Risultati sondaggio: il reddito di cittadinanza non è utile in Italia

Teresa Maddonni

18 Settembre 2020 - 13:25

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I risultati del sondaggio sul reddito di cittadinanza che Money.it ha sottoposto ai suoi lettori mette in luce che no, non è utile per il 64% di coloro che hanno risposto.

Risultati sondaggio: il reddito di cittadinanza non è utile in Italia

Per il 64% dei lettori il reddito di cittadinanza non è utile in Italia: è questo il risultato del sondaggio che Money.it ha proposto. Una domanda semplice è stata posta: “il reddito di cittadinanza è davvero utile in Italia?” con quattro opzioni di risposta che hanno visto prevalere, per un totale del 64%, le due scelte con il NO.

Sono stati 2.196 i voti di un sondaggio sul reddito di cittadinanza - che ricordiamo non ha valore scientifico ma solamente fortemente indicativo visto che non è realizzato a campione - e per il 64% la misura non è utile. Il 38% dei votanti del NO ritiene che il reddito di cittadinanza sia una misura solo assistenzialista e che non sia utile a trovare lavoro. Per il 26% dei lettori che hanno scelto sempre il NO, il reddito di cittadinanza è totalmente inutile.

Il reddito di cittadinanza è stato introdotto dal decreto n.4/2019 convertito nella legge n.26/2019 ed è un sostegno ai nuclei familiari in difficoltà con l’obiettivo tuttavia di reinserire il richiedente nel mondo del lavoro. Pertanto è stata creata la figura del Navigator che deve aiutare, di supporto ai Centri per l’Impiego, il beneficiario del reddito di cittadinanza nella ricerca del lavoro.

Il reddito di cittadinanza può risultare molto utile per alcune famiglie, ma spesso si assiste anche a delle vere e proprie truffe laddove tra i percettori si scoprono persone che non ne avrebbero diritto. Questo ultimo aspetto potrebbe aver spinto i lettori verso la scelta del NO

Gli ultimi dati diffusi da INPS parlano di un boom di beneficiari del reddito di cittadinanza nel mese di agosto e si tratterebbe di oltre 3 milioni di persone coinvolte (1,3 milioni di nuclei familiari).

Un sondaggio sul reddito di cittadinanza

Con il sondaggio sul reddito di cittadinanza Money.it ha posto ai lettori il quesito sulla sua utilità o meno in Italia, e i risultati mostrano che per molti utenti non è necessario.

Il reddito di cittadinanza come abbiamo detto è stato introdotto per aiutare le famiglie in difficoltà, ma non mancano casi di cronaca di persone che non ne avrebbero avuto diritto e che pure lo hanno ottenuto: ultimo quello di soggetti in carcere con il sussidio o anche degli assasini di Willy.

Sono proprio queste falle nel sistema, il reddito di cittadinanza a chi non ne ha diritto, che possono spingere le persone a pensare che sia inutile e che alla fine sia solo una misura assistenzialista e che non serva a trovare lavoro, come il risultato del sodaggio dimostra.

L’aumento di richieste di agosto con un incremento dei beneficiari del reddito di cittadinanza, in un periodo di emergenza e difficoltà come quello che si sta vivendo a livello internazionale, potrebbe tuttavia dimostrare come questa misura sia in realtà sostegno e speranza per molti.

Il reddito di cittadinanza è nato per dare la possibilità alle persone di reinserirsi nel mercato del lavoro e per questo sono nati i Navigator. A oggi, a un anno dalle prime convocazioni presso i Centri per l’Impiego per la firma dei patti per il lavoro, molti un’occupazione l’hanno trovata.

I dati tuttavia, quelli diffusi da Anpal il 1° settembre, non sembrano incoraggianti: su 1.048.610 percettori del reddito di cittadinanza idonei al lavoro (su 2,2 milioni di beneficiari) quelli che hanno trovato un impiego sono 196.046.

Quelli ancora attivi di questi al 7 luglio erano 100.799 (si tratterebbe di poco più della metà dei contratti firmati e del 9,6% degli idonei). Vero è che c’è stato il lockdown e la conseguente sospensione delle convocazioni presso i Cpi.

Guardando ai risultati del sondaggio sul reddito di cittadinanza sembra che i lettori abbiano dato molto peso a quest’ultimo dato. Solo per il 21% la misura è fondamentale per sostenere le famiglie in difficoltà, mentre per il 15% andrebbe migliorata seppur utile. Quello che è chiaro è che se anche dovesse restare a lungo il reddito di cittadinanza andrebbe rivisto almeno per far sì che lo prenda solo chi davvero ne ha bisogno.

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