i dati potrebbero giustificare un ulteriore inasprimento della politica monetaria. “Continueremo a prendere le nostre decisioni riunione dopo riunione”, aggiunge. Inoltre, “la riduzione dell’inflazione richiederà probabilmente un periodo di crescita inferiore al potenziale e di indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro”.

Prudenza

Powell ribadisce che considerando i progressi compiuti e l’incertezza, “ci stiamo muovendo con cautela”.

Situazione generale dell’economia Usa

Powell offre un quadro della situazione economica che ha portato alla decisione: Gli effetti completi dell’inasprimento della politica monetaria devono ancora essere avvertiti e l’economia si è espansa ben al di sopra delle aspettative. Il mercato del lavoro resta teso e le condizioni della domanda e dell’offerta di lavoro continuano a raggiungere un migliore equilibrio. La crescita dei salari nominali ha mostrato alcuni segnali di rallentamento.

Conferenza stampa iniziata

Powell ha inziato a parlare in conferenza stampa, sintetizzando la decisione di politica monetaria.

Decisione all’unanimità

Nella nota ufficiale sulla riunione odierna si legge che tutti i membri del FOMC hanno votato per tenere i tassi fermi al 5,50%.

Conferenza stampa tra 10 minuti

Powell è ora molto atteso nella conferenza stampa. L’interesse è tutto per le prossime mosse, sia per la riunione di dicembre che per il 2024.

Decisione di politica monetaria

Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica si è espansa a ritmo sostenuto nel terzo trimestre. L’aumento dei posti di lavoro si è moderato rispetto all’inizio dell’anno, ma rimane forte, e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione resta elevata.

Il sistema bancario statunitense è solido e resiliente. Condizioni finanziarie e creditizie più restrittive per le famiglie e le imprese probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione. La portata di questi effetti rimane incerta. Il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione.

Il Comitato cerca di raggiungere il massimo dell’occupazione e dell’inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo. A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali tra il 5,25% e il 5,50%. Il Comitato continuerà a valutare ulteriori informazioni e le loro implicazioni per la politica monetaria. Nel determinare l’entità dell’ulteriore inasprimento della politica monetaria che potrebbe essere appropriato per riportare l’inflazione al 2% nel tempo, il Comitato prenderà in considerazione l’inasprimento cumulativo della politica monetaria, il ritardo con cui la politica monetaria influenza l’attività economica e l’inflazione, e i fattori economici e finanziari. sviluppi. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro, debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteca di agenzie, come descritto nei piani precedentemente annunciati. Il Comitato è fortemente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.

Nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, il Comitato continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche. Il Comitato sarebbe pronto a modificare opportunamente l’orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato. Le valutazioni del Comitato terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, comprese letture sulle condizioni del mercato del lavoro, sulle pressioni inflazionistiche e sulle aspettative di inflazione, nonché sugli sviluppi finanziari e internazionali.

A votare per l’azione di politica monetaria sono stati Jerome H. Powell, presidente; John C. Williams, vicepresidente; Michael S. Barr; Michelle W. Bowman; Lisa D. Cook; Austan D. Goolsbee; Patrick Harker; Filippo N. Jefferson; Neel Kashkari; Adriana D. Kugler; Lorie K. Logan; e Christopher J. Waller.

Tassi ancora invariati

I tassi di interesse sono rimasti fermi al 5,50%, come da attese.

Previsione sui tassi 2023 e 2024

I tassi di interesse dovrebbero restare fermi oggi, ma forse essere in rialzo di 25 punti base a dicembre. Nel 2024 sono previsti solo 2 tagli, o cambierà ancora l’orientamento?

Euro dollaro in calo

A 10 minuti dalla pubblicazione del tasso, l’EUR/USD continua a fluttuare in territorio negativo sotto 1,0550. Il dollaro Usa beneficia di un atteggiamento cauto mentre gli investitori attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti.

Rendimenti Treasury

Il rendimento dei titoli di Stato è in calo al 4,8%.

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